- Anzitutto: le battutine da fisici, ingegneri e matematici - tipo ma come si è pettinata quella? sembra una gaussiana! oppure questa strada ha una bella derivata seconda! - fanno ridere soltanto fisici, ingegneri e matematici, e neanche i più intelligenti. Ergo, tenetevele per voi il più possibile; se proprio non resistete, fate la cortesia di non riderne da soli;
- quando si è a una festa e gli invitati chiacchierano, scherzano e ballano, ci si unisce alle conversazioni, ai giochi e alle danze. A meno di essere stati appena mollati per un pieVVe dalla eVVe moscia e dai capelli a scodella, o di aver appena strisciato la vostra auto per un errore da principiante (ma questo non ditelo a una donna, o la sicurezza va a farsi benedire), è vietato girare in tondo per il cortile recitando l'Amleto (con una pronuncia schifosa, aggiungo) o le potenze di 2. Se proprio dovete recitare qualcosa, provate con il servizio su Laurent Jalabert del marzo 1995: il successo è assicurato;
- se chi avete di fronte dice di non capire nulla di matematica, a meno che sia uno scolaro - e che vi paghi le ripetizioni - non cercate di convincerlo che la matematica gli è stata insegnata male o che non gli è stato infuso l'amore per essa. Chi dice di non capire nulla di matematica, 9 volte su 10 non vuole capirne, e non escluderei che se ne vanti;
- se la persona di cui al punto precedente porta una quarta di reggiseno - almeno nella mia facoltà i maschi sono più o meno l'80%, e sarà difficile applicare quote rosa alle iscrizioni - ricordate che l'unico coefficiente di dilatazione che conta è quello del vostro organo genitale;
- se la medesima quarta di reggiseno è un'artista - che so, se le paturnie di un gobbo sfigato la fanno godere, o se suona il violino - vi prego, non cercate di impressionarla con frasi tipo la matematica è poesia o la matematica è una sinfonia. La matematica non è arte: la matematica è logica, ragionamento, numeri, formule, assiomi, teoremi... insomma, roba per gente incapace di passionalità (**) ;
- se in treno vi imbattete in un filosofo - tipicamente: un ventenne barbuto dalle unghie dei piedi di colore imprecisato - che, saputo qual è il vostro ramo di studi, parte a discettare con voi del ruolo dello scienziato o dell'etereità delle teorie fisiche, partite dal presupposto che, con ogni probabilità, l'unico fenomeno fisico che costui conosce è lo sbriciolamento dell'hashish. In altre parole: non abbiate pietà.
(*) Matematici e colleghi fisici, so che avete voglia di linciarmi perché vi ho messi - e mi sono io per primo messo - assieme agli ingegneri. Ma chi non frequenta queste facoltà non arriva a queste sottigliezze... e sapete che vi dico? Che fa bene.
(**) Dicendo per una volta una cosa seria, so che quest'ultima affermazione non è vera, così come credo che la matematica non abbia nulla di difficile, o comunque che non si possa apprendere con un minimo di applicazione - come tutte le cose, del resto. Ma che la matematica sia roba per geni, per gente che vive fuori dalla realtà, è un pregiudizio troppo radicato per essere estirpato in un semplice post.
Bellissimo....grasse risate!!!!!
RispondiEliminaDavvero tante volte si creano luoghi comuni per i fissati della matematica o per gli ingegneri...ma tu FAI BENISSIMO a cercare di correggere questi comportamenti anomali!!!!
Quasi quasi mi fai diventare simpatici i matematici, i fisici, anche gli ingegneri(???? quelli proprio non saprei hihihi)
RispondiEliminacmq su un punto credo che tu abbia ragione: se uno la matematica non la capisce, assai assai probabilmente è perchè non la vuole capire
mi ricorda molto le scene di me incaponita su un'equazione o un problema al liceo e il mio papà (prof di matematica alle medie per un buon periodo della sua vita) che tentava di spiegarmi le cose e io mi intestardivo ancora di più perchè non le capivo alla prima botta e se non le capivo mi si chiudeva ancora di più il mio già ristretto cervello e poi vuoi mettere la rabbia di dover ammettere di essere in errore davanti a un genitore e dover cedere alle sue spiegazioni...... ma che il normale rapporto conflittuale che uno ha con i genitori in adolescenza abbia influito sul mio rapporto con le materie scientifiche?????
ho parlato tutto d'un fiato
chiedo venia
poi ti dico grazie per essere passato sul mio blog
e aggiungo due postille che magari non interessano un granchè:
1-mio papà era laureato in economia e commercio
2- io ho portato matematica all'esame di maturità (classica..... ovviamente)
Regole importantissime!
RispondiEliminaCerto, non puoi prendere come esempio Massimo Brozzi!!Anche se a me sta simpatico e fa molta tenerezza..
Bacioni
Ahahah!!!
RispondiEliminaOk, io sono sempre stata una capra in matematica, ma nel caso errò a mente le tue regole! X°D
Ovviamente manca la T davanti ad errò (pare che pure in grammatica io fossi una capra U_U)
RispondiEliminaMa ha del freudiano questa dimenticanza...
Per me la matematica è sempre stata arabo, però non me ne sono mai vantata, anzi. Massimo, per me, è un po' sui generis, però riesce a dare a quella Casa di infoiati una parvenza di casa normale, ma non troppo.
RispondiEliminaComunque le tue regole sono preziosissime e da tenere sempre a memoria. Sempre che, la memoria, appunto, regga..
scusate l'ignoranza: chi è massimo brozzi?
RispondiEliminaBellissimo post! Sto ancora ridendo!!!
RispondiEliminaPersonalmente alle superiori avevo un rapporto altalenante con la matematica, ma alla fine sono sopravvissuta bene (ho fatto lo scientifico p.n.i).
Comunque, da ora in poi, terrò bene a mente le tue regole!!
Buona giornata!