Ieri siamo stati a mezzo servizio: dopo la mattinata di talk - alla quale sono arrivato con mezz'ora di ritardo, perché non ricordavo che l'inizio fosse fissato alle 8.30 anziché alle 9 - un bagno di classicità al sito archeologico di Segesta.
Pare che il tempio di Segesta non sia stato terminato perché gli ateniesi, invocati dai segestani in lotta con Selinunte, avevano perso la guerra con Siracusa, da Selinunte protetta. I segestani non avevano perciò più alcun interesse ad essere graditi ad Atene e la costruzione del tempio fu interrotta, per non essere mai più ripresa. Nel frattempo, sempre per contrastare Selinunte, i segestani si allearono con i cartaginesi; e dopo che Cartagine fu sconfitta dai romani, si allearono con questi ultimi, finendo per non pagare alcun tributo e, anzi, riceverne da 75 città siciliane.
Apperò.
Oggi si torna a lavorare: giornata piena, talk mattina e pomeriggio e poster durante le pause. Se mai dovessero tornarmi momenti di sconforto per manifesta inadeguatezza al mondo della ricerca, penserò che, nel caso peggiore, la prossima volta potrò recitare lo sfogo di Ippolito al teatro di Segesta; come i due professori che, non paghi della loro mezz'ora di celebrità nella sala conferenze, hanno declamato il quinto canto dell'Inferno.
Canzone del giorno: Ace of Base - Don't Turn Around.
mercoledì 29 agosto 2012
martedì 28 agosto 2012
Erice ISLC: prima giornata
Prima giornata del workshop ad Erice. Premessa: non sono il più giovane, ma di una quarantina di partecipanti solo due sono più giovani di me: un cinese e uno sloveno.
Primo talk: si parla di diffusione anomala. Il professore dice che il suo è il talk più difficile: io però ho seguito due corsi sui fenomeni di diffusione - dal moto browniano in poi - più uno sui processi stocastici markoviani, per cui ho almeno un'idea.
Secondo talk: si parla di intrappolamento di una particella colloidale in un cristallo liquido. Buio. Non è il campo mio, e non c'è un'adeguata introduzione. A un certo punto smetto anche di sforzarmi.
Più o meno, l'alternanza tra un seminario (per me) interessante e chiaro, e uno che mi fa venire voglia di fuggire e dimenticare al più presto la sfortunata esperienza della ricerca, si protrae per tutta la giornata. Un ricercatore francese mi dice che è normalissimo, anche se ogni tanto mi sento un po' un imbucato a un matrimonio, senza la sfacciataggine di chi lo fa abitualmente.
Certo che quando la vista è questa, chi se ne frega di quanto capisco?
Canzone del giorno: Krezip - Gentle.
lunedì 27 agosto 2012
Erice ISLC
Quando leggerete questo post, probabilmente sarò già nell'aula san Domenico del centro studi Ettore Majorana di Erice, dove sto partecipando al mio primo workshop.
Sono arrivato ieri sera e ho cenato con due ricercatori, un francese e un brasiliano, che lavorano nella capitale sudamericana (il convegno è italo-brasiliano). Poi si è aggiunto un ragazzo cinese, al primo anno di dottorato a Firenze; prima che costui giungesse, parlavamo in francese, e ho imparato che bagnamento (wetting) si dice mouillage.
Mi sento molto fuori posto, onestamente. Perché sono al secondo anno di dottorato e, di fatto, ho appena cominciato. L'anno scorso, con tutto quello che è successo, non sono riuscito che a dare due dei quattro esami in programma; all'inizio di quest'anno ho cambiato supervisore e progetto, al quale tuttavia ho appena iniziato a lavorare perché ho preferito, dapprima, liberarmi dei restanti due esami.
Mi sento fuori posto perché sento che coloro con cui ho a che fare - anche miei coetanei - hanno già prodotto molto di più, anche se un mio amico e collega mi dice di ritenermi fortunato ad avere già due articoli pubblicati prima della fine del dottorato.
