venerdì 27 ottobre 2006

Oroscopo celtico

Un po' di questi giochini non hanno mai fatto male a nessuno...


You Are A Fig Tree



You are very independent and strong minded.
A hard worker when you want to be, you play hard too.
You are honest and loyal. You hate contradiction or arguments.
You love life, and you live for your friends, children, and animals.
A great sense of humor, artistic talent, and intelligence are all gifts you possess.

lunedì 23 ottobre 2006

Micat in vertice

Ho già accennato alla gita di Siena dello scorso ponte del 2 giugno, con veglia di Pentecoste inclusa.

Micat in verticeLungo il nostro itinerario artistico, una breve tappa fu a Palazzo Chigi-Saracini, sede dell'Accademia Musicale Chigiana, e nel cortile interno notammo che sotto ogni finestra era iscritto micat in vertice.
Per quanto mi sforzai, non mi venne in mente il significato del verbo; tornato a casa, tuttavia, combinando opportunamente il mito antico (Castiglioni-Mariotti) e quello moderno (Google), in meno di un minuto scoprii che in italiano suona brilla in vetta ed è il motto della famiglia Chigi.
Inviai subito un sms a Paolo, l'amico che era parso più curioso di conoscere la traduzione; da allora, il referente ufficiale della compagnia per le cose difficili - che, al contrario, su quelle facili (intendi: di cultura popolare) cade come una pera matura - sono io.

Fonte BrandaAltre due sfide le ebbi nella medesima gita: la prima alla Fonte Branda, dove a lato c'è una lapide con la terzina dantesca:

Ma s'io vedessi qui l'anima trista
di Guido o d'Alessandro o di lor frate,
per Fonte Branda non darei la vista.

(Inferno, canto XXX, v. 76-78)

Subito, al nome Guido, pensammo a Cavalcanti, ed eravamo completamente fuori strada, perché chi parla qui non è Dante, ma il maestro Adamo: colui che al castello di Romena - sopra la Fonte Branda - coniò fiorini falsi per i conti Guidi, che lì dimoravano. È su questi ultimi che il falsario scarica la colpa, parlando a Dante e Virgilio; prima della terzina citata, infatti, dice che il ricordo dei ruscelli che dal Casentino sfociano nell'Arno lo "secca" ancora più del castigo cui è sottoposto (l'idropisia); tuttavia rinuncerebbe pure a tutta l'acqua della Fonte Branda pur di vedere le anime dannate dei conti Guidi: Guido II, Alessandro o il loro fratello (non è specificato se si tratta di Aghinolfo o Ildebrandino).

L'ultima delle sfide senesi la ricevetti durante il viaggio di ritorno: ancora con Dante, quando una signora citò il verso Siena mi fé, disfecemi Maremma. Neanche allora ci venne in mente di chi si trattasse, ma questa è un po' più facile: è Pia dei Tolomei ed è il verso 134 del V Canto del Purgatorio.

Giusto il tempo di tirare il fiato durante la pausa estiva ed ecco tornare i miei amici alla carica: ancora Paolo, con perinde ac cadaver - significa allo stesso modo di un cadavere ed è il giuramento che S. Ignazio di Loyola faceva pronunciare ai Gesuiti, oltre ai tre voti canonici, in segno di obbedienza al Papa. Più che altro, però, devo capire dove Paolo abbia trovato un collegamento tra questo motto e Oliviero Diliberto.
E ancora, con non numerantur, sed ponderantur ([le cose] non sono [semplicemente] elencate, ma pesate), trovato nell'ultimo libro di Walter Veltroni.

Ma il meglio deve ancora arrivare.
Sabato scorso pensai per la prima volta di aver fallito, quando l'amico Denis mi aveva chiesto di scoprire chi avesse detto che bisogna essere forti per cambiare le cose che si possono cambiare, pazienti per accettare le cose che non si possono cambiare, saggi per distinguere le une dalle altre.
Tentai tutte le possibili combinazioni con Google, anche traducendo le parole in inglese: niente.
Ma se io posso fallire, il destino no che non può!
Ieri feci una visita sul blog di Anais: notai che dopo di me aveva commentato Silvia; feci clic sul link al suo blog e cosa vidi?


