venerdì 21 aprile 2006

Mondolibri

Una conversazione di oggi mi ha ricordato una divertente storiella di quasi due anni fa, che tra varie cose ancora non ho mai raccontato per intero.

Ebbene, io per un lustro buono sono stato socio di Euroclub/Mondolibri.
Ero stato "agganciato," in un tardo pomeriggio della primavera del '99, presso porta Altinate, a Padova: l'offerta mi era sembrata buona e così avevo portato a termine l'iscrizione. Ricordo anche il libro che mi fu dato in omaggio, in quell'occasione: Potere esecutivo, di Tom Clancy - più di 1000 pagine, e non ne ho letta ancora manco una!
Dopo un paio di settimane mi giunse a casa Il settimo papiro di Wilbur Smith, che non avevo mai ordinato. La ragazza che mi aveva fatto iscrivere (Marzia, questo era il suo nome) mi aveva semplicemente chiesto quale libro, di un breve elenco, sarei stato più disposto a comprare, e io avevo indicato, per l'appunto, Il settimo papiro. Ma non mi era mai stato detto che ciò valeva come un ordine. (A onor del vero, avevo indicato quel libro perché tutti gli altri, per quello che mi riguarda, erano un po' come gli annali di Volusio per Catullo - ciao Eloisa!) In ogni caso, riuscii a rispedirlo senza costi a mio carico.

Per circa quattro anni tutto filò relativamente liscio - il contratto prevede almeno un acquisto ogni trimestre - ma, a un certo punto, mi resi conto che la tanto sbandierata convenienza esiste solo sulla carta:
  • il catalogo è più o meno sempre quello: se all'inizio appare vasto, ci si accorge presto di quanto sia limitato - e le novità tardano ad arrivare;
  • gli sconti consistenti sono su pochi titoli, e solo per chi è socio da tanti anni: diversi supermercati che vendono libri praticano regolarmente uno sconto del 15%;
  • le copertine sono diverse da quelle dei volumi venduti nelle normali librerie (qui è una questione di gusti più che altro; se all'inizio non me ne importava, più tardi cominciò a darmi fastidio);
  • ma soprattutto, presto quegli stessi titoli escono in edizione tascabile.
Fuori dalle librerie patavine - la Mondadori e la Gregoriana per la precisione - stazionano sempre dei ragazzi incaricati di reclutare nuovi iscritti al club. Un pomeriggio di fine estate, nel 2004, una ragazza mi fermò con la tecnica consueta ("scusa, una domanda per la libreria: ti piace leggere?"); io la fermai subito dicendo che ero già iscritto e che ero intenzionato a disdire, dando come motivazione la presenza delle edizioni tascabili.
La ragazza - con arroganza, e pure fumando - mi rispose - udite udite - che i tascabili sarebbero stati banditi per legge nel giro di un mese per evitare il calo di vendite di libri rilegati.
Vi lascio immaginare la mia faccia e il tentativo, con sforzo veramente impressionante di muscolo facciale, di rimanere serio - anche perché c'era un discreto viavai, e diciamo che non sta bene, di fronte a tanta gente, ridere in faccia al proprio interlocutore - nel replicare "scusa, ti pare che il presidente del Consiglio, che è il proprietario della maggiore casa editrice italiana, farebbe una legge che gli farebbe perdere metà del suo fatturato?"

Risultato: non più tardi di un paio di settimane dopo, mi recai al punto vendita Mondolibri e chiesi la rescissione del contratto. Mi fecero pure storie, perché a quanto pare occorre un anno di anticipo... io mi inventai che sarei andato a vivere in Irlanda, e loro: "ok, se compri due libri ti cancelliamo." Me ne mancavano giusto due per terminare la collezione di J. R. R. Tolkien. Bye bye, my love...

2 commenti:

  1. anche a me è capitato, ma nel mio caso la disdetta si è risolta in modo meno diplomatico, ho cominciato a non pagare più i libri, non me ne hanno più mandati, mi hanno mandato lettere di sollecito e alla fine quella di un avvocato, allora ho pagato e hanno smesso di tormentarmi, poco tempo dopo mi hanno fermato a padova con le solite manfrine, ma dai leggi così tanto, sei il nostro cliente ideale, al che riconosciuto il club gli ho detto:" Guarda, penso proprio che non sia il caso, mi hanno disdetto il contratto con la lettera dell'avvocato" una soddisfazione vedere la faccia dell'adescatore di turno...
    mav

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  2. posso dire la mia:c'è un negozio mondolibri sotto l'ufficio dove lavoro e la ragazza ..un pò invadente ma gentile mi ha spiegato tutto per filo e per segno e io, prima di firmare ho letto bene la cluasola del contrattino.
    allora: hai solo l'obbligo di acquistare 4 libri l'anno,ci sono sempre offerte come i 3x2 o sconti del 70 per cento e regali,finora ho finito due schede(un timbro per ogni 5 euro spesi) e ho scelto un libro che volevo in omaggio...anche costosi,se vuoi recidere il contratto lo fai appena hai comprato i 4 libri che sei obbligato a comprare.
    ogni mese ti arriva il catalogo con la proposta di un libro, se non rispondi ti arriva il libro a casa ma puoi disdire via fax o internet o come me, vado al negozio e disdico.
    se per sbaglio dovesse arrivarmi lo stesso il libro vado nel negozio e semplicemente lo restituisco.tutto ciò che sto dicendo è scritto nel contratto ed è quello che mi era stato detto dalla persona che ci lavora.ho comprato libri per me e i mei amici con grandi sconti e regali e mi trovo benissimo.
    forse questi problemi può affrontarli chi non ha il negozio vicino e magari, via postale, incontra difficoltà...
    a me per il momento tutto ok...

    clau

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