Poco fa, ascoltando in streaming una radio finlandese, ebbi uno dei miei moti di fierezza nel capire, dalle sole parole kaksi e seitseman che stava per trasmettere la seconda suite orchestrale di J. S. Bach (quella con la Badinerie: kaksi è il numero 2), perché è composta di sette (seitseman) movimenti.
Perché una stessa soddisfazione, e lo stesso entusiasmo, non riesco a provarli sul lavoro, che pure nasce dalla mia prima passione?
Canzone del giorno: Στράτος Διονυσίου - Εσύ δεν έχεις μπέσα.
giovedì 23 agosto 2012
martedì 21 agosto 2012
Hace un año
Mi hanno chiesto in tanti, un anno fa al ritorno da Madrid, cosa fosse una Giornata Mondiale della Gioventù. Non potevo rispondere perché non si può spiegare. È un incendio d'amore che riscalderà per sempre i nostri cuori e una tormenta de verano sotto cui ancora balliamo!
domenica 19 agosto 2012
Vuelta a España 2012
È partita ieri la Vuelta a España, con una cronometro a squadre a Pamplona. Se l'è aggiudicata la Movistar di Juan José Cobo, il vincitore della scorsa edizione; la prima maglia rossa è sulle spalle di Jonathan Castroviejo.
Ogni volta che viene presentato il percorso del Giro d'Italia, il marito di mia cugina, della provincia di Caserta, si lamenta perché ci sono poche frazioni al Sud, per non parlare delle recenti partenze da Danimarca e Paesi Bassi.
Ma cosa dovrebbero dire quest'anno gli andalusi, i murciani, i castigliani e gli abitanti dell'Extremadura?
sabato 18 agosto 2012
venerdì 17 agosto 2012
Στην παραλία τα χαράματα - In spiaggia all'alba (7), parlando greco
Chi mi ha frequentato, quest'anno accademico, sa che per me è stato l'anno della lingua greca. Ho cominciato per gioco, in mensa con una mia collega ateniese; e poiché imparo in fretta, il compito non fu pesante né per lei né per tutti i greci che avrei conosciuto.
Per tutto l'anno, il mio unico supporto portatile fu WordReference.com, che da poco aveva aggiunto il greco. Prima di venire al mare, ho scaricato sullo smartphone una versione di prova del dizionario Collins inglese-greco.
Ora il periodo di prova è scaduto, per cui o lo compro (per circa 16 euro) o, per l'anno prossimo, mi affiderò ancora al dizionario online.
I vantaggi del Collins sono senza dubbio la maggior ricchezza di esempi (su WordReference.com non sempre ci sono le frasi con le traduzioni complete), la velocità e la non necessità di una connessione a Internet.
Tuttavia, voi spendereste 16 euro per un dizionario elettronico? Per di più, me ne chiederebbero altri 5 per un anno di garanzia nel caso in cui fosse necessario un backup dei dati: questo significa che, di fatto, i 16 euro (o 21) andrebbero spalmati sugli anni di vita dello smartphone, anzi del suo sistema operativo.
No, credo proprio che continuerò a usare WordReference.com. Piuttosto: fra un mesetto potrò nuovamente chiedere un tandem; considerato che posso chiedere due lingue, una sarà ancora greco, e parlo già francese, inglese e tedesco... qualche suggerimento per la seconda? ;-)
Canzone del giorno: Club Dogo - Pes.
martedì 14 agosto 2012
In spiaggia all'alba (6) - Cuore vintage su due ruote
Se gli scrittori romantici, orfani dello stato di natura, fuggivano dal caos cittadino, io, orfano delle Olimpiadi, fuggo dal prepotente ritorno del calcio. E se i primi trovavano sollievo nella contemplazione della natura e nelle sensazioni primitive, io lo trovo nelle Perle di sport su Rai Sport 2.
