Ieri il Corriere riprendeva un servizio della trasmissione inglese The Clothes Show che indicava cosa è assolutamente out in spiaggia - e alcuni consigli direi che sono validi anche in città, viste le temperature che già adesso abbiamo.
Per noi maschietti pare siano sconsigliati gli slip da bagno, come quello di Grant Hackett (ma io posso: dell'attuale detentore del record dei 1500 stile libero una dozzina d'anni fa ero collega, ghgh), i gioielli d'oro e le magliette da calcio.
Ma, dico io, c'è bisogno di un'inchiesta per convincerci a non indossare i sandali con i calzini?
Canzone del giorno: Nada Surf - Blizzard Of '77.
martedì 29 maggio 2007
domenica 27 maggio 2007
Giovani, Pentecoste e le Tre Cime di Lavaredo
Alla fine non sono andato a vedere la tappa dal vivo, ahimè; sarei andato da Lorenza, ma pioveva e lei mi mandò un messaggio stamattina per dirmi che non si sarebbe mossa. Ed è un peccato, perché la frazione di oggi è stata - detesto quest'espressione, ma ammetto che è efficace - d'altri tempi.
Lanciato dal suo esperto compagno di squadra Leonardo Piepoli, il ventitreenne Riccardo Riccò, all'attacco sul San Pellegrino, a 99 km (e altre tre salite) dal traguardo, entra di diritto nel gotha degli scalatori.
E per quello che riguarda la classifica generale, anche se Danilo Di Luca rimane l'uomo da battere, la lotta è più che mai nel vivo. A quasi 34 anni, dopo una vita da gregario, Eddy Mazzoleni si scopre fenomeno: per qualche chilometro è perfino maglia rosa virtuale, e alla fine è secondo, a 1' 51" dal leader. E al terzo posto, uno che fenomeno sembra già esserlo: Andy Schleck, lussemburghese, fratello minore di Frank, vincitore sull'Alpe d'Huez l'anno scorso.
Ma io sono giovane?
No, me lo chiedo perché sto cominciando seriamente a sentirmi fuori posto, in certi momenti. Già due anni fa, quando a Milano, con la mia amica Viviana, subito dopo l'arrivo del Giro andammo in piazza Duomo al Cornetto Free Music Festival a sentire Francesco Renga, Avril Lavigne e i Black Eyed Peas; o quando vedo, affissi fuori dai negozi, gli annunci cercasi commessa/o max 23 anni; o quando vedo in tv - ma è molto raro, sono fedele alla Scientifica di Las Vegas io! - l'odiosissima Beatrice Borromeo, elevata da Santoro al rango di esponente della crema delle nuove generazioni. Oppure oggi, leggendo sul Sole-24 Ore a proposito del convegno, a Bagnaia (SI), dell'Osservatorio Giovani-Editori, in cui i direttori dei quotidiani hanno dichiarato di voler conquistare sempre più il popolo degli under 24.
E, un po', anche ieri sera, alla veglia di Pentecoste, appuntamento tradizionalmente dedicato ai giovani.
Chi mi conosce - di persona, o da questo blog - sa quanto io sia affezionato a tale cerimonia. Dalla prima volta, ormai undici anni fa, il Veni Sancte Spiritus di Taizé - quando non venga la malaugurata idea di sceglierne un altro - è sempre un brivido ininterrotto, non so che farci - né voglio che sia diversamente.
Quella di ieri è stata l'ultima presieduta da mons. Giuseppe Zenti, e mi dispiace assai, visto che quando non si prepara i discorsi, il nostro vescovo sa dove andare a colpire - e ieri ce ne ha dato prova.
A proposito del tema della cittadinanza - la Lettura era l'episodio della torre di Babele - come "testimoni" sono venuti due focolarini; all'accenno a una manifestazione che il 12 maggio ha visto coinvolte le associazioni religiose mi è venuto un colpo... falso allarme: non avrebbero parlato del Family Day, ma dell'incontro Insieme per l'Europa a Stoccarda.
Di sicuro l'intervento che mi ha colpito di più è stato quello di mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo a proposito della tradizione. La tradizione, afferma il vescovo di Nazareth (originario di San Polo di Piave), non è il voler conservare cose antiquate, ma l'esatto opposto: è il non essere schiavi della parola scritta, bensì portare (tradere... che si legge tràdere, e non tradère, eccellenza!) una testimonianza di vita, adattando la Parola di Dio ad ogni circostanza.
Forse lo slide-show sulla famiglia si poteva evitare, ma non riesco proprio a parlare di buonismo in casi come questo. Perché anche io, un giorno, vorrò tenere mio figlio in braccio.
Canzone del giorno: Ambulance LTD - Anecdote.
P.S. Chiedo scusa per lo stile sconclusionato dell'ultima parte. Esprimere sentimenti per iscritto non è il mio forte, ma voi mi volete bene lo stesso, vero? Buona Pentecoste (retroattiva) a tutti :-)
Lanciato dal suo esperto compagno di squadra Leonardo Piepoli, il ventitreenne Riccardo Riccò, all'attacco sul San Pellegrino, a 99 km (e altre tre salite) dal traguardo, entra di diritto nel gotha degli scalatori.
