mercoledì 31 ottobre 2012

Foglia sulla neve #23

Ieri sera, alle prove del coro: arrivo un po' titubante, memore della crisi di nervi di martedì scorso con quella signora che poi mi aveva ispirato la crostata.
Per tutta la settimana, non le ho scritto. Già mi ero scusato alla fine delle prove di martedì scorso, e non ero neanche sicuro di avere torto.
Quando mi metto al mio posto, lei non c'è: maestro e altra gente si domandano dove sia, e io spero che non venga.
Dopo due minuti, lei arriva. Mi volto verso di lei, che passa accanto a me. Un gesto soltanto, come per dire è tutto a posto.

Canzone del giorno: Natasha Bedingfield - A.N.G.E.L.

martedì 30 ottobre 2012

Foglia sulla neve #20

La prima, delle due foglie del weekend, è una vera e propria foglia. Una delle verdi foglie dell'estate ancora superstiti.


Non si contano le volte in cui ho ascoltato il 45 giri di questa canzone. The Green Leaves of Summer, scritta da Dimitri Tiomkin per il film The Alamo, e cantata da Frankie Avalon, che nella pellicola interpretava il ruolo del giovane Smitty. Se non sbaglio, papà ne aveva anche comprato lo spartito. Un giorno la imparerò a suonare: promesso.

Comunque, tanto avevo ascoltato il 45 giri quanto mai avevo visto il film. Nel soggiorno di casa della mia ragazza, sua madre stava facendo zapping e si sofferma su un western su una televisione locale. Mentre si domanda di che film si tratti, io sento il nome di Santa Anna e del colonnello Travis, mi ricordo il testo del lato B del medesimo 45 giri ed esclamo: Alamo!!!!

domenica 28 ottobre 2012

Io osservo il paesaggio

Io osservo il paesaggio. Questo è il cappotto di mia madre. Parlò lungamente al figlio. Marco è stato visto in giro dagli amici. Il palazzo fu rovinato dall'incuria. Per la paura tutti si arrestarono. Abbiamo bene operato per la riuscita dell'iniziativa. Scriverò con il computer. Procediamo per gradi. Abito a Verona. Domenica vado a Venezia. Giunsero da lontano. Ho imboccato un sentiero attraverso il bosco. Allontanati da me! Napoleone discendeva da una famiglia non aristocratica. A mezzogiorno dovevi vedere il nostro amico. Per sette giorni non ho fatto che studiare. La dispensa abbondava di provviste. Il levriero è un campione di velocità. Era un tennista di gran classe. Ricordati dell'incontro con Laura! Dicci tutto di te. Ha lavorato tutta la vita per la famiglia. Roberto è accusato di truffa. È stato condannato a tre mesi. La seconda ondata fu più violenta della precedente. Ho letto una parte del tema. Malgrado l'opposizione di molti, la decisione fu comunque presa. Due su cinque votarono contro. La città di Torino è molto fredda d'inverno. A cinque anni era già capace di leggere.

Canzone del giorno: Demy - Πόσες χιλιάδες καλοκαίρια.

venerdì 26 ottobre 2012

Foglia sulla neve #19

In pieno sclero per una formula lunghissima, ho fatto una statistica sulla mia scrittura del numero 4. Risultato: su 118 istanze, l'ho scritto 50 volte chiuso (ovvero, come appare nella maggior parte dei caratteri a stampa) e 58 volte aperto.
Non ho contato le volte in cui il numero 4 è un indice o un esponente - quindi scritto in piccolo - dove è sempre aperto.

E voi, come lo scrivete?

Canzone del giorno: Ace of Base - Perfect World.

giovedì 25 ottobre 2012

La colonna sonora della vita - ieri sera

Un po' di classica non ha mai fatto male a nessuno. Specialmente se si tratta di Haydn e di una delle sue sinfonie londinesi, appena finite di raccontare nelle Lezioni di musica di Radio 3.

