domenica 28 ottobre 2007

Seconda, e prima, vita

È la settimana delle scoperte sensazionali. Su Metro di venerdì scorso Massimo Di Giannantonio, docente all'università Gabriele d'Annunzio di Chieti, rivela che gli avatar di Second Life sono così perfetti da racchiudere anche i disturbi mentali degli utenti, come nevrosi o persino tendenze pedofile.

Ora: la Repubblica di Platone è circa del 390 a. C.; la Città del Sole di Tommaso Campanella del 1602, e sono utopie letterarie. I dittatori del XX secolo hanno provato a realizzare un'utopia in terra, e com'è finita lo sappiamo. Tra tutte le chiacchiere sull'alienazione in Rete, per caso, ci si era dimenticati che, per esserci una seconda, innanzitutto occorre una prima vita? E perché una caratteristica, o una devianza, della prima vita dovrebbe sparire nella seconda?

Un avatar femminile è pericoloso quando troppo seduttivo e disponibile, prosegue Di Giannantonio. E su questo gli do ragione. Però, se seduttiva e disponibile dovesse farsi avanti una donna della prima vita, mica la disdegno, vi pare?

Canzone della sera: Plastico - Strani sintomi.

Ora legale

Stanotte abbiamo dormito un'ora in più; siccome, oltre che essere un fisico, sono molto pignolo, non dico che è tornata l'ora solare, poiché l'ora solare è quella secondo cui mezzogiorno coincide con l'istante in cui il Sole raggiunge l'altezza massima - spostandoci di 1" di longitudine verso ovest (alla nostra latitudine, corrisponde a circa 22 m), tale istante risulta ritardato di circa 67 millesimi di secondo; intervallo che diventa di circa 11 minuti se da Padova andiamo a Milano, e oltre un'ora se ci rechiamo a Madrid, che pure fa parte della nostra stessa zona oraria.

E di nuovo da il Padova del 24/10:
Ora legale: «Alla base sono solo pregiudizi.»
Per Elizabeth Garnsey, ricercatrice a Cambridge, non esiste alcun fatto scientifico. I ricercatori vorrebbero poi l'ora legale per tutto l'anno.
Scusatemi, ma questa proprio non l'ho capita.

Canzone del giorno: Lorie - À 20 ans.

venerdì 26 ottobre 2007

Volete mettere Mimì con Paris Hilton?

Cosa resta del melodramma? si chiede Andrea Porcheddu, direttore artistico del Festival Teatri delle Mura, su il Padova dell'altro ieri; o meglio, cosa è il melodramma oggi?
Mio caro, la risposta è sempre quella di Aristotile Onassis: cuochi italiani che si urlano ricette di risotti.
L'articolo prosegue con un elogio della Tosca diretta da Hugo de Ana:
Puccini, si sa, è un antesignano del cinema: ha inventato il montaggio (se è così, Ludovico Ariosto, vissuto quattro secoli prima, è un antesignano dei moderni telefilm dalle trame multiple, ndr) [...] ha saputo tener in pugno i pubblici di mezzo mondo con trame eccellenti.
Trame eccellenti, come no? Eccola, la trama di un'opera di Puccini: muore.
Poi, di suo, ha creato [...] quelle eroine disperate - in Bohème, Tosca, Butterfly, Turandot - che sono delle divinità rispetto alle smandrappate televisive che intasano l'immaginario da calendario contemporaneo. Volete mettere Mimì con Paris Hilton? Altro fascino, altra poesia...
Porcheddu, senti questa: Leonardo è meglio di Bonvi.
Forse il melodramma oggi si declina al meglio proprio nella letteratura noir. [...] Chissà, magari Puccini si rivolgerebbe a Simenon per avere un nuovo libretto, anziché a Giacosa e Illica.
Ve lo immaginate? L'assassino, accertatosi di non essere visto, si introduce nell'appartamento della vittima. Sta attento a non fare rumore, però canta. La vittima è nel suo letto: dorme, e canta. Viene colpita in pieno petto, e canta.
I vicini chiamano, cantando, la polizia. L'investigatore, cantando, giunge sulla scena del crimine, e la cabaletta si conclude con: Fate veniiiiire la scientiiiiiificaaaaa! Per i rilieeeeeeviiiii!
Sipario, fine atto primo.

(Spoiler: l'investigatore muore.)

(Lo so, la mia nemesi sarà andare da Gerry Scotti e cadere su una domanda di lirica.)