E per quello che riguarda la classifica generale, anche se Danilo Di Luca rimane l'uomo da battere, la lotta è più che mai nel vivo. A quasi 34 anni, dopo una vita da gregario, Eddy Mazzoleni si scopre fenomeno: per qualche chilometro è perfino maglia rosa virtuale, e alla fine è secondo, a 1' 51" dal leader. E al terzo posto, uno che fenomeno sembra già esserlo: Andy Schleck, lussemburghese, fratello minore di Frank, vincitore sull'Alpe d'Huez l'anno scorso.
Ma io sono giovane?
No, me lo chiedo perché sto cominciando seriamente a sentirmi fuori posto, in certi momenti. Già due anni fa, quando a Milano, con la mia amica Viviana, subito dopo l'arrivo del Giro andammo in piazza Duomo al Cornetto Free Music Festival a sentire Francesco Renga, Avril Lavigne e i Black Eyed Peas; o quando vedo, affissi fuori dai negozi, gli annunci cercasi commessa/o max 23 anni; o quando vedo in tv - ma è molto raro, sono fedele alla Scientifica di Las Vegas io! - l'odiosissima Beatrice Borromeo, elevata da Santoro al rango di esponente della crema delle nuove generazioni. Oppure oggi, leggendo sul Sole-24 Ore a proposito del convegno, a Bagnaia (SI), dell'Osservatorio Giovani-Editori, in cui i direttori dei quotidiani hanno dichiarato di voler conquistare sempre più il popolo degli under 24.
E, un po', anche ieri sera, alla veglia di Pentecoste, appuntamento tradizionalmente dedicato ai giovani.
Chi mi conosce - di persona, o da questo blog - sa quanto io sia affezionato a tale cerimonia. Dalla prima volta, ormai undici anni fa, il Veni Sancte Spiritus di Taizé - quando non venga la malaugurata idea di sceglierne un altro - è sempre un brivido ininterrotto, non so che farci - né voglio che sia diversamente.
Quella di ieri è stata l'ultima presieduta da mons. Giuseppe Zenti, e mi dispiace assai, visto che quando non si prepara i discorsi, il nostro vescovo sa dove andare a colpire - e ieri ce ne ha dato prova.
A proposito del tema della cittadinanza - la Lettura era l'episodio della torre di Babele - come "testimoni" sono venuti due focolarini; all'accenno a una manifestazione che il 12 maggio ha visto coinvolte le associazioni religiose mi è venuto un colpo... falso allarme: non avrebbero parlato del Family Day, ma dell'incontro Insieme per l'Europa a Stoccarda.
Di sicuro l'intervento che mi ha colpito di più è stato quello di mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo a proposito della tradizione. La tradizione, afferma il vescovo di Nazareth (originario di San Polo di Piave), non è il voler conservare cose antiquate, ma l'esatto opposto: è il non essere schiavi della parola scritta, bensì portare (tradere... che si legge tràdere, e non tradère, eccellenza!) una testimonianza di vita, adattando la Parola di Dio ad ogni circostanza.
Forse lo slide-show sulla famiglia si poteva evitare, ma non riesco proprio a parlare di buonismo in casi come questo. Perché anche io, un giorno, vorrò tenere mio figlio in braccio.
Canzone del giorno: Ambulance LTD - Anecdote.
P.S. Chiedo scusa per lo stile sconclusionato dell'ultima parte. Esprimere sentimenti per iscritto non è il mio forte, ma voi mi volete bene lo stesso, vero? Buona Pentecoste (retroattiva) a tutti :-)
sabato 26 maggio 2007
Cantù-Bergamo
Ma può una tappa che ha l'arrivo posto sul traguardo del Giro di Lombardia, con annessa salita di Bergamo alta - e, prima, con due GPM di 2000 e 1000 m di altitudine - essere considerata una frazione per velocisti?
Stefano Garzelli ha beffato Gilberto Simoni negli ultimi cento metri, dopo che il trentino aveva attaccato fortissimo all'uscita da Porta Garibaldi, lasciando sul posto persino il favoritissimo Paolo Bettini, che sarebbe giunto terzo.
Il Gibo, dopo la crisi di ieri, ha guadagnato così 38" sulla maglia rosa: se quanto visto oggi si replicherà domani, nelle giuste proporzioni, salirò in Cadore anche con la pioggia battente! Le previsioni non sono proprio ottime; ok che c'è la siccità, ma si può aspettare un giorno, no?
Canzone del giorno: The Velvet Underground & Nico - Venus In Furs.
Stefano Garzelli ha beffato Gilberto Simoni negli ultimi cento metri, dopo che il trentino aveva attaccato fortissimo all'uscita da Porta Garibaldi, lasciando sul posto persino il favoritissimo Paolo Bettini, che sarebbe giunto terzo.