La Rieti-Roccaraso del Giro d'Italia 1987 non è stata una tappa decisiva per la classifica. Una frazione per attaccanti: come Moreno Argentin, allora campione del mondo, che la vinse.
Non dico mi sia venuto un tuffo al cuore, risentendo Adriano De Zan salutare gli appassionati davanti allo schermo: Gentili signore e signori, buongiorno! Anche se ha tenuto compagnia a me e a zia Giuliana nei casalinghi pomeriggi delle elementari, seminando la mia passione per il ciclismo. Quando ho avuto la possibilità di scegliere (i bei tempi di Telemontecarlo!), ho sempre preferito il figlio Davide, con Franco Cribiori al commento tecnico.
Nel 1987 la regia televisiva non era peggiore di oggi. L'audio dalla corsa era ridotto al minimo: non si sentivano le urla dei tifosi o il rombo dell'elicottero. Le sovraimpressioni erano essenziali: più grandi e tutte in maiuscolo; i corridori ormai tagliati fuori dalla lotta per il successo di tappa erano chiamati, espressamente, ritardatari; degli atleti c'era solo il cognome e il numero di gara; durante i replay compariva la scritta replay in alto a sinistra. Maurizio Fondriest era un giovane particolarmente in vista, e di lì a pochi mesi avrebbe strappato la maglia iridata al suo connazionale. Franco Vona, Alberto Volpi e Marco Saligari, futuri protagonisti dei primi anni '90, erano neoprofessionisti. C'era un Bauer, ma non era omonimo dell'eroe di 24: si chiamava Steve ed era canadese. C'era Juan Fernandez, futuro direttore sportivo della Mapei-GB.
E oggi c'è la classica di San Sebastian. Dove le sovraimpressioni sono rigorosamente in basco; ed è la prima corsa, che io ricordi, dove i distacchi sono stati calcolati in tempo reale grazie al GPS. Era il 1994, subito dopo il quarto Tour di Miguel Indurain. Vinse Armand De Las Cuevas, ex gregario del navarro. Un corridore che mi piaceva moltissimo, che un annetto più tardi fuggì in Guadalupa: una fuga d'amore, si disse. Se la prossima Perla di sport fosse proprio quell'edizione, sì: potrei non trattenermi.
L'atmosfera di San Sebastian è sempre un po' surreale e malinconica. Tour e Olimpiadi sono alle spalle, i Mondiali sono ancora lontani: i bilanci di medio termine dominano sulle considerazioni di giornata. Non sono mancate le sorprese, come la vittoria di Xavier Florencio o Miguel Ángel Martín Perdiguero che beffa, sul traguardo, Paolo Bettini.
Mi ha sempre preso un po' la malinconia, in agosto. Come quando andavo a scuola. Ma quanto vorrei che, oggi, la malinconia nascesse solo dal dover tornare a scuola.
Canzone del giorno: Biagio Antonacci - Non vivo più senza te.
sabato 11 agosto 2012
In spiaggia all'alba (5) - Alfabeto fonetico internazionale
Al di là di tutte le critiche che gli si possono muovere, l'alfabeto fonetico internazionale (IPA) è fantastico. Ho imparato a leggerlo a 12 anni, con la prima uscita di un corso di inglese allegato ad un quotidiano, in omaggio. Non conosco tutti i simboli, ma vedendone uno capisco dove andare a cercare: e ringrazio gli anonimi wikipedisti che hanno compilato delle ottime pagine per ogni fono.
In ufficio, dietro il computer, ho attaccato la mappa completa dei simboli IPA, in suo onore.
