Prima del ciclismo, un'altra delle mie fissazioni di adolescente era la musica classica (*) : in prima media, il prof di educazione musicale - impossibile dimenticare il nome: Vendramino Vendrame - ci fece sentire l'ouverture del Barbiere di Siviglia, e fu colpo di fulmine.
Da quel giorno cominciai a spulciare tutta la collezione di 33 giri dei miei, e appuntamento fisso, fintanto che ci fu, era Stereodueclassic, in onda a ora di cena su Raistereo2: tra le altre cose, mi piaceva così tanto la sigla che scrissi alla redazione del programma per sapere il titolo, e una sera a casa squillò il telefono: "Pronto, è la Rai: c'è Marco?" Mi aveva chiamato il presentatore in persona, Lorenzo Macrì, per dirmi che si trattava della prima sinfonia di William Boyce!
Complici questo e altri simili episodi, ma soprattutto la mia indomita curiosità e la mia innata ostilità ai "grandi nomi" , quando arrivava il compleanno, o Natale, o l'onomastico... e mi facevo regalare un cd, spesso e volentieri si trattava di un autore "minore" : ne scoprii a decine in questo modo, specie dei periodi barocco e classico - avessi studiato musica, molto probabilmente avrei scelto il clavicembalo - non mi avrebbero mai preso troppo, al contrario, i romantici e soprattutto l'opera lirica, oggetto del mio più cattivo sarcasmo!
Oggi non ascolto più tanta musica classica come allora, e ogni tanto la memoria fa cilecca, ma quando durante un film in costume riconosco un brano, la soddisfazione è la stessa di allora e chi è al cinema con me se ne accorge subito! Tanto per citarne uno: il Rondeau dalla suite Abdelazer di Henry Purcell, una delle danze dell'ultimo Orgoglio e pregiudizio - nonché il tema che Benjamin Britten ha sviluppato per la sua Guida del giovane all'orchestra.
L'ultimo disco l'ho comprato la settimana scorsa, ed è uno di quelli che mi hanno dato più soddisfazioni.
Dev'essere dodici anni fa che registrai uno dei programmi di musica classica che, ancora oggi, vengono quotidianamente trasmessi da Radiotre. Un brano mi piacque tanto, ma avevo fatto partire in ritardo il registratore e mi ero perso le prime battute; come se non bastasse, al termine, quando lo speaker ripeté titolo e autore, afferrai il primo ma non il secondo - e avevo fermato la cassetta.
Allora Internet non sapevo manco cosa fosse, e non pensai nemmeno di chiedere a qualche mio amico appassionato: conoscevo più compositori io di studenti di conservatorio, fate voi. Quello per me sarebbe stato l'ottetto in mi bemolle maggiore e basta: anonimo.
Nel 2003, quando anch'io sarei stato armato di modem, stavo riordinando le mie cassette e mi ricapitò quella con l'ottetto: così, come dire "facciamo una prova," digitai su Google octet E flat major. In fondo di trii ce ne sono tanti, di quartetti pure, ma gli ottetti non saranno così numerosi, no?
Scorrendo i risultati della ricerca esclusi a priori i musicisti famosi o quelli che comunque io conoscevo bene: fosse stato uno di loro, avrei riconosciuto il nome fin dall'inizio; a un certo punto lessi di un certo Johann Nepomuk Hummel.
A quel tempo il sito http://www.classicalarchives.com non richiedeva alcuna registrazione: in quell'immensa collezione c'era anche il midi dell'Ottetto-Partita in mi bemolle maggiore del compositore di Preßburg e SIIIII!!!! è proprio quello!!!
Avrei impiegato altri tre anni e mezzo prima di decidermi a ordinare l'unico cd che, almeno per quanto ne so, contiene questo pezzo - allora non sapevo che esistessero le carte di credito prepagate - ma meglio tardi che mai, no?
(*) Di fatto, la passione per il ciclismo sarebbe esplosa a distanza di quattro anni, in seconda liceo, sulla spinta della mia ignoranza in fatto di "argomenti giovanili" .
Mmm...io non ne so niente di musica classica,purtroppo -_-
RispondiEliminaE' tanto che dico di cominciare e poi non lo faccio mai...probabilmente però partirei dai compositori famosi.Ad esempio so che c'è la Messa da Requiem di Verdi che mi piace...ora che mi ci hai fatto pensare la cerco su Lime Wire,vediamo che viene fuori ;)
Bè,comunque complimenti per la tua "cultura"!
Baci
Tati