Il Gibo, dopo la crisi di ieri, ha guadagnato così 38" sulla maglia rosa: se quanto visto oggi si replicherà domani, nelle giuste proporzioni, salirò in Cadore anche con la pioggia battente! Le previsioni non sono proprio ottime; ok che c'è la siccità, ma si può aspettare un giorno, no?
Canzone del giorno: The Velvet Underground & Nico - Venus In Furs.
venerdì 25 maggio 2007
Biella-Oropa
Il santuario di Oropa è situato a circa 1150 m s. l. m., e io lo ricordo soprattutto per il Giro del '93; lì si concluse la penultima tappa: vinse Massimo Ghirotto, ma soprattutto Piotr Ugrumov rischiò di rovinare la festa a Miguel Indurain, che mantenne la maglia per poco meno di un minuto.
Sei anni dopo la corsa rosa rifece tappa al santuario: vinse Marco Pantani, nel famigerato Giro in cui era il signore indiscusso, che si concluse (per lui) a Madonna di Campiglio, di fronte all'impietoso valore dell'ematocrito.
Oggi i 12,5 km che separano Biella da quello che di recente l'Unesco ha dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità sono percorsi in una cronoscalata. Leonardo Piepoli, già vincitore tre giorni fa presso un altro luogo di culto, Nostra Signora della Guardia, non è di certo uno specialista delle cronometro, ma soprattutto negli ultimi chilometri è un fulmine di guerra. È più veloce di tutti gli uomini di classifica. Speravo di vedere un Damiano Cunego pimpante, come al Tour dell'anno scorso, quando impedì allo specialista Markus Fothen di soffiargli la maglia di miglior giovane, ma sarà per un'altra volta. Danilo Di Luca, maglia rosa, all'intermedio ha qualche secondo di vantaggio sul pugliese della Saunier Duval-Prodir; vuole ipotecare il Giro già oggi.
Marzio Bruseghin, in quanto secondo in classifica, è partito appena prima dell'abruzzese. Non spero più in un piazzamento, per il mio quasi-compaesano: ne ha già tanti. Un corridore del genere deve conquistare un successo importante - il titolo nazionale della cronometro non lo considero nemmeno: gli permetterà pure di indossare il tricolore nelle prove contro il tempo, ma è pur sempre una corsa cui partecipano una decina di atleti al massimo.
Sbuca all'ultima curva appena dopo l'arrivo di David Arroyo... ed è primo! Per un secondo è primo!
Ma manca ancora Di Luca. È ai 600 metri. Ha poco più di un minuto di tempo per conquistare la sua quarta tappa in questo Giro. Mi pare impossibile che non ce la faccia; un altro secondo posto per Marzio... 500, 450, 400... e il tempo passa. Ai 100 gli restano 10 secondi. Ti prego ti prego ti prego vai più lento di Asafa Powell... sìììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Canzone del giorno: Tool - H.
Sei anni dopo la corsa rosa rifece tappa al santuario: vinse Marco Pantani, nel famigerato Giro in cui era il signore indiscusso, che si concluse (per lui) a Madonna di Campiglio, di fronte all'impietoso valore dell'ematocrito.
Oggi i 12,5 km che separano Biella da quello che di recente l'Unesco ha dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità sono percorsi in una cronoscalata. Leonardo Piepoli, già vincitore tre giorni fa presso un altro luogo di culto, Nostra Signora della Guardia, non è di certo uno specialista delle cronometro, ma soprattutto negli ultimi chilometri è un fulmine di guerra. È più veloce di tutti gli uomini di classifica. Speravo di vedere un Damiano Cunego pimpante, come al Tour dell'anno scorso, quando impedì allo specialista Markus Fothen di soffiargli la maglia di miglior giovane, ma sarà per un'altra volta. Danilo Di Luca, maglia rosa, all'intermedio ha qualche secondo di vantaggio sul pugliese della Saunier Duval-Prodir; vuole ipotecare il Giro già oggi.
Marzio Bruseghin, in quanto secondo in classifica, è partito appena prima dell'abruzzese. Non spero più in un piazzamento, per il mio quasi-compaesano: ne ha già tanti. Un corridore del genere deve conquistare un successo importante - il titolo nazionale della cronometro non lo considero nemmeno: gli permetterà pure di indossare il tricolore nelle prove contro il tempo, ma è pur sempre una corsa cui partecipano una decina di atleti al massimo.
Sbuca all'ultima curva appena dopo l'arrivo di David Arroyo... ed è primo! Per un secondo è primo!
