domenica 30 novembre 2008

1er dimanche de l'Avent, et heureux anniversaire Jaja!

Un corridore dal volto triste, taciturno e schivo non sprizza certo sicurezza, tutto l'opposto... No, questo l'ho già recitato.


L'ultima volta che l'ho sentito, Laurent Jalabert commentava il Tour su France 2: questo è il suo mestiere dal 2003, appena conclusa la sua fantastica carriera.
Si può dire che Jaja abbia cadenzato il passo della mia adolescenza, vissuta a pane e grandi Giri.
Oggi lui compie 40 anni.

Stamattina, 1ª domenica di Avvento, tornavo a casa in treno, e ascoltavo Minutes To Midnight.
Un gruppo che compone una canzone che inizia con questo è il mio dicembre, questo è il mio tempo dell'anno... non può essere antipatico a un'anima di dicembre, come i Katatonia definiscono me e i nati nel mio mese - i Katatonia probabilmente manco ci pensavano; è a me che piace pensare di avere qualcosa che Laurent Jalabert, per un solo giorno, non potrà avere mai.
E poi, scusate, ma chi altro ha la fortuna di avere una ninna nanna come quella di Anastasia?

Dicevo: i Linkin Park non mi sono mai dispiaciuti. Ascoltavo distrattamente Wake e Given Up mentre leggevo il Domenicale del Sole-24 Ore. Con l'inserto, che ora è un appuntamento fisso - nonché, assieme all'intero quotidiano e alla radio, un sorprendente antistress - fu amore cinque anni fa, quando mi balzò agli occhi un Salvatore Silvano Nigro che, citando il linguista Nunzio La Fauci, leggeva nell'Addio, monti... manzoniano un delirio erotico. Per non parlare del "compiaciuto paternalismo" del narratore nei confronti del protagonista, secondo il critico abruzzese Renzo Paris. Un amore nato da un articolo dal quale non potevo dissentire di più: io sapevo, in fondo, di essere candy.

Leave Out All The Rest: è la canzone con cui si chiude Twilight. Chissà i fans della prima ora, quelli che si emozionavano per Crawling o Papercut, ora ultraventenni, cosa ne pensano. Magari c'erano pure loro, al cinema, solo che non hanno il coraggio di appuntare sullo zaino la spillina con Bella o Edward. E si schermiscono quando un collega o un amico li scopre a leggere il romanzo; e così faranno con New Moon, e poi con Eclipse, e poi con Breaking Dawn.

Bleed It Out: io mi prosciugo del sangue, scavando più in profondità... dai Chester, non fare il duro, lo sappiamo che sei un tenerone...

Shadow Of The Day: ... quod erat demonstrandum. Fuori piove, io sono quasi arrivato, mi viene sonno...

What I've Done: ... ma c'è un Decepticon da sconfiggere, ovvero l'errore nel mio programma di simulazione numerica di un sistema di particelle di argon che si adsorbono su una superficie di alluminio.

corona d'avvento 1

venerdì 21 novembre 2008

Dubbi fotografici

Dunque, assodato che la mia Fuji A310 mi ha abbandonato dopo quattro anni - all'avvio, la spia verde di "pronto" si spegne subito e non si accende il display; in compenso si accende perfettamente in modalità "visualizzazione" , e nella scheda ci sono ancora le foto fatte a Ravenna con S., damn it! - e che voglio ancora una Fuji, è ora di comprare una nuova macchina fotografica digitale.

Il mio dubbio dopo una veloce scorsa ad un negozio: meglio la A850 alimentata da pile stilo - che se resti a secco vai dal primo tabaccaio e compri un paio di alcaline - ma senza stabilizzatore, oppure la J10 con lo stabilizzatore ma con una batteria proprietaria - e pure più sottile?
Scattando spesso con poca luce, lo stabilizzatore - seppur non ottico - farebbe assai comodo.
La risoluzione massima è più o meno la stessa, ma non mi interessa più di tanto - 8 Mpixel bastano e avanzano.
C'è da dire che la A850 ha uno zoom di 4x, contro i 3x dell'altra...

Miei cari lettori appassionati di fotografia, non giudicate troppo futili i miei criteri: mi piace fotografare ma non intendo diventare un artista! Né ho da spenderci l'ira di Dio...

Canzone del giorno: Rihanna - Unfaithful.

mercoledì 12 novembre 2008

No.

La risposta era no. E non capisco dove continuo a sbagliare. Pazienza, mi consolerò con il Deutschkurs stasera!

Funktioniert die numerische Simulation heute?

(Riferito al programma che sto scrivendo per la mia tesi.)
Se la risposta è sì, altro che chi non ha apprezzato la battuta su Obama abbronzato: l'imbecille sono io.

Canzone del giorno: Travis - Somewhere Else.

domenica 9 novembre 2008

Hören Sie die Dialoge

Dalla grammatica inglese:
«Portaste il binocolo?»
«No, ma portai il vostro ventaglio.»

«Mamma, comperasti la tovaglia?»
«No, ma comperai il rasoio per tuo fratello.»

(Achille Campanile, Manuale di conversazione)
Domani, sciopero dei mezzi permettendo, andrò alla achte Lektion del Deutschkurs. Ich lerne Deutsch erst ein Monat.

Ora che stiamo imparando i nomi degli oggetti di casa, probabilmente riusciremo a dire qualcosa di più che wie geht es dir? e danke, gut!; certo che se dovessi incontrare in treno un tedesco e volessi fare pratica con lui con dei dialoghi del tipo di quelli della lezione scorsa, credo che nel giro di 10 secondi mi manderebbe ad una Irrenanstalt.