Invitandovi ad ascoltarla tutta - dura neanche mezz'ora - ho scelto il secondo movimento della sinfonia n. 98. Perché l'ho ascoltata ieri sera; e perché è nei secondi movimenti (adagi) che Haydn si sbizzarrisce di più - pensiamo alla Pendola, la n. 101 - in questo caso strizzando l'occhio al pubblico londinese.


Questo post partecipa all'iniziativa di Attimi di Letizia.

Foglia sulla neve #14

Sulla foglia di domenica, le cuche.

Ovvero le noci, nel dialetto di Vittorio Veneto. (Ri)scoperto grazie alla nuova gelateria in piazza Flaminio a Serravalle, al gelato de 'na 'olta. Una di quelle gelaterie con i gusti alla frutta di stagione, nonché una delle più buone dove sia mai stato.

Mi sono ricordato di aver sentito numerose volte chiamare cuche le noci quando una signora, anch'essa in coda al banco, ha detto a me e alla mia ragazza - non autoctona - che l'albero è il cuchèr, così come il melo è il pomèr.

Forse i miei un po' me lo dovevano parlare, il dialetto.

Musica del giorno: Bernardo Pasquini - Introduzione e pastorale.

mercoledì 24 ottobre 2012

Foglia sulla neve #17

La foglia di oggi si chiama crostata.

Ieri sera, tornato a casa dopo le prove del coro, ero molto nervoso, a causa di una signora dallo scarso senso dell'umorismo. Avevo in frigo due uova e un panetto di burro accuratamente tirato fuori dal freezer la sera prima, oltre a farina, zucchero, lievito e marmellata.

Ho fatto la frolla, e già questo basta come antistress.

Ne è uscita una crostata spettacolare, paragonabile a quelle che mi faceva la zia Giuliana.

Ti prego, signora permalosa, fammi innervosire ancora. Non troppo però, se no chiedo alla strega di Biancaneve la ricetta della sfoglia col ripieno di mele.


Canzone del giorno: Smoke City - Underwater Love.

Foglia sulla neve #12

Il BRIC: Brasile, Russia, India, Cina. I Paesi emergenti.
Tre volte ho sentito questa sigla:
  1. di straforo, in un articolo di Beppe Severgnini;
  2. in una delle domande del test d'ammissione al TFA (tirocinio formativo attivo) per futuri illus... ehm, insegnanti;
  3. da Giulia, 16 anni, la seconda più giovane compagna di Giornata Mondiale della Gioventù, venerdì sera.

La foglia di venerdì si chiama Giulia.

Canzone del giorno: Eugenio Finardi - Dolce Italia.

lunedì 22 ottobre 2012

I'm choosy


Da ragazzino, i miei mi sgridavano quando leggevo il Topolino anziché fare i compiti.
In una storia, zio Paperone si lamentava delle spese di mantenimento delle sue fabbriche, piangendo: e i dipendenti! quelli sì che sono venali: pretendono di essere pagati!
Papà e zia, perché mi sgridavate tanto? Io mica mi divertivo: leggevo le cronache del futuro.

giovedì 18 ottobre 2012

Foglia sulla neve #11


Puntatona di Voi siete qui (Radio 24), oggi.
Per chi non conoscesse il programma, ogni giorno il conduttore Matteo Caccia - attore di teatro, prima che conduttore radiofonico - legge la storia di un ascoltatore: un episodio della sua vita.

Oggi la storia era quella di un bambino, che a meno di 6 anni imparò da solo e rapidissimamente l'inglese, grazie alle applicazioni dello smartphone; e sul profilo Facebook del programma si chiedeva: qual è la cosa che avete imparato più velocemente?

La cosa che più velocemente ha imparato Susanna è stata lavorare a maglia, a 5 anni, imitando sua mamma.

No, non vi sto per dire che l'avevo imparato anche io. Però rischiai di impararlo. Giocavo con i ferri di mia zia, che lavorava ogni sera a maglia davanti alla televisione. Voleva insegnarmi, anche se poi non l'avrebbe fatto mai.

Forse qualcuno le disse che era una cosa da femmine, e in quel caso l'avrei imparato di sicuro; e forse anche a cucire e a rammendare, il che ora mi sarebbe assai utile.
Se sentivo dire che una cosa era da donne, la volevo fare. Mi piaceva apparecchiare la tavola, servire il tè e vuotare la lavastoviglie. E avevo una bambola.

