sabato 28 dicembre 2013

Vox in Rama

Oggi è il giorno dei SS. Innocenti martiri.
Ho scoperto solo poco fa che la festa, nella liturgia cattolica, non è una giornata lieta, bensì un grado di importanza di una celebrazione: più importante di una memoria, meno importante di una solennità.
Perché mi chiedevo, in effetti, cosa ci fosse da festeggiare.

Ho voluto partecipare alla Messa, oggi, perché già la scorsa estate avevo ascoltato Vox in Rama, mottetto di Mikołaj Zieleński che, nel testo, reca proprio le parole del profeta Geremia citate dall'evangelista Matteo nel passo in cui racconta l'uccisione, per ordine del re Erode, di tutti i bambini da due anni in giù:
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più.»
Di Vox in Rama, in realtà, ci sono diverse versioni. Il Communio gregoriano, intanto. Poi George Kirbye - l'autore di Winchester Old, la melodia che in Italia è diventata Sei tu, Signore, il pane, e che nei Paesi anglosassoni, invece, è un canto di Natale - Giaches de Wert, Jacob Clemens.


Questa versione, del polacco Mikołaj Zieleński, l'avevo proposta anche al Maestro del mio coro: mi sembrava la più bella, e non troppo difficile. Ma forse è più adatta per pochi cantori, e non per 120 :-)

martedì 24 dicembre 2013

Transeamus usque ad Nativitatem

Ho sempre preferito Pasqua a Natale, anche se Natale per me voleva dire rivedere tutta la mia famiglia, mentre a Pasqua i giorni di vacanza erano troppo pochi.

Preferisco Pasqua a Natale perché a quest'ultimo mi sembra sempre di arrivare impreparato.
Parto sempre con buoni propositi alla prima domenica di Avvento, poi gli impegni, il casino... fanno volare tutte le altre. Come una trasmissione radiofonica disturbata.

Quest'anno il calendario ci ha concesso tre giorni di vacanza prima della festa, ma sembra sempre troppo poco, in relazione alla grandezza della festa. L'Avvento dovrebbe essere silenzioso, ma non lo è; la Quaresima, fondamentalmente, sì.

Natale ha la novena, ma Pasqua ha il triduo. Né il giovedì né il venerdì santo sono feste di precetto, ma aiutano.
Dopo Pasqua, per cinquanta giorni la gioia continua. E la Resurrezione di Cristo la celebriamo ogni domenica. Il tempo di Natale, in teoria, dura fino alla Befana, ma c'è Capodanno: e cosa fai a Capodanno? (Ascolto il concerto di Vienna.) E ancora casino. E le canzoni di Natale hanno il sapore di latte acido già la sera del 25.

Ma oggi decisamente no.


Buon Natale a tutti! :-)

lunedì 23 dicembre 2013

Rorate cœli desuper

Dopo aver fatto osservare, a dei miei studenti, che una hit da discoteca che il dj aveva messo alla festa di Natale della scuola - perché la mia scuola è avanti! - era, in realtà, una canzone italiana del '600 cui è ispirato anche l'inno nazionale di Israele, stavo per osservare la strana somiglianza tra We Wish You a Merry Christmas e un passaggio (minuto 1.16) di questo Rorate cœli di Grzegorz Gerwazy Gorczycki:


Mi correggo all'istante: il canto inglese è precedente di almeno un secolo.

Stamattina, a Messa, di fronte alla mia perplessità sui canti liturgici - non di certo da quarta domenica di Avvento - nonché sulla scomparsa dell'introito Stillate, o cieli, dall'alto..., la mia ragazza scherzò su come fosse evidente che canto in una corale. Meglio: come sia evidente che canto in una corale diretta da un maestro che ha studiato canto gregoriano e che, sulla liturgia, è irreprensibile.

Domani potrei faulenzare tutto il giorno, quindi che faccio? Scrivo un messaggio alla responsabile di Manitese per il volontariato in libreria e chiedo di fare un altro turno di pacchetti regalo: mi pare ovvio.

Mi sono riempito di impegni a non finire, da quando papà non c'è più. Cerco di trascorrere meno tempo possibile a casa, perché quando sono a casa mi impigrisco e finisco per non fare niente. E quando non faccio niente mi sento in colpa, e quando mi sento in colpa mi deprimo.

Tanta gente mi chiede come faccio, con un dottorato e il lavoro a scuola, a cantare in un coro, a fare teatro (anche se ho chiesto di avere una parte microscopica, nel prossimo spettacolo), a seguire un corso di ballo folk, ad imparare lingue (da poco ho cominciato con il polacco) e ad avere anche una vita sociale. E io aggiro furbescamente la domanda con la constatazione che, prima o poi, tutto questo lo pagherò con gli interessi.

Mi sono sentito letteralmente a pezzi, queste ultime due settimane. È una sensazione che forse avrei dovuto provare dieci anni fa, all'età in cui normalmente ci si rende conto di non essere onnipotenti. Lorie, la Britney Spears francese, cantava: à 20 ans on est invincible, à 20 ans rien n'est impossible...

Et à trente-quatre?

Canzone del giorno: Rufus Wainwright - Out of the Game.

lunedì 9 dicembre 2013

Ye Olde Starre Inne

Ecco, questo mi sembra assai più utile dell'accapigliarsi su chi perderà le prossime elezioni. (E Jonathan Strange & Mr Norrell è il motivo per cui ho rispolverato il mio account Twitter.)

domenica 8 dicembre 2013

Populus Sion

Uno dei miei due colleghi d'ufficio, all'università, è attivista del Partito Democratico, e in queste ultime settimane era superimpegnato nella campagna per Pippo Civati.

Non fosse stato per lui e per i social network, oggi forse non mi sarei nemmeno ricordato che c'erano le primarie del PD. E sembra, anzi, che i miei contatti sui social network le abbiano prese molto sul serio: la mia frase
è divertentissimo vedere mezza internet in fibrillazione per chi perderà le prossime elezioni
non è stata tra le mie più popolari.

Non ho votato, oggi - il PD ha perso il mio voto nel momento stesso in cui è nato; e dopo tutte le prese in giro degli ultimi 20 anni, da me non avranno neanche una nocciolina - e non so come dirlo al mio collega, ma sono contento proprio perché non ha vinto Pippo Civati. Campagna elettorale iniziata appena dopo le ultime politiche, grillino travestito da piddino, rappresentava esattamente ciò che non voglio per il centrosinistra.

venerdì 6 dicembre 2013

Alacri castori e maghi teorici

  • Scrivere una mail ai miei allievi, con i quali stiamo studiando la macchina di Turing, chiamandoli alacri castori: fatto;
  • Descrivere, alla classe giunta a visitare il museo di storia della fisica, il mondo degli studiosi prima della rivoluzione scientifica citando Jonathan Strange & Mr Norrell: fatto.
Canzone del giorno: The Doors - People Are Strange.

giovedì 5 dicembre 2013

Pubbliche dichiarazioni di asocialità


Ma una volta gli asociali non erano gli sfigati?

(Fuori da Twitter e Facebook lo sono ancora e lo saranno sempre, ma non ditelo a nessuno, mi raccomando.)