Ovviamente, essendo tanto comodo, non viene usato. Roba da specialisti, dicono gli espertoni. Avete mai visto uno di quei frasari per turisti, o di quei vocabolarietti con un compendio grammaticale? Non ce n'è uno che usi l'IPA, per spiegare le pronunce. Non l'ha usato neanche Beppe Severgnini nelle sue lezioni semiserie di inglese - di inglese, cioè la lingua con più suoni vocalici delle particelle dell'universo. Persino il font standard dei dispositivi Android - il Droid Sans, che per la cronaca è anche il carattere del testo che state leggendo - non contiene i simboli IPA: questo significa che, se non ho un pc di fronte e voglio sapere come si pronuncia una parola, posso attaccarmi.
In compenso, i responsabili della ditta Fi'zi:k, produttrice di selle per biciclette, la sanno lunga. Se qualche appassionato si fosse domandato cosa campeggi sul fondoschiena di Vincenzo Nibali, sappia che non è altro che la trascrizione fonetica della parola francese physique.
Un altro segno della superiorità del ciclismo.
Canzone del giorno: Amy Winehouse - Rehab.
giovedì 9 agosto 2012
In spiaggia all'alba (4) - Vanessa Ferrari
Perdere una medaglia di bronzo per un regolamento perverso non piace a nessuno. Sfogarsi, a casa o nella propria stanza d'albergo, ci sta. Delirare ai giornali, un po' meno.
Cominciamo dai fatti. Vanessa Ferrari, ginnasta, 22 anni il prossimo 10 novembre, gareggia alle Olimpiadi di Londra nella specialità del corpo libero. La medaglia d'oro va alla statunitense Alexandra Raisman, l'argento alla romena Catalina Ponor. Vanessa giunge a pari punti con la russa Aliya Mustafina e, in un Mondiale, il bronzo sarebbe assegnato ad entrambe. Ma siamo alle Olimpiadi, e il pari merito non è ammesso. Fa la differenza il voto sull'esecuzione: quello della Mustafina è di 3 decimi migliore, e il bronzo va a quest'ultima. Game over.
- Ti sbatti quattro anni e poi arriva una che ti frega il bronzo per tre decimi di meno. (Ferrari) Ok, ci sta: ma per caso la ginnasta russa non si è sbattuta quanto te? E se fossi stata tu a fregare il bronzo a lei?
- Noi siamo solo l'Italia, non siamo americani, non siamo cinesi, è chiaro che contiamo meno. (Enrico Casella, allenatore) La Ponor non doveva neanche arrivare in finale, è stato un regalo della giuria, solo che la Ponor è romena. (Ferrari) Certo, infatti la Romania politicamente conta moltissimo...
- A Rio 2014, Vanessa Ferrari avrà 25 anni. Tanti, rispetto all'età media delle ginnaste, ma tanti quanti Catalina Ponor...
- La ginnastica artistica è uno sport il cui risultato dipende da dei giudici. Questo Vanessa lo sapeva fin dall'inizio. Anche quando vinse l'oro ai mondiali di Aarhus nel concorso generale individuale, a neanche 16 anni. Era dunque anche lei una delle bambolotte ammaestrate?
- Ora la medaglia di legno esiste veramente!
Canzone del giorno: Tanita Tikaram - Twist in my Sobriety.
lunedì 6 agosto 2012
In spiaggia all'alba (3) ... e il caldo alla testa
In spiaggia all'alba (2) - Complementarità
Cristina è una studentessa di lettere classiche di un paese in provincia di Catania.
Quando sono al mare, io scendo in spiaggia il più presto possibile la mattina (oggi alle 7.10); verso le 11 o poco dopo rientro in casa, e scendo nuovamente verso le 5 per restare fino al tramonto. Cristina si sveglia verso le 11, scende in spiaggia e rientra verso le 5 quando il sole inizia a calare.
Io, quando vedo una nuvoletta vicino al sole, mettendo a frutto gli insegnamenti del prof. Flitwick, pratico un incantesimo di telecinesi affinché ci vada sopra. Cristina, quando passa una nuvoletta sul sole, pratica un incantesimo di telecinesi affinché lo sveli.