Oggi Matteo ha detto: il knitting (lavoro a maglia) è una cosa per donne e hipster.

Ecco, mi ha fregato. Devo imparare.

Canzone del giorno: Alt-J - Dissolve Me.

La colonna sonora della vita: autunno 2011

Ecco cosa succede a voler imparare il greco, e ad ascoltare su Internet le radio greche. Dopo che la mia tandem, Ελένη (Κιούσηηηηηη μου λείπεις!), seppe che conoscevo Master Tempo, per lei io fui l'italiano che conosceva Master Tempo. Quello che a Becky Bloomwood non riuscì con una sciarpa di Denny & George, riuscì a me con pochi centesimi di connessione a Internet.

Πιο καλά θα περνώ μωρό μου εγώ μετά από σένα
Όλα μοιάζουν πια ξεχασμένα
Φεύγω μακριά απ‘ τό ψέμα
Questo post partecipa all'iniziativa di Attimi di Letizia.

Foglia sulla neve #7

Sulla mia foglia di domenica, i miei amici fans degli a-ha.
Morten, Pål e Mags sono stati l'unico gruppo musicale per cui io abbia fatto parte di un fan club (non ufficiale), partecipando ai raduni. Di concerti ne ho visti soltanto due, ma solo perché i più vicini erano in Austria o Germania.

Con i ragazzi del fan club mi sono sentito subito a casa. Per quanto non sia sempre in contatto con loro, li sento e li vedo sempre volentieri. Mi dispiacque moltissimo quando, qualche anno fa, alcuni litigarono tra loro - per questioni più che futili - portando a un vero e proprio scisma.


Domenica, una nostra amica milanese ha organizzato un raduno a Torri del Benaco, sulla sponda veronese del lago di Garda.
Gli a-ha si sono sciolti da quasi due anni e i tre musicisti proseguono con i loro progetti solisti o con altre band. La maggior parte di noi continua a seguirli - io non molto, in verità - ma siamo un gruppo di amici, ormai.

È stata una bellissima giornata, tra chiacchiere e la visita al castello di Torri.


E chissà, magari il posto da maestro è ancora libero.

mercoledì 17 ottobre 2012

Cerco un'orbita di Lissajous

In presenza di due corpi che esercitano forza di gravità, come Sole e Terra, o Terra e Luna, cinque sono i punti in cui un terzo corpo, come un satellite artificiale, può stare in equilibrio.


Piccolo problema: l'equilibrio non è stabile. Ti allontani di poco? Bye bye.
Due dei cinque punti, in verità, possono essere stabili, a seconda del rapporto tra le masse dei primi due corpi; ma non è esattamente come stare seduti su una dura sedia.

Tuttavia, delle orbite quasi periodiche attorno a questi punti si trovano. Ci sono le orbite di Ljapunov, le orbite di Lissajous e le orbite halo. Credo di aver studiato qualcosa del genere, al mio penultimo esame dell'università.

Non cerco un centro di gravità permanente perché non riuscirei mai ad averne uno solo. Non cerco nemmeno un punto di equilibrio stabile: sai che noia restare fermi per sempre? Un'orbita di Lissajous sarebbe l'ideale: a ogni giro cambia un po', e non si stravolge mai.

Canzone del giorno: Nickelback - If Today Was Your Last Day.

Foglia sulla neve #6

Da circa un mese, sono un basso del coro della cattedrale di Padova; e sabato mattina abbiamo animato l'Assemblea diocesana per l'inizio dell'Anno della Fede, a cui si accompagnava la memoria del Concilio Vaticano II, di cui quest'anno ricorre il 50º anniversario dell'apertura.

La foglia di sabato si chiama mons. Luigi Bettazzi. Vescovo emerito di Ivrea, è uno dei 69 religiosi ancora viventi che hanno partecipato al Concilio. Non lo conoscevo, se non per aver letto il suo nome su qualche articolo. Due giorni prima della cerimonia, un'amica mi chiese che tipo fosse, e non seppi rispondere.
 

