mercoledì 3 maggio 2006

Il governo della "gente comune"

Avrà ragione il professor Luca Ricolfi nel dire che la sinistra è "antipatica" perché soffre di un "complesso di superiorità" che la porta a voler parlare alla "parte migliore del Paese" ?
Del libro parlerò quando l'avrò letto per intero. Nel frattempo, visto che Ricolfi non è il solo che accusa la sinistra di parlare di argomenti che "alla gente comune, quella che lavora e tira quattro paghe per il lesso" non interessano, provo a tracciare un programma per un governo che voglia esaudire le aspettative della suddetta gente. Ecco i punti salienti:
  • abolizione totale delle bocciature a scuola, dei compiti a casa e possibilmente anche delle lezioni in classe;
  • riduzione all'osso delle redazioni dei telegiornali, degli inviati e delle sedi regionali. L'informazione verrà garantita con un notiziario unico di 10 minuti, all'una di notte;
  • modifica della Costituzione con l'aggiunta del seguente articolo: "il possesso dell'ultimo modello di cellulare è un diritto sacro e inviolabile di ogni cittadino." Si provvederà, dunque, all'istituzione di un ufficio apposito in ogni Comune;
  • chiusura delle carceri. L'unica pena in vigore sarà la pena di morte, che verrà comminata o meno agli imputati, in diretta 24 ore su 24 su Mediaset Premium, con lo strumento del televoto. Le esecuzioni saranno annunciate, a turno, da Simona Ventura, Barbara D'Urso e Alessia Marcuzzi e si svolgeranno in prima serata su Canale 5. Il denaro attualmente destinato alle carceri sarà utilizzato per l'acquisto dei diritti televisivi di tutte le partite dei campionati d'Europa e del mondo;
  • riforma del Fondo Unico per lo Spettacolo. Gli unici beneficiari saranno Massimo Boldi, Christian De Sica, Carlo ed Enrico Vanzina, Neri Parenti.

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