Ma manca ancora Di Luca. È ai 600 metri. Ha poco più di un minuto di tempo per conquistare la sua quarta tappa in questo Giro. Mi pare impossibile che non ce la faccia; un altro secondo posto per Marzio... 500, 450, 400... e il tempo passa. Ai 100 gli restano 10 secondi. Ti prego ti prego ti prego vai più lento di Asafa Powell... sìììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Canzone del giorno: Tool - H.
giovedì 24 maggio 2007
Ponte tibetano
Qualche giorno fa un servizio del Tg5 illustrò una nuova moda: corsi di sopravvivenza per mantenersi in forma. E le prime immagini mostravano una ragazza che affrontava un ponte tibetano. Ma ancora co' 'sto ponte tibetano? Porca miseria, quanti ce ne saranno al mondo di 'sti ponti tibetani? (Sette, otto?) Allora: io vivo a Milano, ho gli uffici a Ginevra, la mia famiglia abita a Parigi; ditemi perché c***o dovrei incontrare un ponte tibetano!
Canzone del giorno: Belle & Sebastian - Funny Little Frog.
Canzone del giorno: Belle & Sebastian - Funny Little Frog.
lunedì 21 maggio 2007
Kate va a fare la spesa
Ma chi l'avrebbe mai detto che la dolce Sara Thomas di Serendipity, quella che non vuole dare il suo indirizzo a Jonathan Trager (John Cusack) perché convinta che, se davvero sono anime gemelle, il destino li riunirà, a letto è più insaziabile di Darren Hayes?
Il Tgcom - che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo - oggi ci informa che Kate Beckinsale è in crisi d'astinenza, a causa degli eccessivi impegni del marito Len Wiseman (nomen omen); e l'articolo si chiude con:
Canzone del giorno: (per l'appunto) Billy More - Up & Down.
Il Tgcom - che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo - oggi ci informa che Kate Beckinsale è in crisi d'astinenza, a causa degli eccessivi impegni del marito Len Wiseman (nomen omen); e l'articolo si chiude con:
Bisognerà solo vedere se il marito accetterà il richiamo all'ordine. Ma con i molti corteggiatori, Kate non dovrebbe avere problemi a farsi obbedire. Perché se l'appetito è troppo e il frigo è vuoto Kate potrebbe andare a fare la spesa altrove.Kate, mia deliziosa Kate, hai mai pensato di fare la spesa all'Ipercity di Albignasego?
Canzone del giorno: (per l'appunto) Billy More - Up & Down.
domenica 20 maggio 2007
Camicie verdi sgualcite
Mi capita spesso di incontrare, in centro a Vittorio Veneto, il mio ex insegnante di educazione fisica - a tutte le unità responsive: schieramento a doppio intervallo e mobilizzazione del cingolo pelvico e scapolo-omerale! fasol! ti si solo capace di mangiar pastasciutta! tra voi c'è troppa rilassatezza, troppo pressappochismo! voi ragazzi guardate solo programmi tin-tun-tin-tun! c'è nessuno che guarda Quartz? - e stamattina lo incontro al gazebo della Lega Nord, dove si fa propaganda per il federalismo fiscale.
Non perdendo mai un'occasione per prendere in giro la mia geekosità, il prof, da diversi anni in pensione, appena mi vede si rivolge agli altri signori che sono lì con lui: "chiedete al linguista!"
E a me: "Buongiorno, dottore! Posso chiamarla dottore?" (Fa sempre così quando mi saluta.)
"Se la risposta la sa, perché me la fa ogni volta?"
Mi mostra il volantino che uno dei militanti gli ha appena dato, chiedendomi cosa capisco.
"Che nella proposta della Lega c'è che le tasse vadano per il 20% allo Stato e per l'80% alla regione," rispondo, dopo averlo rapidamente letto.
"Vedete che lui è scaltro?"
Mi si avvicina uno degli altri - l'ho già visto, ma non so chi sia - e mi chiede: "Ma da come è scritto non sembra che ora lo Stato prenda il 20%?" (*)
"In effetti, messo così, può sembrare..."
"Insomma, lo Stato prende il 20%?" torna ad incalzarmi il professore.
"Non è scritto qui!"
"Come no? C'è scritto che prende il 20%! Chi era il tuo insegnante di italiano?"
"Il professor Piccoli!"
"Bene: andrò a dirgli che ha fallito con te!"
"Eh, sapesse quanto successo ha avuto lei a insegnarmi educazione fisica..."
"Eh? Lazzarone che non sei altro!"
"Ma l'ho avuta solo due anni, non c'era tempo per completare il lavoro!"
A questo punto Calderoli mi ringrazi: se questa sua campagna andrà a buon fine, sarà anche merito mio.
Canzone del giorno: The Coral - Bill McCai.
(*) Sul volantino è scritto, in grande, con la nostra proposta di legge... e almeno tre righe più sotto allo Stato va il 20% delle entrate fiscali del Veneto. Un condizionale sarebbe più efficace.
Non perdendo mai un'occasione per prendere in giro la mia geekosità, il prof, da diversi anni in pensione, appena mi vede si rivolge agli altri signori che sono lì con lui: "chiedete al linguista!"
E a me: "Buongiorno, dottore! Posso chiamarla dottore?" (Fa sempre così quando mi saluta.)
