venerdì 3 agosto 2012

Passeriformi e perissodattili

Questo segnale non indica, come credono i più, la distanza minima da tenere, in auto o in moto, dal veicolo che ci precede. Indica la distanza a cui deve starmi Francesco Merlo, se vuole evitare da me un ben assestato sputo in un occhio.
L'uccello di Repubblica, ieri, ha scritto un articolo che, presumo, ha fatto versare lacrime di gioia a tutti gli asini che, per qualche strano fenomeno, hanno imparato a leggere: "L'intersezione è un incrocio a raso?" Gli impossibili quiz per la patente. Un passeriforme che fa commuovere un intero branco di perissodattili: si era mai visto?

Poiché di fazzoletti io invece non avevo bisogno, nel tempo risparmiato ho recuperato il libro dei test e ho provato, a 5 anni e mezzo dal mio esame, a rifarne uno. Zero errori, proprio come allora. E proprio come qualsiasi persona dotata di buon senso e di una minima capacità logica dovrebbe fare. Oddio, magari zero è un po' troppo da nerd. Magari uno, magari due. Anche quattro, e sia. Cinque è la beffa. Ma quando gli errori sono sei, sette... i casi sono due: o non si è studiato, o dobbiamo tornare dalla maestra - senza alcuna offesa: ci tornerei subito, in prima elementare.

Ovvio che 30 domande a risposta multipla non accertano la tua abilità al volante. D'accordo che si dovrebbe parlare di più del motore e del suo funzionamento. Ma gente, mica qui si sta facendo dipendere la possibilità di portare un'automobile dalla conoscenza di tutta la storia dell'umanità, da Adamo ed Eva a Filippo e Federica (nel senso di Magnini e Pellegrini). È il codice della strada, caspita. È una minima logica. Se c'è una cosa che ho apprezzato, mentre preparavo l'esame di teoria, era proprio il dover leggere con attenzione tutta la domanda, e dover ragionare prima di rispondere.

E farebbe bene, al Merlo repubblicano e ai suoi colleghi, riflettere ogni tanto, prima di scrivere articoli infamanti giocando sull'emotività. Altro che specchio della furbizia nazionale e dei parvenu alla guida, cosa che sarebbero i tanto astrusi quesiti secondo il summenzionato turdide.

Il quale, di fronte alla frase "l'attraversamento pedonale è una parte della carreggiata destinata al transito dei pedoni che attraversano," fiuta l'insidia del troppo facile e, gongolando come un cretino, risponde che è falso. No, mio caro: tu non gongoli come un cretino, [censura].

Canzone del giorno: Тату - Клоуны.

1 commento:

  1. Non è un problema da poco che l'educazione stradale! comunque il fatto di far leva sull'emotività, mi sembra uno sport nazionale.

    RispondiElimina