domenica 28 aprile 2013

Prieti e Prete

Appena ho letto il nome del pazzo dal grilletto facile che qualcuno già sta santificando, sono saltato sulla sedia domandandomi ma che ci fa un critico letterario a sparare davanti a Palazzo Chigi? Ma non mi era venuto in mente il suo quasi omonimo Luigi Preti, che manco sapevo chi fosse, bensì Antonio Prete, il curatore dell'edizione delle Operette Morali che ho usato al liceo. Andiamo bene!

Canzone del giorno: Avicii - Before This Night Is Through.

mercoledì 10 aprile 2013

Anna Karenina e Djamolidine Abdoujaparov

  • Vedere Anna Karenina;
  • sognare un ballo come quello del debutto di Kitty;
  • sentire nominare la città di Tashkent, capitale dell'Uzbekistan;
  • pensare a Djamolidine Abdoujaparov, nato a Tashkent il 28 febbraio 1964...
... questo sono io!

martedì 9 aprile 2013

LivE Newton Compton

Voglio toccare con mano, dicevo.

E quando toccai veramente con mano L'arte di essere felici (De vita beata) di Seneca, domenica dalla mia ragazza, non riuscivo a crederci.

So che dovrei smettere di rimanere basito di fronte ai pretesti che si trovano, in Italia, per sollevare polemiche. E so che non dovrei perdere tempo a scriverci addirittura un post, che dedico ad Emanuele.

Poche settimane fa l'editore Newton Compton ha lanciato una nuova collana: LivE, al prezzo di 0,99 € a volume. Gli studenti squattrinati sono salvi.
O no?


Eh no! Mica possono cavarsela così, strepitano gli editorucoli e scribacchini de noantri.
La cultura ha un costo; vendere libri ad un prezzo così basso vuol dire far passare l'idea che gli altri editori sono ladri; è solo uno specchietto per le allodole; non produrrà nuovi lettori perché l'italiano medio è lobotomizzato da tv e cellulari.

Allora. Riservandoci di verificare più tardi i danni agli specchi, graffiati nei vari tentativi di arrampicarcisi, facciamo il punto della situazione.
  • Tutti, ma dico tutti, coloro che gridano allo scandalo per i libri a 0,99 euro ricordano con nostalgia i Millelire di Marcello Baraghini: una collana supereconomica di stampa alternativa, quindi comunista;
  • costoro, ai tempi dell'università (laurea in lettere, quindi comunista), hanno fatto incetta anche dei 100 pagine 1000 lire della medesima casa editrice che adesso maledicono; ora però loro sono ricchi, e com'è possibile, se loro sono ricchi, che esista gente che non cambia macchina ogni sei mesi? 
  • Cosa? Qualcuno non arriva nemmeno al primo, dei sei mesi? Balle. Pagano 9 euro la pizza e pretendono di avere la cultura gratis. Fannulloni col c**o parato dal papi;
  • i libri a 0,99 € saranno comprati solo perché costano poco, e poi nemmeno letti. Giusto: Il ballo di Irène Némirovsky, che ho letto in coda alla posta, mica l'ho pagato 0,99 €. L'ho pagato 0,92 €, in virtù dell'ulteriore sconto delle librerie Feltrinelli sulle novità editoriali;
  • i libri a 0,99 € non incoraggiano la lettura: per incoraggiarla, infatti, servono opere in grado di passare alla storia, come Il palazzo e la piazza di Bruno Vespa, Peluche di Emilio Fede o La civiltà dell'amore di Sandro Bondi;
  • oppure, in alternativa, geniali strategie politiche, come il divieto agli sconti superiori al 15% sul prezzo di copertina.
Dimenticavo: nelle file di quale partito è stato eletto Ricardo Franco Levi - nato in Uruguay, quindi comunista - l'autore della legge che di fatto ha ucciso il mercato, e al quale non escludo che il logo della collana di Newton Compton, con quella E specchiata, sia un messaggio nascosto? Nelle file del Partito Democratico, quindi comunista.




Canzone del giorno: Wang Chung - Dance Hall Days.

venerdì 5 aprile 2013

Era un sì, non un si

In mensa, oggi.
Decido di prendere un pasto ridotto: un secondo con contorno.
La ragazza dietro il banco dei primi: Tu non prendi niente?
Io: Sì, prendo solo il secondo.
La ragazza rimane un attimo interdetta. In effetti, non era immediato trattarsi di un sì, e non di un si.

Canzone del giorno: Stella Starlight Trio - Don't You.

giovedì 4 aprile 2013

I francesi che amo

Storia da Facebook:

Un'amica russa, che parla perfettamente inglese e italiano, incontra un ragazzo che le si rivolge in russo, con un fortissimo accento straniero.
Lei: "Preferisce che parliamo inglese?"
Lui, piccatissimo: "Io sono francese! Non parlo mai inglese!"

Canzone del giorno: Elista - Les hommes ordinaires.

mercoledì 3 aprile 2013

Horror vacui

Quando, ai ragazzi delle scuole medie, facciamo fare il laboratorio didattico sul moto dei corpi, come prima cosa chiediamo loro di rappresentare il movimento di una persona nella stanza.
Quasi sempre costoro dimenticano di includere le soste.
Quando accade, io ricordo loro che, all'ora di educazione musicale, sicuramente è stato loro spiegato che le pause sono importanti quanto le note.


Il silenzio è vuoto?
No, quando lo cerchiamo e quando una voce, o un rumore, o anche la più bella musica mai scritta lo rovinerebbe irrimediabilmente.

Il silenzio è vuoto quando è il silenzio tra due persone che si incontrano dopo tanto tempo, e che credono di avere molto da raccontarsi, ma non vanno oltre il che stai facendo adesso?

E il silenzio è vuoto anche quando si avrebbe molto da dire, ma o non se ne ha la forza, o non se ne ha il tempo.

Canzone del giorno: Bastille - Pompeii.