martedì 29 marzo 2011

Perle nella spazzatura

Chi scrive questo blog non è una persona costante, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che ciò comporta. Vagando tra una passione e l'altra ho raccolto - e continuo a raccogliere - molte informazioni, e mi ritrovo così a poter spaziare su molti campi; d'altro canto, su nessuno di essi - probabilmente, compreso il mio ambito lavorativo - posso definirmi veramente esperto.

Il primo post di questo blog fu il rilancio di una dichiarazione di incostanza, scritta sul mio vecchio sito, ora chiuso. L'avevo intitolata Perché non terrò mai un blog. Profetizzavo periodi in cui le parole sarebbero fluite come il denaro nelle mani di Paperon de' Paperoni, e periodi in cui mi si sarebbe dato per disperso. E così fu. Difficile che sbagli una previsione, io.
L'anno di gloria fu il 2007, con 168 post. Rileggo qualcosa, ogni tanto: la sensazione - nulla di strano - è di aver partorito tanta immondizia, tante cose inutili - i resoconti delle mie visioni di sci e ciclismo! - ma anche delle cose interessanti e - posso dirlo - ben scritte. In particolare, le avvertenze per scienziati in erba, ispirato all'ingegner Massimo Brozzi (meglio conosciuto come Orsacchio) del Grande Fratello 7; e la serie In spiaggia all'alba, cronache della mia vacanza al mare, al Circeo, con la mia famiglia.


Vedo, in quegli scritti, l'immagine di una persona fresca, viva: witty, parola che adoro e che non riesco a tradurre in italiano. Mi erano capitate almeno due cose belle: la patente, presa brillantemente a 27 anni con l'entusiasmo di un ragazzino; e la condivisione dell'ultimo Harry Potter con il mio adorato cuginetto - colui che di me, a sua mamma, un giorno disse: Marco è buono, ma ogni tanto è un po' severo!

Tenendo conto che questo, per me, non è un periodo felicissimo - la ricorrente modalità acida ne è una testimonianza - ripensare che, tre anni e mezzo fa, le cose stavano in modo così diverso non mi dà troppo ottimismo; d'altra parte, anche il 2007 ha avuto i suoi momenti neri, e comunque, sempre di me si tratta, no?

Canzone del giorno: Noemi - Vuoto a perdere.

4 commenti:

  1. Io scrivo, perchè amo il rapporto costante con gli altri, considerato che sono in pensione...

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  2. Se uno è troppo costante, io dubito . . . si può essere costanti nello scrivere tutti i gironi, ma non nel "peso" di ogni post . . . si può essere scostanti nello scrivere, ma aver in ogni post un qualcosa da dire . . . ;-)
    Ognuno deve essere se stesso, anche quando ha un blog . . . a me l'hanno ripetuto giusto in questi giorni. :-)
    Vedo blog che sfornano post su post, ma non hanno nemmeno un commento, mai . . . qualcosa vorrà pur dire! :-)
    Come tanti, io leggo vari blog (a volte troppi a scapito delle cose da fare in casa), leggo, dicevo e non sempre riesco a commentare, anche perchè, da qualche anno ho smesso di lasciare quei commenti che dicono solo : "Ho letto il tuo post, molto bello", cerco sempre di lasciare commenti che vogliano dire qualcosa, come in una conversazione vera . . . dove io e, (spero) anche tu siamo arrichiti dalla reciproca conoscenza! :-)
    Un ultimo consiglio, anch'io sto leggendo i mie post più vecchi, sto infatti salvando post e commenti su word (anche se mi hanno detto che c'è un modo per salvare il blog così com'è . . .non sono pratico, non vorrei fare disastri), mi avilisco a leggere certe cose, pensare che adesso non ho più una vita così "movimentata", certi post mi paiono più interessanti di quelli che scrivo adesso, ho perso molti commentatori simpatici (un sacco di gente ha chiuso il blog) . . . poi, penso che così è la vita, si cresc, si cambia, la gente intorno a noi, va e viene . . . si vive! :-)

    Ciao, scappo, che 3 cani aspettano me per la pappa! R

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  3. Sono sempre me stessa e i lettori l'hanno capito.

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  4. E dai, non essere così severo con te stesso! E' bello ogni tanto rileggersi, vero?

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