"Se la risposta la sa, perché me la fa ogni volta?"
Mi mostra il volantino che uno dei militanti gli ha appena dato, chiedendomi cosa capisco.
"Che nella proposta della Lega c'è che le tasse vadano per il 20% allo Stato e per l'80% alla regione," rispondo, dopo averlo rapidamente letto.
"Vedete che lui è scaltro?"
Mi si avvicina uno degli altri - l'ho già visto, ma non so chi sia - e mi chiede: "Ma da come è scritto non sembra che ora lo Stato prenda il 20%?" (*)
"In effetti, messo così, può sembrare..."
"Insomma, lo Stato prende il 20%?" torna ad incalzarmi il professore.
"Non è scritto qui!"
"Come no? C'è scritto che prende il 20%! Chi era il tuo insegnante di italiano?"
"Il professor Piccoli!"
"Bene: andrò a dirgli che ha fallito con te!"
"Eh, sapesse quanto successo ha avuto lei a insegnarmi educazione fisica..."
"Eh? Lazzarone che non sei altro!"
"Ma l'ho avuta solo due anni, non c'era tempo per completare il lavoro!"
A questo punto Calderoli mi ringrazi: se questa sua campagna andrà a buon fine, sarà anche merito mio.
Canzone del giorno: The Coral - Bill McCai.
(*) Sul volantino è scritto, in grande, con la nostra proposta di legge... e almeno tre righe più sotto allo Stato va il 20% delle entrate fiscali del Veneto. Un condizionale sarebbe più efficace.
venerdì 18 maggio 2007
Teano-Frascati
Bulbarelli: "Quante possibilità hanno Bernucci e Sella (in fuga sull'ultima salita, a 17 km dal traguardo, con una decina di secondi di vantaggio sul gruppo, ndr)?"
Cassani: "Zero."
Bulbarelli: "Zero?"
Cassani: "Zero!"
Cassani: "Zero."
Bulbarelli: "Zero?"
Cassani: "Zero!"
martedì 15 maggio 2007
Trigger the car!
From green to red (traffic lights) our days pass by, waiting for a (street) sign to tell us why!
domenica 13 maggio 2007
Berluskozy (2)
«La République virtuelle c'est celle qui fait de l'élève l'égal du maître. La République réelle, à laquelle je crois, c'est celle qui veut une école de l'autorité et du respect, où l'élève se lève quand le professeur entre, où les filles ne portent pas le voile, où les garçons ne gardent pas leur casquette en classe.
La République virtuelle c'est celle qui veut donner un diplôme à tout le monde, en abaissant le niveau des examens. La République réelle c'est celle qui veut donner une formation à chacun, celle qui n'a peur ni de l'orientation, ni de la sélection, ni de l'élitisme républicain qui est la condition de la promotion sociale. C'est l'école de l'excellence pas l'école du nivellement et de l'égalitarisme.» (*) (Nicolas Sarkozy, congresso dell'UMP, 14 gennaio 2007)
«La sinistra, e in particolare quella massimalista, propone di rendere uguali il figlio del professionista e il figlio dell'operaio. Vuole togliere al ceto medio e dare alla classe operaia.» (Che pretese! ndr) (Silvio Berlusconi, confronto televisivo pre-elettorale, 3 aprile 2006)
Canzone del giorno: Liane Foly - On a tous le droit.
(*) Traduzione: «La Repubblica virtuale è quella che fa dell'allievo il pari del maestro. La Repubblica reale, alla quale io credo, è quella che vuole una scuola dell'autorità e del rispetto, dove l'allievo si alza quando il professore entra, dove le ragazze non portano il velo, dove i ragazzi non tengono il berrettino in classe.
La Repubblica virtuale è quella che vuole dare un diploma a tutti, abbassando il livello degli esami. La Repubblica reale è quella che vuole dare una formazione a ciascuno, quella che non ha paura né dell'orientamento, né della selezione, né dell'elitarismo repubblicano che è la condizione della promozione sociale. È la scuola dell'eccellenza, non la scuola del livellamento e dell'egualitarismo.»
La République virtuelle c'est celle qui veut donner un diplôme à tout le monde, en abaissant le niveau des examens. La République réelle c'est celle qui veut donner une formation à chacun, celle qui n'a peur ni de l'orientation, ni de la sélection, ni de l'élitisme républicain qui est la condition de la promotion sociale. C'est l'école de l'excellence pas l'école du nivellement et de l'égalitarisme.» (*) (Nicolas Sarkozy, congresso dell'UMP, 14 gennaio 2007)
«La sinistra, e in particolare quella massimalista, propone di rendere uguali il figlio del professionista e il figlio dell'operaio. Vuole togliere al ceto medio e dare alla classe operaia.» (Che pretese! ndr) (Silvio Berlusconi, confronto televisivo pre-elettorale, 3 aprile 2006)
Canzone del giorno: Liane Foly - On a tous le droit.