Eh, Denis ci aveva quasi preso. Per la cronaca, questa è la preghiera della serenità di Reinhold Niebuhr (1943). Voglio proprio vedere la faccia dei miei amici quando glielo dirò...

Canzone del giorno: The Black Velvet Band - St. Patrick's Day Parade.

domenica 22 ottobre 2006

SCLL ad Auronzo (3)

Così usciamo. Il lago è proprio lì a due passi, così come lo stadio del ghiaccio. C'ero stato, lì dentro, l'unica volta nella mia vita che ho pattinato sul ghiaccio, al termine di una gita con il Grest parrocchiale, nove anni fa. E solo ora mi rendo conto che la méta di quella gita era proprio il luogo dove in questo momento mi trovo!
L'argomento di conversazione si porta sul motivo per cui è nato FreeFans: i telefilm. La maggior parte delle corvette sono anche fans di Roswell, serie di cui confesso di non aver mai visto nemmeno un episodio. Non a caso certe loro battute non le capisco proprio! La quasi totalità delle roswelliane di Corvonero è candy (Michael & Maria), e lo è Lorenza, che è certa che, nel momento in cui dovessi recuperarlo, diventerei dreamer (Max & Liz), visto che le nostre preferenze in fatto di shipper raramente collimano! Per esempio: in CSI lei è parental (Gil & Catherine), io yoblinger (Warrick & Catherine); ma soprattutto io ero e sarò per sempre DJer mentre lei Dawson Leery - il mio secondo alter ego; il primo è Renzo Tramaglino - non l'ha mai amato troppo. Non a caso c'è stato un periodo in cui lei - e un po' tutta la Casa, a dire il vero, ghgh - era terrorizzata dall'idea che io fossi auror (Harry & Hermione) piuttosto che kicker (Ron & Hermione), perché una mia amica di msn lo è, e tra i due gruppi si era di recente scatenata una guerra all'arma bianca!

Doveroso inciso: a chi non frequenta questo genere di forum, verosimilmente discorsi come quello che ho appena fatto appaiono da dementi, o da marziani, da malati. Se qualcuno pensa di me (anzi, di noi) questo, non lo biasimo troppo: prima di iscrivermi a FreeFans io manco concepivo l'idea che qualcuno potesse trascrivere per intero i dialoghi di un telefilm, men che meno sapevo cosa significasse shipperare una coppia immaginaria. Non che poi le ship mi coinvolgano più di tanto: l'unica che veramente mi abbia "preso" è stata quella di Dawson e Joey, perché mi hanno sempre affascinato le storie degli amici d'infanzia che si scoprono innamorati. Tuttavia, quando si parla tra fans, questi discorsi è normale che vengano fuori, per cui non scandalizzatevi!

Lorenza mi chiede da dove venga il nickname che io uso sul forum (Elmo della Runa), e io glielo spiego molto volentieri: quando andavo alle medie, mio cugino mi contagiò con i Librogame di Lupo Solitario; lui a un certo punto smise di giocarci, mentre io proseguii finché ne furono pubblicati. A ogni avventura completata, il protagonista - cioè, per l'appunto, Lupo Solitario - sale di rango, e giunti al numero 20 è praticamente un semidio: inutile proseguire con lui creando nemici sempre più inverosimilmente potenti. Così, dal numero 21 in poi, il protagonista non è più lui, bensì uno dei suoi discepoli. Il nome può essere di fantasia oppure estratto a sorte con il dado a 10 facce (o la Tabella del Destino): un primo tiro dà la prima parte del nome, un secondo dà la seconda. E a me venne Elmo della Runa.
Di contro, a questo punto chiedo a Lorenza il perché del suo nick su msn (Lory 99%), e non avrei mai immaginato che fosse riferito al cioccolato 99% cacao!

Il giro del lago è terminato: andiamo così in piazza a prendere un gelato - io ovviamente mi sbrodolo! - dopodiché c'è giusto il tempo per una foto...

(sarà pubblicata non appena Lorenza mi autorizzerà esplicitamente!)

... prima di tornare alle rispettive case... quelle vere!

venerdì 20 ottobre 2006

Ma si può?