Nella vignetta che lo illustra, un dito indica una lavatrice. È vero che questi dialoghi prendono spunto dalla pubblicità di una ditta che vende oggetti originali - un televisore a forma di casco, un telefono a forma di scarpa, una radio a forma di parcometro - però, nel disegno, è inconfondibile la forma di una lavatrice.

Sag mal, was ist das denn? (Di' un po', cos'è questo?)
E che, sei cieco (anzi, con ridotte capacità visive)?

Das ist meine Waschmaschine. (È la mia lavatrice.)

Wie bitte? Was sagst du? (Come, prego? Che dici?)
Ahooo, e che sei pure sordo? T'ho detto che è 'na lavatrice!

Das ist meine Waschmaschine!

Und funktioniert sie auch? (E funziona pure?)
Cioè: cieco, sordo e porti pure sfiga! Ahoo, s' 'a prossima vorta che faccio er bucato me se scolorisce 'a majetta de Lacoste, mi iscrivo ai terroristi! (La lavatrice l'ho pagata 400 mila lire!)

Canzone del giorno: Michel Berger - Chanter pour ceux.

giovedì 6 novembre 2008

Chi passa più veloce?

Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. (Matteo 24, 35)
Non so perché nelle settimane successive al ritorno nel meraviglioso mondo dei single mi venisse in mente così spesso l'Alleluja che cita queste parole di Gesù.
Probabilmente perché qualsiasi cosa mi ricordava il mio amore, e più che mai ho bisogno di sapere che tutto ciò che è umano, prima o poi, decadrà.
Ma c'è un problema: per ora io non posso vivere in un mondo che non sia questo. Perciò devo essere anche certo che, se pure cielo e terra devono passare, passino più lentamente delle persone - di una certa persona, in particolare.

Ebbi la brillante idea, dopo che S. sostenne l'orale di maturità, di farle sentire il brano che io ascolto dopo ogni esame. Non è un brano particolarmente sconosciuto, tutt'altro, ma sicuramente anche ciascuno di voi ha una musica dell'anima, associata ad un momento o a un'emozione particolare. Era una delle mie cose più intime e ritenni giusto condividerla con la ragazza che amavo; quanto mi sbagliavo!

Be', ora non è più un segreto.



Ho ascoltato spesso questo brano, in settembre. Cercavo di pensare ai miei esami, e non al suo; ma non sempre era possibile. E mi chiedevo: riuscirò ad ascoltarlo il giorno della mia laurea senza scoppiare a piangere? (Perché il giorno che io e S. ci conoscemmo, mi feci promettere da lei che sarebbe stata presente alla mia laurea.) S. passa veloce; Vivaldi lento. Ma sì, convinciamocene.

E le ottave di Pulci, Boiardo e Ariosto, da S. tanto amate, e da me non solo amate ma anche imitate? In un sms S. mi mandò la prima strofa dell'Orlando innamorato, e quando le risposi con la seconda, mi scrisse ti amo. Manterrò la promessa di leggere per intero il poema, promessa che aveva fatto anche S.? S. passa veloce; Boiardo lento. Ed eventualmente lo leggerò pensando ad Annapia, un'amica molisana.

E le stelle, da me e S. tante volte guardate insieme? Forse le stelle sono quanto di più lento ci sia, nel mondo mortale. Ma non sono ancora riuscito, dopo che S. mi ha lasciato, a soffermarmi a guardarle. E lei ha ancora la mia mappa del cielo, che mio papà mi aveva portato da Londra quando ero ragazzino. E pochi giorni prima di lasciarmi S. mi mandò un sms dandomi la buonanotte sotto le stelle; era il suo fardello quotidiano, in attesa di vedermi e mollarmi di persona - e forse, se non l'avessi messa alle strette, sarei ancora qui a marcire.

Meno male che ci sono gli amici.

Canzone del giorno: Natasha Bedingfield - Angel.

martedì 4 novembre 2008

Assemblea universitaria

Sento l'audio di Studio Aperto che si sta guardando il mio coinquilino; siamo ancora ai pronostici, qualcuno già pregusta la vittoria, ma non si parla d'altro che delle elezioni americane. Anche ieri sera, alla fünfte Lektion del Deutschkurs che seguo da due settimane, la Lehrerin le ha nominate.

Novembre: senza ciclismo e sci, tra Santi (la Toussaint, come la chiamano in Francia) e Avvento, è per me il mese di riflessioni e bilanci, considerato, tra le altre cose, l'avvicinarsi del mio compleanno.

Non riesco ad appassionarmi allo scontro Obama-McCain. Come non riesco a fomentarmi per le proteste contro la riforma universitaria, in atto in queste settimane. Ieri pomeriggio, prima di tornare a lavorare alla mia tesi, sono passato ad un'assemblea in cortiletto al Bo, ma solo per salutare un'amica - che peraltro non c'era. Sono rimasto un quarto d'ora, e ho visto le stesse facce che vedevo alle manifestazioni degli anni scorsi; le stesse borse multicolori delle ragazze, lo stesso fumo, le stesse barbe dei microfonati sciorinanti le disposizioni della Costituzione in materia di apologia di fascismo e ricostruzione del partito fascista, e bestemmie - incomplete, giusto per scongiurare eventuali multe - al nome di Mariastella Gelmini che si barcamena tra CL e Opus Dei.

Facce cui ti viene voglia di mollare tutte le sberle che da piccoli non hanno preso; gente che non ti conosce ma pretende di insegnarti la vita. È possibile che qualcuno veramente li voglia come maestri?

Ma forse sono io ad essere troppo vecchio per capirlo.

Canzone del giorno: Liz Phair - Why Can't I?