Io, dopo il bagno, devo immediatamente farmi una doccia perché non sopporto la salsedine addosso. Cristina, rientrata a casa, non si lava nemmeno i capelli affinché il sale non le vada via.
Canzone del giorno: Bananarama - Cruel Summer.
domenica 5 agosto 2012
In spiaggia all'alba (1)
È almeno la terza volta che ricevo una telefonata mentre sto camminando, dopo 20 secondi vedo per strada la persona che mi aveva chiamato, metto giù e la saluto di persona; scopro che non era lei ad avermi chiamato, allora ricompongo l'ultimo numero in rubrica, la persona di cui sopra mi risponde, ma io non riesco a parlare, e dopo 5 secondi mi ritrovo sul mio letto a controllare di non averla chiamata veramente! Dottoressa, che significa? Perché sta cominciando a seccarmi, 'sta cosa, sa?
Canzone del giorno: Depeche Mode - Dream On.
venerdì 3 agosto 2012
Passeriformi e perissodattili
Questo segnale non indica, come credono i più, la distanza minima da tenere, in auto o in moto, dal veicolo che ci precede. Indica la distanza a cui deve starmi Francesco Merlo, se vuole evitare da me un ben assestato sputo in un occhio.
L'uccello di Repubblica, ieri, ha scritto un articolo che, presumo, ha fatto versare lacrime di gioia a tutti gli asini che, per qualche strano fenomeno, hanno imparato a leggere: "L'intersezione è un incrocio a raso?" Gli impossibili quiz per la patente. Un passeriforme che fa commuovere un intero branco di perissodattili: si era mai visto?
Poiché di fazzoletti io invece non avevo bisogno, nel tempo risparmiato ho recuperato il libro dei test e ho provato, a 5 anni e mezzo dal mio esame, a rifarne uno. Zero errori, proprio come allora. E proprio come qualsiasi persona dotata di buon senso e di una minima capacità logica dovrebbe fare. Oddio, magari zero è un po' troppo da nerd. Magari uno, magari due. Anche quattro, e sia. Cinque è la beffa. Ma quando gli errori sono sei, sette... i casi sono due: o non si è studiato, o dobbiamo tornare dalla maestra - senza alcuna offesa: ci tornerei subito, in prima elementare.
Ovvio che 30 domande a risposta multipla non accertano la tua abilità al volante. D'accordo che si dovrebbe parlare di più del motore e del suo funzionamento. Ma gente, mica qui si sta facendo dipendere la possibilità di portare un'automobile dalla conoscenza di tutta la storia dell'umanità, da Adamo ed Eva a Filippo e Federica (nel senso di Magnini e Pellegrini). È il codice della strada, caspita. È una minima logica. Se c'è una cosa che ho apprezzato, mentre preparavo l'esame di teoria, era proprio il dover leggere con attenzione tutta la domanda, e dover ragionare prima di rispondere.
E farebbe bene, al Merlo repubblicano e ai suoi colleghi, riflettere ogni tanto, prima di scrivere articoli infamanti giocando sull'emotività. Altro che specchio della furbizia nazionale e dei parvenu alla guida, cosa che sarebbero i tanto astrusi quesiti secondo il summenzionato turdide.
Il quale, di fronte alla frase "l'attraversamento pedonale è una parte della carreggiata destinata al transito dei pedoni che attraversano," fiuta l'insidia del troppo facile e, gongolando come un cretino, risponde che è falso. No, mio caro: tu non gongoli come un cretino, [censura].
Canzone del giorno: Тату - Клоуны.
L'uccello di Repubblica, ieri, ha scritto un articolo che, presumo, ha fatto versare lacrime di gioia a tutti gli asini che, per qualche strano fenomeno, hanno imparato a leggere: "L'intersezione è un incrocio a raso?" Gli impossibili quiz per la patente. Un passeriforme che fa commuovere un intero branco di perissodattili: si era mai visto?
