sabato 11 agosto 2012
In spiaggia all'alba (5) - Alfabeto fonetico internazionale
Al di là di tutte le critiche che gli si possono muovere, l'alfabeto fonetico internazionale (IPA) è fantastico. Ho imparato a leggerlo a 12 anni, con la prima uscita di un corso di inglese allegato ad un quotidiano, in omaggio. Non conosco tutti i simboli, ma vedendone uno capisco dove andare a cercare: e ringrazio gli anonimi wikipedisti che hanno compilato delle ottime pagine per ogni fono.
In ufficio, dietro il computer, ho attaccato la mappa completa dei simboli IPA, in suo onore.
Ovviamente, essendo tanto comodo, non viene usato. Roba da specialisti, dicono gli espertoni. Avete mai visto uno di quei frasari per turisti, o di quei vocabolarietti con un compendio grammaticale? Non ce n'è uno che usi l'IPA, per spiegare le pronunce. Non l'ha usato neanche Beppe Severgnini nelle sue lezioni semiserie di inglese - di inglese, cioè la lingua con più suoni vocalici delle particelle dell'universo. Persino il font standard dei dispositivi Android - il Droid Sans, che per la cronaca è anche il carattere del testo che state leggendo - non contiene i simboli IPA: questo significa che, se non ho un pc di fronte e voglio sapere come si pronuncia una parola, posso attaccarmi.
In compenso, i responsabili della ditta Fi'zi:k, produttrice di selle per biciclette, la sanno lunga. Se qualche appassionato si fosse domandato cosa campeggi sul fondoschiena di Vincenzo Nibali, sappia che non è altro che la trascrizione fonetica della parola francese physique.
Un altro segno della superiorità del ciclismo.
Canzone del giorno: Amy Winehouse - Rehab.
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Mi ha salvato più volte, anche se l'esame di linguistica è sempre un bel peso :P
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