Mi chiedete come voglio arrivare - se ci arrivo! - a 89 anni? Come lui. Con la sua lucidità e lo spirito di un ragazzino. In quest'intervista non si vede così tanto, in verità; ma chi era presente in chiesa l'ha sentito eccome. La rivoluzione copernicana che il Concilio portò: non più il mondo fatto per la Chiesa, ma la Chiesa per il mondo. I primi convertiti del Concilio furono proprio loro, i vescovi: ci disse. La barzelletta sul buddhista che giunge in Paradiso, e che è felice quando ci trova protestanti, ortodossi, animisti... ma che non può esultare troppo forte, perché giusto poco più in là c'erano i cattolici, convinti di essere da soli. Le filastrocche per ricordare le sedi dei Concili ecumenici e le lettere di S. Paolo, che hanno sciolto tutta l'assemblea.


Non mi sarei mai recato, alle 9.30 di sabato mattina, ad una cerimonia che sarebbe durata più di due ore e che manco valeva come Messa. Ma forse anche questo ha voluto il... [anche qui: destino o Signore a vostra scelta.]


Canzone del giorno: Fuel - Untitled.

martedì 16 ottobre 2012

Foglia sulla neve #9

(Scrivo la foglia di oggi prima di recuperare quelle di sabato, domenica e ieri; così non rischio di dimenticare anche quel poco che ancora ricordo ;-))

Oggi è di nuovo la volta di un sogno. Forse indotto dalla radio in sottofondo, visto che quella di oggi è stata una di quelle mattine nate con buoni propositi, subito sopiti.

Ho sognato una poesia, e un attore che la leggeva.
Uno dei primi versi recitava:
si perde nel linguaggio della stanza
e un altro, verso la metà:
ti lamentavi che io potessi lottare per oppormi.
Questo è quanto mi è giunto.
Forse - ripeto - era veramente una poesia ascoltata in radio (e storpiata).
Provai a ricostruirla, ovviamente senza successo.
Ero un po' deluso, ma i sogni - lo dico fin da quando ero piccolo - hanno il loro, di mondo, sul quale ci è concessa solo una finestra dal vetro smerigliato.

Canzone del giorno: Alabama Shakes - I Found You.

Foglia sulla neve #5

Ancora musica, sulla foglia di venerdì. Con l'organo di Ruggero Livieri, maestro di cappella del collegio Don Mazza di Padova, che si è esibito al santuario della Madonna Pellegrina. Due anni fa, quando l'avevo ascoltato la prima volta nella chiesa del collegio, ero andato a conoscerlo: ero stato studente del Don Mazza, sette anni prima che l'organo fosse costruito. E mi aveva colpito subito, il maestro. Per motivi che non si possono spiegare per iscritto: sono sensazioni.

Sulla foglia, oltre a Ruggero, c'è sua moglie. Mentre, subito dopo il concerto, attendevo che l'organista uscisse per salutarlo - se si fosse ricordato ancora di me! - la conobbi; lei mi condusse subito da lui, e andammo poi con gli altri musicisti al bar dell'oratorio.
Dove i parrocchiani mi guardavano come un alieno!

giovedì 11 ottobre 2012

Foglia sulla neve #4

Sono due giorni che un raffreddore di quelli über non mi dà pace. Però, in compenso, sono diventato un campione di fazzolettodicarta-canestro, in ufficio. Con tutti tiri da 3, considerato il sorvolo del climatizzatore e lo svicolamento dell'attaccapanni. Roba seria.

Canzone del giorno: Marco Ferradini - Misteri della vita.

Scazzo da raffreddore


Sto con lo scazzo da raffreddore, quello dove hai voglia solo di stare sul divano tutto il giorno senza nessuno che ti scassi le palle. Ma devo andare in ufficio, e mi preparo. Attraverso l'ingresso, quando una scampanellata da 120 dB mi fa mancare un battito. Mi immagino la solita raccomandata, o il solito pacco per il mio coinquilino, e che devo uscire in strada zozzo, in pigiama e con la barba di 2 giorni. Dico, confidando della distanza tra il cancelletto e la mia posizione: uffaaaaa e chi cazzo è adesso?!? Apro la porta, e c'è il mio padrone di casa subito fuori, con un cesto pieno di uva per noi. Uccidetemi.

