martedì 26 giugno 2012

Il favoloso mondo di Luciano

Anche se il mistero dei temi ormai è stato svelato, siamo ancora in pieni esami di maturità, giusto? E allora forza, facciamo come la prassi comanda: facciamo cioè finta che l'unica scuola superiore italiana sia il liceo classico.

Sia chiaro: non mi aspetto che qualcosa cambi, negli "speciali maturità" dei quotidiani. Il loro scopo non è informare, ma permettere ai loro autori - per il 90% ex classicisti - e ai loro lettori di rivivere la notte vendittiana. Anzi: la situazione deve rimanere così, ora e sempre. Dio mi scampi da un Piergiorgio Odifreddi opinionista del compito di matematica del liceo scientifico.

Luciano Canfora, che al contrario è immancabile opinionista della versione di latino o di greco, non è mai uscito dalla notte vendittiana. Una decina di giorni prima di dichiarare come la scelta di Aristotele fosse nobile ma troppo difficile, in un breve editoriale sul Corriere immaginava una volgare - e irreale - Italia senza lingue classiche alle scuole superiori.

Rilanciando gli appelli della Association le Latin dans les Littératures Europeénnes in difesa della lingua latina, il filologo pugliese si domanda: chi, tra qualche decennio, saprà decifrare almeno il frontespizio di una cinquecentina o di una secentina o intendere il contenuto di un documento della cancelleria papale, la volta che latino e greco saranno scomparsi dal corso di studi?

Ora, io non so in quale mondo viva l'amico Luciano, ma di certo non è quello in cui vivo io. In quest'ultimo, ogni tanto, si suole visitare le città storiche, con conseguente visione di iscrizioni latine:


Allora: viventibus pietatem, la pietà per i viventi... aspetta, no, pietatem è accusativo, il soggetto dev'essere un'altro. Haec marmora, sì. Questi marmi. Questi marmi... commendant? Questi marmi offrono la pietà dei morti per i viventi... No, questi marmi offrono la pietà dei viventi per i morti. Evvai, la prima frase è fatta! Ora, disce quam larga ad aras suffragia: impara quanto è larga... no, aspetta, è disce quam larga ad aras suffragia procuret animabus Purgatorii iuvandis! Impara quanto... oddio, dov'è il verbo della subordinata? Procuret. Allora: com'era il paradigma? Procuro, procuris... O no, forse è procurro? C***o, ho dimenticato tutto! E prendevo sempre 8!

Canzone del giorno: Grégoire - Ta main.

2 commenti:

  1. Anch'io ho fatto il classico..e anch'io ho dimenticato tutto :)!!!! Grazie per il commento al nostro blog: sì sì, come hai notato seguiamo Once upon a time e ci piace tantissimo!!
    Ti seguiamo!

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  2. mamma mia che tutto nel passato.

    reminiscenze che talvolta riaffiorano!

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