Ma si può, dopo avermi fatto fare l'articolo di presentazione, mandarmi al Gran Galà ciclistico di Conegliano, aspettare che io faccia per bene tutte le intervistine, le foto, che annoti tutto ciò che c'è da annotare... e poi dirmi che per questo numero non ci sarà la pagina dello sport né che si intende tornare sull'argomento in seguito?

tavola imbandita

Vabbe', perlomeno io ho mangiato bene, e non sono certo di poter dire la stessa cosa del responsabile dello sport!

Canzone del giorno: Neffa - Il mondo nuovo.

martedì 17 ottobre 2006

SCLL ad Auronzo (2)

Non c'è bisogno, per me, dei canonici 15 minuti di rottura ghiaccio - come invece fu a Napoli: non a caso, appena mi vide Cinzia disse "Ma che faccia seria!" e io le assicurai che entro un quarto d'ora sarebbe scomparsa.
In auto con Lorenza c'è il piccolo Leonardo. Spero che non mi ricordi troppo come un intruso... io adoro i bambini, ma sono anche molto, molto timido! Giunti a destinazione, in cortile c'è Alberto che prepara la legna. L'orario del pranzo è indissolubilmente legato a quello della gara di MotoGP, che Alberto non si vuole perdere. Prima però è d'obbligo ringraziare (e tranquillizzare) Cinzia e Karin che si sono mobilitate affinché questa SCLL potesse avere luogo!
Saliamo: si prepara il fuoco e la tavola, con un occhio sulla gara delle 250. La conversazione, tra me e Lorenza - Alberto non è appassionato né di telefilm né di Harry Potter, eh eh - si porta inevitabilmente su FreeFans e gli altri membri di Corvonero - chi conosciamo di persona, chi solo in chat, con chi abbiamo più confidenza - e lì io le insegno il saluto Atroce, che a partire da me, Elo e Nico rapidissimamente si diffonderà nella Casa che è sempre un gradino sopra!
Chi conosce gli Atroci - gruppo metal-demenziale bolognese - avrà già capito di che parlo: "Che cosa noi suoniamo?" "IL METAAAAALLOOOOOOOOO!!!!!"

Dopo questo momento di alto spessore culturale, si passa ad un altro gruppo, per lei amore di adolescenza, per me amore sempiterno: gli a-ha... non che la cosa sia fondamentale, ma sapete, se perfino l'anno scorso avrebbero dovuto partecipare a Domenica In e la loro esibizione, registrata, non è mai andata in onda... grrrrr!!! Lei era innamorata di Morten Harket, così le racconto di quando ero andato, quattro anni fa, al loro concerto a Zell Am See, nel Salisburghese; ero andato con cinque amiche del fan club, e una di loro, mentre eravamo a caccia di autografi, mi chiese: "Ma se la tua ragazza fosse così presa da un cantante, cosa ne penseresti?" e io: "Per Morten capirei, per un altro no!"

Proprio mentre finiamo di mangiare comincia la gara di MotoGP. Io sono l'unico che non tifa Valentino, ma pazienza. Almeno mi consola la vittoria di Toni Elias, che seguivo in 250!
Leonardo nel frattempo diventa particolarmente rumoroso nello sfidare, con le costruzioni, le leggi della statica.
Messolo a dormire, con il sole splendente che c'è, per me e Lorenza sarebbe una bestemmia non andare a passeggiare attorno al lago di Auronzo...

... la terza e ultima parte a domani!

lunedì 16 ottobre 2006

Barcaro veste Prada

"È 'a seconda 'olta che te te'efono nel giro d' diese minuti, [...], e se entro le tre, le tre e dieci, va bene?!? ti no te me gà porta' i libri inediti di Harry Potter, a te va a finire male co' mi Andrea Sachs, [...]! Inutile che te me mandi Emily, e dopo diese minuti gà 'a peste bubonica, e mi so senza assistente come prima, [...]! [...] lazzarone, te me gà roto i cojoni [...]!"

domenica 15 ottobre 2006

SCLL ad Auronzo (1)

Chi mi conosce su FreeFans sa che a Hogwarts sono (fieramente) appartenente alla casa di Corvonero, e dopo quella con Cinzia e Nico a Napoli, il 25 agosto scorso,

nico, cinzia e io

oggi io e Lorenza abbiamo fatto Sala Comune Live Live (*) ad Auronzo di Cadore, dove lei vive con marito e figlio.