La colonna sonora della vita: 1986 (circa)

Questo post è dedicato a una scesa dal pero e partecipa all'iniziativa di Attimi di Letizia.

Il primo album rock della mia vita fu Ummagumma. Dovevo avere sei anni, quando vicino allo stereo, nel soggiorno, c'erano le due musicassette azzurre, e io ero incuriosito dal nome.


Ummagumma è un album doppio: il primo disco contiene quattro brani dal vivo, registrati dalla band tra il 27 aprile e il 2 maggio 1969. Era quella la metà che ascoltavo più spesso: in particolare, l'orientaleggiante Set the Controls for the Heart of the Sun.


Mi piaceva ascoltarla al buio - giocavo spesso al buio! - e un giorno che coinvolsi mio cugino, di un anno e mezzo più grande, lui prese paura! Per poi essere lui, prima di me, da adolescente, ad andare in fissa con i Pink Floyd.

mercoledì 10 ottobre 2012

Foglia sulla neve #3

Questa foglia è dedicata a Melinda.

È notte fonda, e sono in una stanza buia con tre miei allievi di tutorato dell'università.
Voi altro che matematica, dovete imparare proprio l'abc della vita! dico loro, indicando la finestra aperta di fronte, per esempio, sapete cos'è la campana di una finestra?
I ragazzi mi ignorano, e mentre uno di loro alza del tutto la saracinesca, io continuo: e sapete cos'è un [parola incomprensibile]?
D'un tratto, tutti ci fermiamo. Guardate! La finestra è spalancata, e siamo in estasi di fronte ad una gigantesca luna, e ad un asteroide che le balla davanti. Ne oscura circa metà disco, e ruota su sé stesso cambiando continuamente, e imprevedibilmente, l'asse di rotazione.
La danza prosegue per qualche minuto, e appena esce dal disco lunare, l'asteroide viene verso di noi e si anima come un cartone, rivelando, pur mantenendo una forma irregolare, occhi e bocca. La faccia, che ricorda molto quella della Luna, è visibile solo guardandolo da una particolare angolazione.


È notte fonda, ma neanche tanto. Sono le 6.55: fra 5 minuti suonerebbe la sveglia. Approfittiamone per alzarci e arrivare presto in ufficio.

Canzone del giorno: Creed - Overcome.

martedì 9 ottobre 2012

Foglia sulla neve #2

In bici, via Santa Sofia: giro a destra in via Altinate, per andare al mio dipartimento.
Con quella bici vai ovunque, mi dice una voce, affiancandomi.
È don Giovanni, il cappellano universitario. Uno dei miei due coinquilini l'ha conosciuto bene, e spesso me ne parla; e anche io lo conosco, di vista, perché veniva spesso al mio vecchio collegio - che poi era anche il suo. Inoltre, quando posso mi reco ai concerti nella cappella universitaria - l'ultima volta due domeniche fa, con questo meraviglioso Concerto per flauto diritto, flauto traversiere e orchestra in mi minore di Georg Philipp Telemann:


(chi, come me fino ad allora, ancora non lo conoscesse, faccia ammenda seduta stante; perlomeno con il Presto, minuto 10.56) - e, quando mi ci reco, mi fermo poi alla sua messa, cui è sempre un piacere partecipare.
E non sono l'unico che prova questo piacere, evidentemente: a malapena la chiesa riesce a ospitare tutti i fedeli.

Un incontro di un minuto, poco più: il tempo che i nostri percorsi si separassero di nuovo.
Ma un incontro che mi riempì di gioia e che giunse, improvviso, dopo un'ora di imprecazioni per essere sballottato da un ufficio all'altro per una stupidissima sostituzione della tessera della mensa.
Che pareva addirittura dovessi pagare 10 euro, nonostante la tessera vecchia fosse stata fin da subito un pezzo di plastica non più utile di un flacone di shampoo vuoto.

