giovedì 22 febbraio 2007

Sogni e realtà

Il secondo di stanotte, il primo e il terzo di ieri notte.
  1. i ragazzi della comitiva con cui ultimamente esco mi prendono in giro cantando in coro, in inglese, le frasi che sono solito dire io nei momenti di sfogo. Mi sveglio di colpo, senza fiato, e ci metto un po' per convincermi che questi sfottò, almeno da parte loro, non ci sono mai stati;
  2. a una bancarella, vedo dei pezzi, in legno, del popolare gioco da tavolo I coloni di Catan. Mi sorprendo perché non ne vedo da anni, e la tipa della bancarella mi dice che tanti sono incuriositi, ma nessuno conosce le regole del gioco, tantomeno lei. Io, che le conosco, mi offro di spiegarlo; non so come, mi ritrovo in una stanza a spiegare il gioco ad un gruppo piuttosto folto. C'è Piero, un amico che vedo quasi ogni settimana, e Silvia, una ragazza di FreeFans. In realtà Silvia non l'ho mai conosciuta dal vivo, e non ho presente nemmeno le foto, ma sono sicuro si tratti di lei. Silvia a un certo punto mi chiede di darle una mano a riempire la brocca d'acqua: per riempirla occorre spostare un recipiente semisferico appeso sotto il rubinetto, che è sempre aperto. Il gioco che spiego io, tuttavia, non è I coloni di Catan; vengono usati i pezzi degli scacchi, tra i quali ne spuntano due nuovi: il bastone e la scarpa (*). Ma mi sveglio prima di sapere come muovono, mannaggia!
  3. sono con altre persone a passeggio: si parla di politica, delle proteste per l'allargamento della base USA a Vicenza. A un certo punto sbuca un commando di soldati americani che comincia a sparare coi mitra in tutte le direzioni. La gente si ostina a non buttarsi a terra, io grido "c***o! c***o! ci stanno sparando addosso! tutti giù!" Mi rendo conto che si tratta di un sogno quando una pallottola mi colpisce in pieno petto e io non sento dolore. Alle volte, quando mi accorgo di sognare, faccio proseguire un po', ma stavolta ho troppa paura.
E dire che non sono nemmeno anti-americano, io - almeno, non credo che non approvare la politica estera di Bush, e di chi l'ha preceduto, significhi essere anti-americano. A differenza di chi, ieri sera, ha voluto fare il duro e puro. Io credo si tratti di un atto dimostrativo, e che Prodi tornerà primo ministro, ma non è possibile avere, come alleati, gente che pretende di fare contemporaneamente il governo e l'opposizione. Che non ha capito che stare al governo significa accettare dei compromessi, che in politica estera - piaccia o no - l'Italia ha una sovranità limitata.
Mi spiace dirlo, visto su che parte del corpo mi sta il Pierferdy; ma a questo punto, tra avere nella maggioranza la "sinistra radicale" e l'UDC, scelgo la seconda opzione.

(*) Nell'episodio andato in onda ieri sera di Law & Order - il 13.19, Seer - l'arma del delitto è una sbarra di ferro a forma di bastone da passeggio, e una delle prove trovate sulla scena del crimine è l'impronta di una scarpa.

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