L'inizio è stato a dir poco fantozziano; è bene premettere che alla mia veneranda età ancora non ho preso la patente - frequento scuola guida da un paio di settimane - così stamattina mi alzo presto per prendere il treno delle 8.20 per Calalzo.
Giunto in stazione, scopro che fino alle 1pm, causa lavori sulla ferrovia, tutti i treni sarebbero stati sostituiti da pullman, e il mio sarebbe passato di lì mezz'ora dopo. Vado fino all'edicola, compro il quotidiano che compro ogni domenica - il Sole-24 Ore - e aspetto.
8.50, 8.55, 9.00... circa alle 9.10 chiedo a uno dei ferrovieri quando sarebbe passato questo pullman, visto oltretutto che siamo di domenica mattina e non c'è quasi nessuno per strada. Il ferroviere, come cadendo dalle nuvole, dice: "Potrebbe essere stato quello che è passato prima laggiù!" Mentre io cerco di riprendermi, lui fa un paio di telefonate e scopre che effettivamente è così: l'autista non ha visto la rampa d'accesso alla stazione di Vittorio Veneto e ha tirato dritto. In breve, mi dice che devo cercarmi un altro mezzo.
Torno a casa - a poche decine di metri - come una iena; sferro un calcio al divano del soggiorno rompendone un asse (per fortuna non portante), e per la prima (e spero ultima) volta nella mia vita non riesco a trattenermi dall'urlare una bestemmia.
Mio papà si offre di accompagnarmi fino a Calalzo in macchina (sono poco più di 60 km), e non parliamo del dispiacere di fargli perdere la mattina di riposo. Oltretutto non riesco ad avvertire Lorenza che arrivo in ritardo, perché il suo cellulare è sempre spento.
Arriviamo alla stazione di Calalzo. Aspettando che Lorenza riaccenda il cellulare e legga i miei messaggi, vado a vedere se posso farmi rimborsare il biglietto, e mi ritrovo lo stesso bigliettaio che normalmente lavora alla stazione di Vittorio Veneto. Avete presente quei meridionali che vi fanno venire voglia di diventare leghisti anche se siete di Reggio Calabria? Quelle facce da sberle che quando chiedete loro qualcosa vi rispondono da cafoni, quasi vi stessero facendo la grazia? Ecco, fate conto che quel bigliettaio è così. Spero proprio che sia berlusconiano: la sinistra non ha bisogno di gente del genere, di cretini ne ha già abbastanza tra Ceppaloni e Teramo.
Dopo l'ennesimo vano tentativo di chiamare Lorenza, chiedo soccorso a colei che da oggi è ufficialmente la salvatrice delle SCLL: "Cinzia, aiuto!!!!" Lei, adorabile come sempre, chiama un'amica che ha il suo numero di casa. Dopo cinque minuti Lorenza mi chiama - aveva dimenticato il cellulare al lavoro, spento e con la batteria scarica - e dopo altri quindici è lì. Sììììììì, ce l'abbiamo fatta!

(*) per i profani: come è noto, c'è una Sala Comune per ciascuna delle quattro Case di Hogwarts, e così sono denominati i topic riservati agli appartenenti a ciascuna Casa nella sezione Harry Potter di FreeFans. E visto che la Sala Comune Live si ha quando in tre o più di noi si incontrano in chat, quando l'incontro è di persona si ha una Sala Comune Live Live!

sabato 14 ottobre 2006

Caro Google, come mi libero da Euroclub?

È abbastanza significativo come i navigatori giungono sul tuo blog. Visto che qui non si è mai parlato di sesso (*), la parte del leone tra le chiavi di ricerca in Google la stanno decisamente facendo espressioni come rescissione contratto Euroclub, disdire Mondolibri; questo perché appena tre giorni dopo aver aperto il blog avevo raccontato la mia storia con l'ineffabile club.

Ora anche un mio coinquilino, inizialmente entusiasta della favolosa convenienza, si è pentito e ha chiesto a me informazioni su come non avere più il trimestrale esborso coatto... e io, che l'avevo avvertito, ora ridacchio sotto i baffi (che non ho)!