Poiché di fazzoletti io invece non avevo bisogno, nel tempo risparmiato ho recuperato il libro dei test e ho provato, a 5 anni e mezzo dal mio esame, a rifarne uno. Zero errori, proprio come allora. E proprio come qualsiasi persona dotata di buon senso e di una minima capacità logica dovrebbe fare. Oddio, magari zero è un po' troppo da nerd. Magari uno, magari due. Anche quattro, e sia. Cinque è la beffa. Ma quando gli errori sono sei, sette... i casi sono due: o non si è studiato, o dobbiamo tornare dalla maestra - senza alcuna offesa: ci tornerei subito, in prima elementare.
Ovvio che 30 domande a risposta multipla non accertano la tua abilità al volante. D'accordo che si dovrebbe parlare di più del motore e del suo funzionamento. Ma gente, mica qui si sta facendo dipendere la possibilità di portare un'automobile dalla conoscenza di tutta la storia dell'umanità, da Adamo ed Eva a Filippo e Federica (nel senso di Magnini e Pellegrini). È il codice della strada, caspita. È una minima logica. Se c'è una cosa che ho apprezzato, mentre preparavo l'esame di teoria, era proprio il dover leggere con attenzione tutta la domanda, e dover ragionare prima di rispondere.
E farebbe bene, al Merlo repubblicano e ai suoi colleghi, riflettere ogni tanto, prima di scrivere articoli infamanti giocando sull'emotività. Altro che specchio della furbizia nazionale e dei parvenu alla guida, cosa che sarebbero i tanto astrusi quesiti secondo il summenzionato turdide.
Il quale, di fronte alla frase "l'attraversamento pedonale è una parte della carreggiata destinata al transito dei pedoni che attraversano," fiuta l'insidia del troppo facile e, gongolando come un cretino, risponde che è falso. No, mio caro: tu non gongoli come un cretino, [censura].
Canzone del giorno: Тату - Клоуны.
giovedì 2 agosto 2012
Strano mondo
Io, 33 anni il prossimo dicembre, ho saltato a pié pari Beverly Hills, e forse non è stato del tutto un bene, visto che così facendo sono giunto a Capeside senza alcuna difesa.
Mio cugino, che per pochi mesi la prossima primavera non potrà votare, ha saltato Beverly Hills per ovvi motivi, e ora sta in fissa con 90210.
Canzoni del giorno: Seth Lakeman - King and Country, Mêlée - Built to Last.
mercoledì 1 agosto 2012
In treno all'alba (aspettando la spiaggia)
Ieri sono ufficialmente cominciate le mie vacanze. Su un sedile del notturno Padova-Roma: scelto per risparmiare, con una non trascurabile dose di masochismo.
Dormire lì dentro è un'impresa impossibile, almeno per me. Ma l'Appennino sotto le stelle la vale. Così come la colazione nell'atmosfera surreale della stazione Termini alle 6.10 antimeridiane.
È la terza volta che un treno notturno che prendo arriva in anticipo. Non è che poi Trenitalia si gasa e finisce come la Pellegrini ieri sera?
A tale proposito, con mio cugino sky-munito, ho visto un bel po' di Olimpiadi. E ho goduto, quando miss ghe sboro ha perso. Lei che non ha voluto portare la bandiera (ma gliela offriranno di nuovo, a Rio). Lei che non può stare senza sesso (e senza farcelo sapere). Ho goduto anche se tifavo per Missy Franklin e anche lei è finita fuori dal podio.
Ormai non riesco a vedere un atleta italiano senza pensare all'Isola dei famosi. Vedevo Valerio Aspromonte che si sistemava i capelli tra una stoccata (subita) e l'altra e sentivo la voce di Simona Ventura.
L'immagine del giorno sono però le lacrime di Chad Le Clos. Forse non si è ancora reso conto di aver battuto l'uomo che ha vinto 8 medaglie a Pechino, per non parlare di Atene e Sydney.
Canzone del giorno: Coldplay - Charlie Brown.
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