(*) Traduzione: «La Repubblica virtuale è quella che fa dell'allievo il pari del maestro. La Repubblica reale, alla quale io credo, è quella che vuole una scuola dell'autorità e del rispetto, dove l'allievo si alza quando il professore entra, dove le ragazze non portano il velo, dove i ragazzi non tengono il berrettino in classe.
La Repubblica virtuale è quella che vuole dare un diploma a tutti, abbassando il livello degli esami. La Repubblica reale è quella che vuole dare una formazione a ciascuno, quella che non ha paura né dell'orientamento, né della selezione, né dell'elitarismo repubblicano che è la condizione della promozione sociale. È la scuola dell'eccellenza, non la scuola del livellamento e dell'egualitarismo.»
martedì 8 maggio 2007
Berluskozy
«Sarkozy ha visto Berlusconi come modello. Le sue idee sono le mie.» (Silvio Berlusconi, Monza, 8 maggio 2007)
«Au milieu de la débâcle, [Georges Mandel] est l'un de ceux qui plaident pour la Résistance. Il est arrêté. Le 7 juillet 1944, des miliciens le tirent de sa prison et le font monter dans une voiture. Arrivé dans la forêt de Fontainebleau ils l’abattent d'une rafale de mitraillette. [...] Ce jour-là, la France s'appelle Claude Mandel. Elle a 14 ans, son père vient d'être assassiné non par l'occupant mais par des Français ennemis de la France.» (*) (Nicolas Sarkozy, congresso dell'UMP, 14 gennaio 2007)
«Il regime del duce non fu feroce come quello iracheno. Quella italiana era una dittatura molto più... benigna. Sì, Mussolini non ha mai ammazzato nessuno, Mussolini mandava la gente a fare vacanza al confino.» (Silvio Berlusconi, intervista a The Spectator, 11 settembre 2003)
(*) Traduzione: «In piena crisi, Georges Mandel è uno di coloro che perorano la causa della Resistenza. È arrestato. Il 7 luglio 1944, dei miliziani lo conducono fuori dalla prigione e lo fanno salire su un'automobile. Arrivato nella foresta di Fontainebleau, lo abbattono con una raffica di mitra. Quel giorno, la Francia si chiama Claude Mandel. Ha 14 anni, suo padre è appena stato assassinato non dall'invasore, ma da dei francesi nemici della Francia.»
«Au milieu de la débâcle, [Georges Mandel] est l'un de ceux qui plaident pour la Résistance. Il est arrêté. Le 7 juillet 1944, des miliciens le tirent de sa prison et le font monter dans une voiture. Arrivé dans la forêt de Fontainebleau ils l’abattent d'une rafale de mitraillette. [...] Ce jour-là, la France s'appelle Claude Mandel. Elle a 14 ans, son père vient d'être assassiné non par l'occupant mais par des Français ennemis de la France.» (*) (Nicolas Sarkozy, congresso dell'UMP, 14 gennaio 2007)
«Il regime del duce non fu feroce come quello iracheno. Quella italiana era una dittatura molto più... benigna. Sì, Mussolini non ha mai ammazzato nessuno, Mussolini mandava la gente a fare vacanza al confino.» (Silvio Berlusconi, intervista a The Spectator, 11 settembre 2003)
(*) Traduzione: «In piena crisi, Georges Mandel è uno di coloro che perorano la causa della Resistenza. È arrestato. Il 7 luglio 1944, dei miliziani lo conducono fuori dalla prigione e lo fanno salire su un'automobile. Arrivato nella foresta di Fontainebleau, lo abbattono con una raffica di mitra. Quel giorno, la Francia si chiama Claude Mandel. Ha 14 anni, suo padre è appena stato assassinato non dall'invasore, ma da dei francesi nemici della Francia.»
lunedì 7 maggio 2007
Un cliffhanger a lezione (Li ho comprati su eBay!, 2ª puntata)
Ho detto che uno dei responsabili del mio approdo su eBay è il mio professore di inglese del liceo.
Si parla sempre di letture. Ero in seconda: l'anno precedente, nonostante il cambio di scuola - e di insegnante di italiano - la situazione non era cambiata granché, soprattutto perché la parte del leone la facevano autori come Vittorini e Pavese. In seconda qualcosa cominciò a muoversi: imparai definitivamente ad amare Montale, e soprattutto I promessi sposi - Renzo e Lucia, la mia prima ship! A qualcuno venne l'idea di allestire una recita sul romanzo: la parte del protagonista mi fu assegnata per acclamazione; e sarei stato ben contento che il progetto fosse portato a compimento, visto che Lucia l'avrebbe interpretata la mia compagna di banco per cui avevo una cotta micidiale fin dal primo giorno!
Ma per rimettermi un libro in mano mancava ancora qualcosa, e a ciò pensò il prof di inglese.
Un giorno costui cominciò a farci leggere, in classe, uno di quei libretti di esercitazione alla lettura, graduati per livello di difficoltà (scusate, non riesco a spiegarlo meglio!): K's First Case, di Louis George Alexander, l'autore del popolarissimo manuale New Concept English.
