martedì 5 giugno 2012

15 minuti di lettura

 
Ero sceso a Roma dalla mia famiglia, per il ponte del 25 aprile, e avevo cominciato 1984, romanzo che mi ripromettevo di leggere da diversi anni. E leggevo: a casa, la mattina durante la colazione e la sera prima di dormire, sui mezzi e per strada: la prima notte, di ritorno da una cena con amici, mi addormentai sull'autobus notturno, scesi 7 fermate più avanti e dovetti ripercorrere, a piedi, tutta via di Bravetta - già luogo di una passeggiata inattesa, un anno fa - a ritroso. Arrivai al punto in cui Winston e Julia si uniscono a O' Brien, nella Fratellanza.

Tornai in patria dopo una settimana, e ancora sto lì. Solo ieri, al bar dopo la pausa pranzo, esasperato dal vedere il segnalibro sempre alla stessa pagina, mi imposi 15 minuti da dedicare unicamente alla lettura. I protagonisti di 1984 hanno i due minuti dell'odio, io i 15 minuti della lettura.

Finché durerà. I buoni propositi, quest'anno, non sono andati molto a buon fine. All'inizio della Quaresima mi ero ripromesso di alzarmi ogni mattina puntuale alle 7, e di recarmi alla prima Messa del giorno.
Per una settimana, ci riuscii.

Canzone del giorno: Simple Plan - Get Your Heart On!

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