giovedì 12 novembre 2009

Checca

Qualche estate fa, ad un aperitivo al Fontanone del Gianicolo con mio cugino e i suoi amici, arrivai con una maglietta lilla, del colore delle parole che state leggendo, pinocchietti neri con laccetti dello stesso colore della maglietta.

In realtà, io non avevo fatto per nulla caso a questo pendant: se ne accorse mio cugino, che per almeno un anno mi rinfacciò la vergogna che provò vedendomi arrivare.

io e Tatiana Guderzo

Quest'autunno lilla e viola non sono di moda solo per le donne: al Gran Gala ciclistico di Conegliano io, con la camicia viola (nella foto sono con la campionessa del mondo di Mendrisio, Tatiana Guderzo), ero in compagnia più o meno della metà dei presenti di sesso maschile.

Non servirebbe a nulla dirlo a mio cugino, secondo il quale solo i gay seguono la moda; per l'omo non sono ammessi abiti di colori diversi dai classici nero, grigio, bruno, blu, celeste e bianco; la borsa va portata rigorosamente in mano e d'estate sono proibite le scarpe aperte; la gestualità deve essere il più possibile contenuta, per non dire che l'uomo deve tendere all'immobilità.

Manco a dirlo, di queste regole non ne rispetto neppure una. Chissà se mi sarebbe bastato rispettarle per superare nel giro di giorni, anziché di anni, la paranoia di apparire gay.

Sapevo che tante di queste regole sono stereotipi, ero (e sono) anche consapevole che mio cugino non è una persona di vedute particolarmente larghe; ciò nonostante, mi sentivo perdente nei suoi confronti. Quando mi disse che alcuni - e non mi volle mai dire chi, anzi, un giorno si lasciò sfuggire un tutti - della sua comitiva gli avevano domandato se fossi gay, ebbi una crisi isterica. Mi sentivo perdente perché lui aveva un lavoro e poteva permettersi certe cose, mentre io a 25 anni ero ancora all'università e non ero per nulla sicuro di finire - dimenticando che lui l'università l'aveva lasciata, per questo aveva cercato lavoro. Mi sentivo perdente perché, nonostante mi piacesse vestirmi di colori diversi e indossare i sandali, non mi sentivo sempre a mio agio; specialmente d'inverno, non potendomi permettere certi capi, mi adattavo a ciò che mi veniva regalato: roba che piaceva solo a mamme e nonne. E, alla fine della fiera, mi sentivo perdente perché lui aveva una relazione sentimentale stabile da diversi anni, e io nemmeno un'avventura. O meglio: ragazze che mi venivano dietro ce n'erano, ma io non mi sentivo desiderato; mi sembrava che costoro scegliessero me perché non trovavano di meglio.

Impiegai anni per superare questo blocco. Ora so come sono fatto, e so anche come sfruttare a mio vantaggio certi aspetti che, un tempo, sentivo come handicap.

Eppure, un anno fa S. mi lasciò perché, a suo dire, non sarei stato in grado di salvarla nel caso in cui si fosse trovata in difficoltà.

Eppure, l'altro giorno, quando una mia amica mi disse di togliere la foto del post Eleganza casalinga perché, a suo dire, ho la faccia da checca, la risposta fu piuttosto scortese.

Verrà mai un giorno dove l'insicurezza sarà solo un ricordo?

Canzone del giorno: Coldplay - The Hardest Part.

5 commenti:

  1. La sicurezza si acquista pian piano con l' esperienza. E' importante che ci accettiamo per quello che siamo senza preoccuparci troppo del giudizio altrui, ma questo si conquista con gli anni. Verrà anche il tuo giorno. Sei molto simpatico. Ciao.

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  2. Caro Marco, l'abbigliamento che a te piace indossare va benissimo in tante circostanze, per esempio d'estate, ci si può sbizzarrire al mare, in vacanza e anche in città quando non si frequentano posti che richiedono un certo rigore. In inverno anche l'uomo segue la moda, è ovvio che sei hai un esame universitario non ti presenti da trasgressivo, ma indossi un abbigliamento serio ( che ti costa, ti alza il voto). Alle ragazze piacciono gli uomini di tendenza, ma apprezzano anche quelli eleganti (un completino tipo giacca e pantalone ci sta bene).La tua faccia è angelica, da bravo ragazzo, vedrai che troverai chi ti apprezzerà e ti farà sentire importante, osserva tanti modelli in televisione alle sfilate, ci sono quelli con la faccia da duri, ma ci sono anche quelli come te. Forse il pinocchietto con i lacci viola non l'avrei indossato, potresti togliere i lacci, è solo buon gusto!
    Buona giornata.
    a presto

    annamaria

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  3. La percezione che gli altri hanno di noi non coincide spesso con quella che noi abbiamo di noi stessi. E' così...è un dato di fatto. Io chiederei a tuo cugino e ai suoi amici perchè sono così ossessionati dall'apparire omosessuali, la risposta, se sincera e consapevole, potrebbe sorprenderti. Io che ti conosco ti dico che non ho mai percepito niente di ciò che ti dicono, per cui non hai motivo di farti queste paranoie. Sul discorso moda avrei però da dire una cosa: queste persone ignorano che la moda è arte, ma non va seguita alla lettera. E' una "traccia", chiamiamola così, che non si deve seguire per forza. Chi segue la moda alla lettera, senza metterci niente di proprio, ha poca personalità e molto bisogno di uniformarsi.

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  4. A me sembri semplicemente molto elegante in questa foto, per il resto concordo con Annamaria.
    Invece, hai mai pensato che forse S. ti ha lasciato semplicemente perchè non ti amasse più perchè eri, era, eravate cambiati? E che motivi di questo semplicemente non ci sono? Secondo me l'80% delle storie finisce, solo per questo.
    Il post su S.Martino era per dire che volevo un post nuovo e visto che l'ultimo era sui defunti...Ma qual è il romanzo che ne parla?
    Sai che ero indecisa poprio tra Madrid e Stoccolma? Madrid rimandata in primavera? Chi lo sa...

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  5. @Censorina: lo so, il problema è che ogni tanto le insicurezze tornano fuori :-)

    @Annamaria: a dire il vero con i pinocchietti (un altro paio, senza laccetti XD) ho fatto un esame; era un 14 luglio, c'erano 40 gradi, sono stato indeciso fino all'ultimo se mettermi i jeans e le scarpe chiuse, ma alla fine non ce l'ho fatta, faceva troppo caldo - e il prof non era uno che faceva problemi ;-)

    @Giuliana: l'ho chiesto a mio cugino, e lui ha risposto che se in comitiva si sparge la voce che tu potresti essere gay, poi nessuna donna ti prenderà sul serio; non serve che tu mi dica che non è vero, lo sapevo già allora, ma non avevo argomenti per replicare, proprio perché, guardando nel concreto, lui ci era riuscito e io no...

    @Lidia: quella di S. era chiaramente una scusa; io ci andrei ancora più pesante e direi che lei non mi ha mai realmente amato, si era innamorata di un'immagine e ha mollato tutto quando ha visto che quell'immagine non corrispondeva alla realtà. Ma puoi capire come, dopo che per anni ti sei sentito dare della femminuccia, sentirti accusare dalla ragazza che ami di non essere abbastanza uomo è un colpo basso. Spero tu riesca ad andare a Madrid in primavera, io ci andrò di sicuro anche fra due estati... noi ci capiamo, vero? ;-)

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