È una storia poliziesca, un mistero della camera chiusa: Sir Michael Gray viene trovato morto nel suo studio, chiuso dall'interno. L'insegnante ci lesse abbastanza per capire le circostanze del delitto, ma la campanella suonò appena prima che la detective, Katrina Kirby (detta K), cominciasse gli interrogatori.
Io da sempre amo le storie poliziesche - da bambino riuscivo a guardare perfino L'ispettore Derrick - e volevo sapere chi fosse il colpevole, e soprattutto come aveva fatto a uccidere Sir Michael senza entrare nello studio! Più volte invitai il prof a farci leggere il seguito, ma lui non trovava mai il tempo; così chiesi a mio papà, suo collega, se mi poteva procurare il libretto.
Lui lo trovò, io lo finii subito ed ero entusiasta della soluzione (non ve la dico, ovviamente!). Mio papà allora mi disse che, se mi piacevano tanto i delitti della camera chiusa, con John Dickson Carr avrei trovato pane per i miei denti.
Mi riconciliai con la lettura, perciò, con le indagini di Henri Bencolin, Gideon Fell e Sir Henry Merrivale. Tra queste ultime - firmate con lo pseudonimo di Carter Dickson - sempre mio papà, qualche anno più tardi, mi parlò di una particolarmente suggestiva, in cui uno degli omicidi ci viene commesso sotto il naso - il titolo parla da sé: Lettore, in guardia! (The Reader Is Warned) - ma questo libro, che pure lui ricordava di aver letto, non si trovava più.
Canzone del giorno: Oasis - Live Forever.
Si parla sempre di letture. Ero in seconda: l'anno precedente, nonostante il cambio di scuola - e di insegnante di italiano - la situazione non era cambiata granché, soprattutto perché la parte del leone la facevano autori come Vittorini e Pavese. In seconda qualcosa cominciò a muoversi: imparai definitivamente ad amare Montale, e soprattutto I promessi sposi - Renzo e Lucia, la mia prima ship! A qualcuno venne l'idea di allestire una recita sul romanzo: la parte del protagonista mi fu assegnata per acclamazione; e sarei stato ben contento che il progetto fosse portato a compimento, visto che Lucia l'avrebbe interpretata la mia compagna di banco per cui avevo una cotta micidiale fin dal primo giorno!
Ma per rimettermi un libro in mano mancava ancora qualcosa, e a ciò pensò il prof di inglese.
Un giorno costui cominciò a farci leggere, in classe, uno di quei libretti di esercitazione alla lettura, graduati per livello di difficoltà (scusate, non riesco a spiegarlo meglio!): K's First Case, di Louis George Alexander, l'autore del popolarissimo manuale New Concept English.
È una storia poliziesca, un mistero della camera chiusa: Sir Michael Gray viene trovato morto nel suo studio, chiuso dall'interno. L'insegnante ci lesse abbastanza per capire le circostanze del delitto, ma la campanella suonò appena prima che la detective, Katrina Kirby (detta K), cominciasse gli interrogatori.
Io da sempre amo le storie poliziesche - da bambino riuscivo a guardare perfino L'ispettore Derrick - e volevo sapere chi fosse il colpevole, e soprattutto come aveva fatto a uccidere Sir Michael senza entrare nello studio! Più volte invitai il prof a farci leggere il seguito, ma lui non trovava mai il tempo; così chiesi a mio papà, suo collega, se mi poteva procurare il libretto.
Lui lo trovò, io lo finii subito ed ero entusiasta della soluzione (non ve la dico, ovviamente!). Mio papà allora mi disse che, se mi piacevano tanto i delitti della camera chiusa, con John Dickson Carr avrei trovato pane per i miei denti.
Mi riconciliai con la lettura, perciò, con le indagini di Henri Bencolin, Gideon Fell e Sir Henry Merrivale. Tra queste ultime - firmate con lo pseudonimo di Carter Dickson - sempre mio papà, qualche anno più tardi, mi parlò di una particolarmente suggestiva, in cui uno degli omicidi ci viene commesso sotto il naso - il titolo parla da sé: Lettore, in guardia! (The Reader Is Warned) - ma questo libro, che pure lui ricordava di aver letto, non si trovava più.
Canzone del giorno: Oasis - Live Forever.
sabato 5 maggio 2007
Trauma letterario (Li ho comprati su eBay!, 1ª puntata)
Il perché sono diventato e-Buyer, come anticipato, ha le sue origini molto, molto in là.
Dopo aver imparato a leggere a tre anni, uscito dalle medie nessuno mi doveva parlare di libri. La professoressa di italiano non solo me li aveva fatti odiare, ma proprio mi aveva fatto venire il voltastomaco al solo sentire la parola cultura. Io sostenni l'esame di licenza nel '92, avendo fatto la primina; Berlusconi entrò in politica all'inizio del '94; dissi allora e qui ribadisco che, se fossi andato a scuola regolarmente, sarei diventato berlusconiano sfegatato.