Questi sono i momenti in cui mi dico: mai diffidare del...

[aggiungete destino o Signore a vostra scelta.]

Canzone del giorno: Fun feat. Janelle Monáe - We Are Young.

lunedì 8 ottobre 2012

Foglia sulla neve #1

Avevo sentito parlare l'anno scorso, verso Natale, dell'accademia Vivarium Novum. Un istituto a Castel di Guido, alla periferia di Roma, dove una ventina di ragazzi ogni anno studiano greco antico e latino, parlando in latino.
Avevo visto a quali regole di comportamento i ragazzi devono attenersi e non avevo visto quali vantaggi, sul piano professionale, l'aver frequentato l'accademia porti.
E non sapevo se pensare a loro - e al fondatore dell'accademia, Luigi Miraglia - come a dei romantici, a degli incoscienti o a degli ottusi reazionari.

Un mio amico tedesco ora è lì. È arrivato martedì scorso; venerdì l'avevo sentito al telefono e gli avevo chiesto: visne hodie vel cras fugire?
Non è fuggito, e oggi ha cominciato le lezioni. Aspetto sue nuove.
Forse è un po' incosciente, ma di sicuro è molto romantico.

domenica 7 ottobre 2012

Foglie sulla neve

Dopo la lunga introduzione, è giunto il momento di inaugurare ufficialmente Foglie sulla neve!

  • Quando: da lunedì 8 ottobre a venerdì 23 novembre; ovviamente potete iniziare (e finire) quando volete!
  • Chi può partecipare: tutti!
  • Cosa fare: dedicare, ogni giorno o compatibilmente con la frequenza abituale di aggiornamento del vostro blog, un post o un paragrafo di un post - eventualmente illustrandolo con un'immagine - a ciò che rende unica la vostra giornata. Una piccola cosa; una cosa alla quale il più delle volte non fate caso o dimenticate subito dopo. Piccola tanto che, per ospitarla, basti una foglia sulla neve;
  • Come decorare la neve :-) :
    • segnalate la vostra partecipazione commentando questo post (vi inserirò nell'elenco in basso);
    • inserite l'immagine qui a fianco sul vostro blog, con un link a questo post - eventualmente copiate e incollate il seguente codice HTML:

    • scrivete!!!!
Partecipanti:
Che altro dire? Buon divertimento! :-)

sabato 6 ottobre 2012

Foglie sulla neve: l'iniziativa

Quanto manca all'estate?
Tanto. E devono passare ancora tre stagioni...
Ce la farò a superare l'inverno?

Non è giusto dire che non ci piace l'autunno. È la fine dell'estate che non ci va giù.

Ora, se siete fans dei calzini, dei pomeriggi bui e del k-way, vi perdono solo perché appena l'altro ieri era san Francesco e quindi dobbiamo laudare nostro Signore cum tucte le sue creature - ma al tempo di san Francesco c'erano le cimici?

Comunque, in questo caso, l'iniziativa che lancio con questo post - l'avevo in mente da tempo, poi un breve scambio di messaggi con Dani :) e la Contorsionista di parole mi hanno definitivamente convinto - non fa per voi. O meglio: siete i benvenuti, ci mancherebbe; però niente dichiarazioni d'odio per il caldo, il sole a picco, gli infradito e il tacatà.

Obiettivo dell'iniziativa: superare ottobre e novembre. Perché, si osservava con le due amiche blogger, questi due mesi sono gli ossi duri: poi arriva Natale, le giornate ricominciano ad allungarsi, ci si maschera per Carnevale e l'estate torna in men che non si dica.

Superare ottobre e novembre, poi, per me ha anche un altro significato.Quando ero adolescente, e la mia passione per i telefilm era appena in boccio, il mio tempo era scandito da due sport: ciclismo e sci.
Finiva la stagione di sci - finali di Coppa del Mondo, metà marzo - entrava nel vivo quella di ciclismo - Milano-Sanremo, e a seguire le classiche del nord.
Finiva la stagione di ciclismo e... mi attaccavo al tram: il primo slalom gigante - Sölden, nel Tirolo - si disputava subito dopo le ultime competizioni su due ruote, ma prima della tappa successiva della Coppa del Mondo trascorrevano tre settimane, a volte quattro o perfino cinque.