Unendomi a TankMiche, che è molto più intelligente di me e non si è mai iscritto, a chi, disgraziatamente, ancora non sapesse cosa significhi aderire a Mondolibri e passasse di qui prima di incontrare uno degli untuosi reclutatori in divisa nera ("Ciao, una domanda per la libreria: ti piace leggere?"), non posso che ribadire: non cedere alle lusinghe. Se (parole di TankMiche) sei un ragazzino fresco fresco di 18 anni con lo zaino del turista, e magari (queste invece sono parole mie) non sei un gran cuccatore, e ad avvicinarti è una bella ragazza che accenna a flirtare con te, ricorda che è pagata per questo, anzi, più gente recluta e più soldi prende: non è che se firmi te la dà.
E se ancora non ti ho convinto, sappi che Mondolibri è di Berlusconi. (Ora forse ti iscriverai giusto per ripicca verso i comunisti, che avranno così un motivo in più per affermare la superiorità intellettuale della sinistra.)

A parte gli scherzi, mi rendo conto che le brutte esperienze avute con Mondolibri sono veramente tante... io la mia storia già l'ho raccontata: che ne dite di usare lo spazio-commenti per sfogarvi?

Canzone del giorno: Yeah Yeah Yeahs - Y-Control.

(*) Ora che però la parola è presente, tutto cambierà.

giovedì 12 ottobre 2006

Cleorelai

Venerdì scorso la mia amica Paola invitò me e altri amici a festeggiare il suo compleanno al Mitikò di Padova, in occasione di una serata anni '80.
A differenza di qualcun altro, non me la sono presa tanto perché si dovevano pagare 7 euro di prima consumazione obbligatoria, in barba allo sbandierato ingresso gratuito. Non che per me 7 euro siano un'inezia, intendiamoci, ma quando si va per locali è normale che una cifra di quell'ordine di grandezza se ne vada. La festeggiata afferma di comprendere chi decise di non entrare per il costo: sinceramente, se qualcuno lo facesse alla mia, di festa, ci resterei letteralmente di cacca; se 7 euro sono più importanti della compagnia siamo proprio messi male, soprattutto se coloro con chi avessi a che fare fossero persone disposte, in altre circostanze, a spendere cifre ben maggiori.

Più che altro - ma solo per curiosità, eh - mi piacerebbe che una delle tre ragazze della comitiva (tutte fidanzate, presumo... quand'è che, oltre che di quote rosa, si parlerà di quote single?) mi dicesse cosa ci faceva, lì, con noi. Cleo - questo è il suo nome - era stata portata lì da Michela e rimase tutto il tempo a parlare con lei: degli altri, festeggiata compresa, chi se ne frega. Siccome, poi, eravamo arrivati quando ancora era presto, e il dancefloor era deserto, ci divertivamo con Michela, che di musica anni '80 sa quanto io so di storia del Burundi, a farle indovinare le canzoni che il dj metteva. A un certo punto passò Walk Like An Egyptian delle Bangles, e io ebbi l'ardire di osservare che i fans di Gilmore Girls (Una mamma per amica) dovrebbero conoscerla, visto che in un episodio a metà della prima stagione le protagoniste si recano a un loro concerto. Cleo, guardandomi come una via di mezzo tra uno psicopatico e un barbone, commentò: "Mi sconvolge di più che tu lo guardi!" Per non parlare di quando lei e Michela lasciarono il locale; dopo aver salutato Michela, volevo fare lo stesso con Cleo: stesso sguardo, nessun saluto. Che dire? Ho sempre detto che Lorelai Gilmore (senior), se esistesse, sarebbe la mia donna ideale: lei proprio non le somiglia, pazienza.

Così come non le somigliava quella ragazza magra, con la maglia arancione, dai capelli neri ricci. Perché la vera Lorelai mica si sarebbe accorta solo quando me ne stavo andando che la stavo puntando da un quarto d'ora buono, neh...

Libro sul comodino: Steven Bochco - Death By Hollywood.

sabato 7 ottobre 2006

"Sei un bel ragazzo!"

Se ve lo dice una bella ragazza, siatene molto contenti.
Se ve lo dice una ragazza simpatica, siatene parimenti contenti.
Se ve lo dice una nonna, cercate il convento più vicino.