Ogni mese la prof ci assegnava da leggere un testo della biblioteca scolastica, con conseguente riassunto, e mi raccomando scrivete ciò che il libro vi ha insegnato. E tutto andava bene finché si trattava del Mago di Oz o dei Tre moschettieri; l'ultimo anno però le uniche robe ammesse erano Primo Levi, Mario Rigoni Stern e altre varie allegrie su guerra, nazismo e campi di concentramento, e chi non conosce il passato è destinato a riviverlo, e bla bla bla. È a questo, e solo a questo, che è dovuto il primo punto del mio silenzio intellettuale.
Un giorno la medesima prof ci fece vedere in classe il film Gandhi (di Sir Richard Attenborough): a parte le solite lecchine, tutti sbadigliavano, ma a uno solo toccò per punizione il riassunto... ricordate il primissimo dialogo tra Dawson e Joey, nell'episodio pilota della serie, Emotions in Motion?
Canzone del giorno: Londonbeat - Where Are U?
Dopo aver imparato a leggere a tre anni, uscito dalle medie nessuno mi doveva parlare di libri. La professoressa di italiano non solo me li aveva fatti odiare, ma proprio mi aveva fatto venire il voltastomaco al solo sentire la parola cultura. Io sostenni l'esame di licenza nel '92, avendo fatto la primina; Berlusconi entrò in politica all'inizio del '94; dissi allora e qui ribadisco che, se fossi andato a scuola regolarmente, sarei diventato berlusconiano sfegatato.
Ogni mese la prof ci assegnava da leggere un testo della biblioteca scolastica, con conseguente riassunto, e mi raccomando scrivete ciò che il libro vi ha insegnato. E tutto andava bene finché si trattava del Mago di Oz o dei Tre moschettieri; l'ultimo anno però le uniche robe ammesse erano Primo Levi, Mario Rigoni Stern e altre varie allegrie su guerra, nazismo e campi di concentramento, e chi non conosce il passato è destinato a riviverlo, e bla bla bla. È a questo, e solo a questo, che è dovuto il primo punto del mio silenzio intellettuale.
Un giorno la medesima prof ci fece vedere in classe il film Gandhi (di Sir Richard Attenborough): a parte le solite lecchine, tutti sbadigliavano, ma a uno solo toccò per punizione il riassunto... ricordate il primissimo dialogo tra Dawson e Joey, nell'episodio pilota della serie, Emotions in Motion?
Joey: [E.T.] won the Oscar, didn't it?Capite ora che era destino che amassi Dawson's Creek (e diventassi DJer)?
Dawson: Gandhi. Spielberg was robbed. This was before he outgrew his Peter Pan syndrome.
Joey: But Gandhi? I mean why give an Oscar to a movie you can't even sit through?
Canzone del giorno: Londonbeat - Where Are U?
venerdì 4 maggio 2007
Li ho comprati su eBay!
Questa è la prima puntata di una storia che comincia dalla fine!
L'altro giorno il mio amico Valerio mi passa un video: è un video fatto in casa, sulla canzone eBay di "Weird Al" Yankovic, parodia di I Want It That Way dei Backstreet Boys.
E anche se finora non sono mai arrivato a comprare il vassoio dei Puffi o il fazzoletto usato da Dr Dre, il concetto è quello! I pacchetti con il bubble wrap, i feedback positivi - great e-buyer, highly recommended - la soddisfazione di fare l'offerta migliore a pochi secondi dalla scadenza...
Tutta colpa del mio professore di inglese del liceo - anzi, del mio c-professore di c-inglese; chi ha orecchie per intendere... ;-) - e di mia cugina Livia, o meglio, della sua amica olandese!
E qui comincia la storia...
L'altro giorno il mio amico Valerio mi passa un video: è un video fatto in casa, sulla canzone eBay di "Weird Al" Yankovic, parodia di I Want It That Way dei Backstreet Boys.
E anche se finora non sono mai arrivato a comprare il vassoio dei Puffi o il fazzoletto usato da Dr Dre, il concetto è quello! I pacchetti con il bubble wrap, i feedback positivi - great e-buyer, highly recommended - la soddisfazione di fare l'offerta migliore a pochi secondi dalla scadenza...
Tutta colpa del mio professore di inglese del liceo - anzi, del mio c-professore di c-inglese; chi ha orecchie per intendere... ;-) - e di mia cugina Livia, o meglio, della sua amica olandese!
E qui comincia la storia...
mercoledì 2 maggio 2007
Formeniga
Niente di che, è solo il campanile della chiesa di San Pancrazio, nel quartiere di Formeniga.
Ma in 27 anni di residenza a Vittorio Veneto...
... non c'ero mai stato.
(E ho urgente bisogno di un taglio di capelli.)
Canzone del giorno: Straylight Run - Existentialism On Prom Night.
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