Capite cosa ciò significava per me, 15-16enne? Significava che, contemporaneamente alle prime interrogazioni, ai raffreddori e alle piogge...


(e mica erano così stilose le mie compagne)

... nemmeno potevo tornare a casa da scuola e godermi una gara!
Una tragedia insomma.

Ecco: a questo periodo di attesa voglio dedicare la mia iniziativa.
Che poi, diciamolo: è un periodo in cui possiamo sbizzarrirci assai più del solito: a dicembre sappiamo tutti come va a finire, no? Il bel proposito di evitare colleghi e parentado si perde tra cene e pacchetti per i nipotini - almeno con loro facciamo finta che lo spread non esista, va'.

Ora, l'iniziativa si chiamerà Foglie sulla neve e durerà da lunedì 8 ottobre a venerdì 23 novembre. Perché:
  • la Paris-Tours, in Francia detta la Classica delle foglie morte, ultima importante prova del calendario ciclistico, è in programma domenica 7 ottobre;
  • la discesa libera di Lake Louise (Canada), che pur non essendo la prima gara di Coppa del mondo apre, di fatto, la stagione di sci alpino, è in programma sabato 24 novembre.
Cosa vi chiedo (e farò io per primo):
vi chiedo di scrivere - eventualmente illustrandolo con un'immagine - ciò che rende unica la vostra giornata.
Non dite le mie giornate sono tutte uguali: c'è sempre qualcosa - un oggetto sulla strada, una conversazione carpita sull'autobus, la scoperta una parola nuova... - che rende ciascuna unica.
Una piccola cosa, non un grande evento o una svolta nella vita. Una cosa alla quale il più delle volte non facciamo caso o dimentichiamo subito dopo. Piccola tanto che, per ospitarla, basti una foglia sulla neve.

Ecco, in questi 46 giorni - non necessariamente ognuno; compatibilmente con la frequenza media di aggiornamento dei vostri blog! - vi chiedo di rendere giustizia alla vostra foglia sulla neve.

Avevo pensato di fare un esempio, ma poi ho pensato che vi influenzerei troppo. Meglio fare subito in bella copia.

Come appoggiare la vostra foglia sulla neve?
Con un post ad hoc o un paragrafo all'interno del vostro post della giornata, con un link a questo post o a quello che invierò domani con il banner dell'iniziativa e il riassunto delle regole.
Intanto, che ne pensate? Dai, farciamo tutti insieme la neve... immaginaria! :-)

giovedì 4 ottobre 2012

La colonna sonora della vita: autunno 2001

Questo post è dedicato a Emanuele Secco e a MichiVolo, e partecipa all'iniziativa di Attimi di Letizia.

Lo ricordo come un periodo un po' travagliato, l'avvento dei miei 22 anni. Forse per questo mi ero buttato sull'R&B (meglio: su quel disco-funk-soul-hip hop volgarmente chiamato R&B) al femminile? Era pure appena uscito Save the Last Dance, cavoli. E sì, volevo essere Derek che insegnava a Sara a ballare e a credere in sé. Giusto un po' di melanina mi mancava.

Blu Cantrell ve la ricordate. Vero che ve la ricordate? Ma vediamo quanto volevate la pelle nera e quanto - donne! - eravate incazzate con i vostri ex...

Why do I waste my time on you
Giving you loving that you don't deserve
And if I had the chance to think it through
I probably wouldn't waste my time on you
Stavolta ho fatto l'allievo diligente e mi sono informato sulle ultime attività di Tiffany - vero nome della cantante. Dopo un musical, un reality e diversi frammenti usciti su YouTube, ecco S.O.S. (Tell Me Where You At). E un nuovo album in arrivo.

A giovedì prossimo :-)

mercoledì 3 ottobre 2012

Al Libraccio


Prima settimana di lezione per gli studenti universitari, e settimana di shopping librario.

