giovedì 22 novembre 2012

La colonna sonora della vita: 1993


Sabato scorso, sentendo in un locale Groupie di Bob Sinclar, riconobbi un motivo più che familiare. Ero troppo piccolo per essere affezionato alla versione originale di Fiorenzo Carpi: per me, Pinocchio era una delle canzoni onnipresenti alle feste di prima liceo, forse remixata per il ventesimo anniversario dello sceneggiato.

E per quanto, allora, si gridasse allo scandalo, penso a quanto appaia casereccio questo remix, paragonato con l'ultima hit del dj francese.

domenica 18 novembre 2012

sabato 17 novembre 2012

Foglia sulla neve #41


Padova è la città delle bici, e non solo sulla strada!

Canzone del giorno: Jon Secada - Just Another Day.

giovedì 15 novembre 2012

La colonna sonora della vita: primavera 1995

Enzo Jannacci non appartiene propriamente alla mia generazione. A parte Vengo anch'io. No, tu no, lo ricordo a Sanremo del 1994 con I soliti accordi (con Paolo Rossi) e, nove anni prima, in una raccolta di canzoni dell'estate in cui figurava L'importante è esagerare. Ma già allora si trattava del bagliore residuo dopo il lampo.

Scoprii la sua canzone più famosa quando uscì, con Repubblica, la raccolta L'Italia del rock, che mio papà comprò.


... che sempre allegri bisogna stare,
ché il nostro piangere fa male al re,
fa male al ricco e al cardinale:
diventan tristi se noi piangiam!
Ah, be'!

Questo post partecipa all'iniziativa di Attimi di Letizia.

mercoledì 14 novembre 2012

Foglia sulla neve #37 - Monsieur Lazhar


Com'è strana la vita, eh? L'ultimo film che avevo visto sul grande schermo era stato To Rome With Love di Woody Allen, e tra domenica e ieri sono stato due volte al cinema. Ho approfittato di avere la voce fuori uso ed essere esonerato dalle prove del coro per recarmi al cinema parrocchiale che frequentavo fino a due anni fa.

Monsieur Lazhar è uno di quei film per cui dico: devo smetterla di guardare film sulla scuola, e meno male che l'hanno fatto i francesi. Anche se sono canadesi - ma del Québec, fa lo stesso.

La delicatezza con cui il narratore ci mostra l'angoscia di Simon e di Alice fuori dalla porta della loro aula è l'emblema di questo film. Che poi è la delicatezza del protagonista, Bashir Lazhar: sensibile senza essere invadente e allergico agli pseudo-innovativi metodi d'insegnamento.

La mia foglia sulla neve, tuttavia, venne un attimo prima dello scorrere delle immagini: subito dopo il buio in sala. I primi titoli non erano accompagnati da musica né da effetti sonori, e passarono diversi secondi prima che uno spettatore si domandasse se ci fossero problemi con l'audio.
In quei secondi, il silenzio era quasi inquietante. Tutti i rumori normalmente nascosti passarono in primo piano. Non credo accada molto spesso, ormai.

Canzone del giorno: Daniel Powter - Cupid.

martedì 13 novembre 2012

Foglie sulla neve #33, #35, #36

Venerdì 9 novembre: l'indomani della mia presentazione dell'attività del secondo anno di dottorato. Dove erano presenti in quattro, in tutta l'aula magna: due professori - di cui, credo, soltanto uno membro della commissione - e due colleghi.
Io non ho voce, e dopo aver condotto due ore di tutorato con le matricole di ingegneria ho pure un non indifferente mal di gola, e decido di tornare a casa.
Il fine settimana lo trascorrerò al mio paese, per cui preparo i bagagli e verso le 6.20 sono in stazione.
Incontro Emilio, mio collega di ufficio: mi informa che il mio supervisore mi ha cercato. Uffa, proprio oggi doveva venire?
Due minuti dopo, all'edicola della stazione, trovo lui.


Domenica 11 novembre: la sera del San Martino più piovoso che io ricordi, con la comitiva si decide di andare al cinema. La scelta è tra Argo e Venuto al mondo, e io scelgo il primo non appena una rapida ricerca in internet mi rivela che il secondo è tratto da un romanzo di Margaret Mazzantini. E poi era tanto tempo che non vedevo Ben Affleck.
Non l'avevo fatto apposta, ma da quando papà era morto non ero più entrato al Verdi, il cinema di Vittorio Veneto.
L'edificio non è cambiato, da allora. Ed è più o meno lo stesso da 17 anni, da quando cioè il vecchio omonimo teatro era stato trasformato in un multisala.
Ma papà aveva fondato il cineforum di Vittorio Veneto, e andava in crisi d'astinenza quando il cinema era chiuso. Siamo sicuri che il cinema di Vittorio Veneto sia veramente lo stesso?

Lunedì 12 novembre: alla stazione di Mestre compro Ciak. La rivista cui papà era più affezionato in assoluto. L'avevo comprata il mese dopo che papà era morto, e anche il mese dopo ancora... e così via fino ad ottobre, credo, quando il panico per il futuro del mio dottorato mi aveva tolto la voglia di distrarmi con la settima arte.
Ma la serata di ieri mi ha fatto tornare la voglia. Anche se Ciak è un modo per trascorrere ancora un po' di tempo con papà, e di questo la voglia non mi passerà mai.

Canzone del giorno: Rihanna - Diamonds.

mercoledì 7 novembre 2012

Giorni di clausura

Mi rendo conto che la mia iniziativa mi si sta rivoltando contro, che c'è un bel po' di fogliame da recuperare. Ma domani ho la presentazione di fine anno: gran calma.

domenica 4 novembre 2012

Foglia sulla neve #28

Questi giorni devo lavorare, ponte o non ponte. E tra venerdì e sabato avevo pure la febbre, scoperta nella notte, dopo essere uscito dall'ufficio alle 2.20 e aver fatto tutta la strada fino a casa a passo di lumaca perché la gomma anteriore della bicicletta ha deciso di bucarsi ancora prima che aprissi il cancello.

Stamattina avevo messo la sveglia alle 9, ora della Lezione di musica di Radio 3 Suite. Si parlava del Concerto per violino di Alban Berg, dopo che ieri Francesco Antonioni aveva spiegato la struttura della dodecafonia; ma non ce l'ho fatta, e mi sono svegliato in realtà un'ora dopo.

Ma cosa c'è di meglio, per uno che ama il greco, che iniziare la giornata con una canzone greca?

venerdì 2 novembre 2012

Foglia sulla neve #24

Festa di Halloween con una suora partoriente e il mio solenne annuncio della canonizzazione di Roberto Giacobbo!



(Prossima missione: il recupero delle mie uniche foto, in possesso di suor Andrea.)

giovedì 1 novembre 2012

La colonna sonora della vita: inverno 1997

Questo post partecipa all'iniziativa di Attimi di Letizia.
Il lato B del 45 giri con The Green Leaves of Summer, che ascoltavo più spesso di quest'ultima! Nel film The Alamo è cantata da Frankie Avalon; questa è la versione più famosa, cantata da Marty Robbins.

In the southern part of Texas, in the town of San Antone,
there's a fortress all in ruin that the weeds have overgrown.
You may look in vain for crosses and you'll never see a one,
but sometimes between the setting and the rising of the sun,
you can hear a ghostly bugle as the men go marching by;
you can hear them as they answer to that roll call in the sky.