martedì 4 novembre 2008

Assemblea universitaria

Sento l'audio di Studio Aperto che si sta guardando il mio coinquilino; siamo ancora ai pronostici, qualcuno già pregusta la vittoria, ma non si parla d'altro che delle elezioni americane. Anche ieri sera, alla fünfte Lektion del Deutschkurs che seguo da due settimane, la Lehrerin le ha nominate.

Novembre: senza ciclismo e sci, tra Santi (la Toussaint, come la chiamano in Francia) e Avvento, è per me il mese di riflessioni e bilanci, considerato, tra le altre cose, l'avvicinarsi del mio compleanno.

Non riesco ad appassionarmi allo scontro Obama-McCain. Come non riesco a fomentarmi per le proteste contro la riforma universitaria, in atto in queste settimane. Ieri pomeriggio, prima di tornare a lavorare alla mia tesi, sono passato ad un'assemblea in cortiletto al Bo, ma solo per salutare un'amica - che peraltro non c'era. Sono rimasto un quarto d'ora, e ho visto le stesse facce che vedevo alle manifestazioni degli anni scorsi; le stesse borse multicolori delle ragazze, lo stesso fumo, le stesse barbe dei microfonati sciorinanti le disposizioni della Costituzione in materia di apologia di fascismo e ricostruzione del partito fascista, e bestemmie - incomplete, giusto per scongiurare eventuali multe - al nome di Mariastella Gelmini che si barcamena tra CL e Opus Dei.

Facce cui ti viene voglia di mollare tutte le sberle che da piccoli non hanno preso; gente che non ti conosce ma pretende di insegnarti la vita. È possibile che qualcuno veramente li voglia come maestri?

Ma forse sono io ad essere troppo vecchio per capirlo.

Canzone del giorno: Liz Phair - Why Can't I?

1 commento:

  1. Probabilmente, hai un certo fiuto nell'individuare i falsi maestri, perché ne hai di veri.
    :-)

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