Ieri, al banco del Libraccio, rivendita di testi universitari (e non) di seconda mano, due ragazze chiedono un testo di analisi matematica piuttosto datato, che in libreria non era presente.

La commessa: Ma chi è il professore che adotta questo testo? Non potete dirgli di aggiornarsi, con tutti i testi di analisi che ci sono?

Ce le vedo proprio, le due adulescentulae, a dire oggi al prof che è un vecchio babbione... Oddio, magari glielo dicono davvero.

Canzone del giorno: The Verve - Sonnet.

lunedì 1 ottobre 2012

FreeFans Forum (powered by Invision Power Board)

Non so quante volte abbiano campeggiato queste parole, sulla barra superiore del mio browser, dal 2005 al 2009. Duemila? Tremila? Cinquemila? Più volte della parola Google, sicuro.

FreeFans fu la mia casa virtuale, in quegli anni. Ci giunsi cercando cose su CSI e mi parve il paradiso: centinaia di ragazzi appassionati dei telefilm che seguivo! Non che i telefilm siano roba di nicchia, però non è così semplice trovare chi segue proprio ciò che segui tu.

Feci amicizia con un po' di fans di 24, la mia fissazione del momento; Anna (che feci appassionare io a Jack Bauer!) divenne presto la mia drug-mate - perché 24 era la nostra droga e guardavamo le puntate insieme, connessi via msn.
E un'amica, ovviamente, oltre che drug-mate.


Con FreeFans non solo conobbi moltissimi nuovi telefilm - Lost e Prison Break su tutti, ma anche Ugly Betty, Jericho, Six Degrees, October Road, Criminal Minds... - ma anche quelli che già seguivo ebbero tutt'altro sapore. Durante le feste di Natale del 2006, su Raidue replicavano Cold Case, e ogni sera con Domenica (smokeless-mate, mi manchi!) commentavamo l'episodio.

Non si parlava solo di telefilm su FreeFans: la sezione dedicata a Harry Potter era attivissima, e io divenni il Boss della Sala Comune dei Corvonero - fui insignito di questo titolo da Fabio, e ovviamente rimase per sempre. Colei che sarebbe diventata la mia migliore amica, Cinzia, la conobbi lì.

Il prossimo predicatore della falsità dei rapporti nati in rete provi a togliermi Cinzia. Non credo farebbe una bella fine.


Mi perdonino Marta, Lorenza, Karin, Eloisa (nuapurista kuulu se polokan tahti), Annapia, Kate, Daniela, Alessia, Valentina, Antonella, Carolina (whispers in the dark!), Emanuela... e sì, anche Lucia ;-) se non parlo altrettanto diffusamente di voi, ma non basterebbe l'intero spazio che una volta fu di FreeFans per dirvi quanto bene vi voglio.

E non si ingelosisca qualcun altro: FreeFans era più femminile di una facoltà di psicologia! ;-)

Comunque: perché ho parlato dello spazio che una volta fu di FreeFans?

Be', perché da oggi FreeFans non esiste più.
E avevo digitato l'indirizzo giusto ieri, per vedere come fosse la situazione.

È vero che non scrivevo da anni, un po' perché avevo meno tempo per seguire i telefilm, un po' perché tutta una serie di casini - FreeFans sembrava il paradiso, ma non era il paradiso - mi avevano fatto passare la voglia di partecipare.

È vero pure che gli ultimi post, in alcune sezioni, erano datati marzo o aprile. Non ero stato l'unico ad allontanarsi, e forse non solo a causa dei litigi. Non so se ci sia spazio per un forum, nell'anno del Signore 2012. Il bello del forum era la possibilità di commentare anche con giorni o settimane di ritardo, perché l'interesse era sempre vivo. Oggi, al tempo dei social network, o stai sul pezzo o è già roba vecchia.

È vero che, con gli amici del forum, sono pienamente in contatto tramite Facebook.

Ma... insomma, ci siamo capiti, no?

Canzone del giorno: The Who - Who Are You? (in onore di FreeFans)