Canzone del giorno: Lucienne Delyle - Mon amant de Saint-Jean.

domenica 21 ottobre 2007

Maupassant e i baci

Su il Padova, la citazione del 18 ottobre è di Guy de Maupassant: un bacio legittimo non vale mai un bacio rubato. Già ai tempi dell'autore di Bel-Ami per un bacio rubato potevi ritenerti fortunato se non ti davano l'ergastolo (anzi, allora c'era pure la ghigliottina)?

sabato 20 ottobre 2007

Manifestazione contro il precariato

Povera Azione futurista: nonostante il suo proclama contro la provvisorietà della vita dei lavoratori, l'incertezza del domani, solo la Fiamma tricolore apprezza la Fontana di Trevi insanguinata - a proposito, visto che i marinettiani si scagliano anche contro la Festa del Cinema, attualmente in corso nella Capitale, l'anilina l'avranno fregata a Cinecittà?

E dire che pure Benedetto XVI, a Pistoia, ha criticato il precariato, poiché non permette ai giovani di costruire una famiglia.

Oggi Rifondazione e Comunisti italiani sono a Roma per manifestare contro l'accordo sullo Stato sociale e, per l'appunto, il lavoro precario. Sebbene sia presente anche la Fiom, non sono previste bandiere sindacali, così come non è prevista la presenza in piazza dei ministri. Al contrario, sono attesi grossi striscioni invocanti l'ascolto degli uomini di Chiesa, e Joseph Ratzinger che canta Rote Flagge.

Canzone del giorno: Babyshambles - Delivery.

domenica 14 ottobre 2007

Paris-Tours, spoilerato!

Ma, dico io...
Ieri sono ad Auronzo da Lorenza, marito, genitori e figli.
Mi viene in mente che questo fine settimana c'è la Paris-Tours, classica d'autunno; ma chi se ne frega, sono ad una fantastica SCLL!
Al ritorno accendo l'autoradio e al gr dicono che Fränk Schleck ha vinto... e non sento il resto, ma è chiaro che si tratta della Paris-Tours. Non mi sorprende, è un tipo da colpi di mano, vedesi Amstel Gold Race 2006.
Oggi devo preparare un articolo di presentazione del Gran Galà Ciclistico di lunedì prossimo, a Conegliano.
Vedo che Alessandro Petacchi è terzo nella classifica del Premio Italia. Cerco un elenco delle vittorie dello spezzino in questa stagione.
Apro la pagina e in fondo trovo scritto Paris-Tours.
Come?
Vado su Cyclingnews che mi conferma la notizia.
E realizzo.
Schleck aveva vinto il Giro dell'Emilia. La Paris-Tours era oggi, e non ieri.
Vabbè, l'anno scorso l'aveva vinta un francese, per cui sarebbe stata di certo più interessante.

(Seguirà resoconto della seconda SCLL di Auronzo :-))

Canzone del giorno: Patrizia Laquidara - Personaggio.

venerdì 12 ottobre 2007

Tgcom francese

Annunciando che Kiefer Sutherland sconterà 48 giorni di carcere (pena patteggiata) per essere stato pescato, per la seconda volta, ubriaco alla guida, il Tgcom mi sa che ha tradotto la notizia da un sito francese: l'articolo chiama 24 ore chrono lo show di cui l'attore è il protagonista e, oltralpe, il titolo è proprio 24 heures chrono.

Canzone del giorno: Vanessa Carlton - Ordinary Day.

sabato 6 ottobre 2007

Pregiudizi: "Leggere" di Corrado Augias

L'autore dei Segreti di Roma ha scritto un nuovo saggio:

Leggere

Ora, a parte attraverso questo post, come posso io, esemplare della specie Homo sapiens, venire a conoscenza di tale lavoro?
  1. vedendolo in libreria. Ma, dal momento che ottobre non è mese di regali, se mi trovo in libreria è molto probabile che io faccia parte di quel 56,5% della popolazione italiana che legge almeno un libro all'anno per motivi non professionali o scolastici (dato Istat, 2006). Dunque, che i libri mi rendono migliore, più allegro e più libero lo so già: che motivo ho di farmelo dire pure da Augias?
  2. da un inserto pubblicitario su un quotidiano. Ma se io sono un lettore di quotidiani, è verosimile che sia anche un lettore di libri, e torniamo al caso a.;
  3. dall'intervista di Fabio Fazio all'autore, a Che tempo che fa di sabato scorso. Qui c'è sicuramente la maggiore probabilità che il messaggio sia stato intercettato da un non lettore, tuttavia trovo difficile che un non lettore si soffermi sulla presentazione di un elogio della lettura ad opera, peraltro, di un giornalista in apparenza alquanto austero. In altre parole, caro Corrado, se speravi di aumentare quel 56,5% (non di vendere, questo lo otterrai senz'altro, v. oltre), non dovevi mettergli la sobria copertina delle Frecce Mondadori, e dovevi farlo presentare a una "professoressa" dell'Eredità!
La prima domanda rivolta all'autore - non mi si accusi di plagio, giuro che non sapevo dell'intervista quando ho avuto questi pensieri! - riguarda proprio il paradosso di cui sopra: "quante copie credi di vendere?"
Augias glielo scioglie snocciolandogli i dati di tiratura: 50 mila copie per la prima edizione, 10 mila per la ristampa.
Ciò non mi sorprende: non si arrabbi chi ha sborsato i 12 €, ma l'unica situazione in cui io potrei farlo è se mi sentissi l'ultimo lettore rimasto sulla Terra e non avessi altra fonte di consolazione di una sana contemplazione del mio ombelico. Sensazione che mi si conferma non essere particolarmente rara - eh, in Italia non si legge più! i giovani sono stregati dalla televisione e dai cellulari!
Fazio sembra far parte di tale schiera: a un Augias che ricorda di quando, adolescente, lesse per la prima volta Guerra e pace, chiede quale adolescente ora lo leggerebbe. Ma Fazio dimentica che uno dei libri più amati dagli adolescenti è Il Signore degli Anelli che conta più di 1200 pagine?

L'intervista prosegue con una digressione sulla lingua madre che si dovrebbe amare come la propria madre e su clamorosi errori di ortografia ("Dio cè e lo visto") che si trovano perfino in tesi di laurea; ora capisco il perché di Leggere: Augias ha dovuto trovare un ripiego resosi conto che le Lezioni semiserie di italiano le aveva già date, con successo, Beppe Severgnini!

Dopo l'ammissione di giovanile taccheggio alla Feltrinelli di Milano - "ma è in prescrizione: sono passati più di 20 anni!" - le ultime battute vertono sul diritto di sfogliare i volumi in libreria, anche per mezz'ora, e di lasciarli lì se non piacciono.
Diritto sacrosanto, ma non vi ronza (e non ronza pure ad Augias) il nome di Daniel Pennac?

Intendiamoci: Corrado Augias è simpaticissimo e io leggo sempre volentieri i suoi articoli ma, senza offesa, stavolta mi sa che si è lasciato cullare dalle derive nostalgiche della mezza età.

Canzone del giorno: R.E.M. - Welcome To The Occupation.

venerdì 5 ottobre 2007

In spiaggia all'alba (6)

Doveva succedere, prima o poi.
Accendere il televisore all'ora di Law & Order e non trovare più il detective Lennie Briscoe.
Pur sapendo che Jerry Orbach ci ha lasciati da quasi tre anni ormai, speravo sempre che mancasse ancora un episodio con lui nella parte del detective anziano. (*)

Così ho fatto con i Librogame di Lupo Solitario: in attesa della pubblicazione (ci sarà mai?) dei quattro capitoli conclusivi della saga creata da Joe Dever, l'ultimo - il n. 28, La vendetta di Sejanoz - resta non letto.

A Joe Fontana (Dennis Farina) prima o poi mi abituerò; per ora ho visto solo il primo episodio in cui compare - il 15.01, Paradigm, e giusto perché ero tornato anzitempo dalla spiaggia causa pioggia! - e sembra simpatico, anche se un po' scorbutico e sicuramente meno ligio alle procedure del suo predecessore.
Il cognome tradisce un'origine italiana, e pare che costui sia stato a lungo nel nostro Paese e parli correntemente la nostra lingua. Che dite, dopo i briscoeggiamenti ci saranno i fontaneggiamenti?

Canzone del giorno: Marcela Morelo - Para toda la vida.

(*) Per la verità a me di episodi con Lennie ne mancano molti: dalla sua prima apparizione (episodio 3.09, Point Of View) fino almeno alla stagione 6, l'ultima con Jill Hennessy nella parte dell'assistente del procuratore Claire Kincaid. Ma questa è un'altra storia.