Riscrivo quanto c'è nell'immagine; se si legge male è causa ridimensionamento -_-
Meno male che prima d'ora, su questo blog, non mi ero mai occupato di informatica; non avevo la benché minima idea della rivalità storica tra vi ed Emacs, e sapendo che li usavo entrambi qualcuno avrebbe potuto rinfuocarla da queste parti, spingendomi verso l'uno o l'altro. Comunque ora ho scelto: vi, o meglio vim. Perché le tabulazioni, per default, sono di 8 caratteri, come piace a me; perché trovo il font più gradevole alla vista; e soprattutto perché l'assenza di supporto al mouse - anche se esiste una versione grafica, gvim - mi toglie ogni tentazione di staccare le mani dalla tastiera.
Mi diverto a scoprire le potenzialità, e l'interfaccia "modulare" (in realtà è più corretto modale, ndr) di questo editor - una modalità per l'inserimento del testo, un'altra per i comandi - e pure a leggere tra le tante guide presenti in rete. Come due anni fa con i segnali stradali, non è mai troppo tardi per tornare bambini: in quinta elementare, quando mio papà aveva comprato il primo pc di casa, mi divertivo a studiare il manuale di WordStar.
La diffidenza era tanta, l'ho già detto. Evidentemente, tornare bambini non è uno scherzo.
Canzone del giorno: Virgin Black - Requiem, Kyrie.
:)
RispondiEliminaOddio,
RispondiEliminanon ci ho capito un tubo. Gravissimo, vero? :-)
Vabbè, ma tu sei un fanciullo, io una attempata signora, pure mezza cieca.....
Non potresti riscrivere ciò che volevi dire?
RispondiEliminaBuon fine settimana
si capisce però devi metterti molto vicino emanuela :)
RispondiEliminaCiao marco!
Riscrivo quanto c'è nell'immagine; se si legge male è causa ridimensionamento -_-
RispondiEliminaMeno male che prima d'ora, su questo blog, non mi ero mai occupato di informatica; non avevo la benché minima idea della rivalità storica tra vi ed Emacs, e sapendo che li usavo entrambi qualcuno avrebbe potuto rinfuocarla da queste parti, spingendomi verso l'uno o l'altro.
Comunque ora ho scelto: vi, o meglio vim. Perché le tabulazioni, per default, sono di 8 caratteri, come piace a me; perché trovo il font più gradevole alla vista; e soprattutto perché l'assenza di supporto al mouse - anche se esiste una versione grafica, gvim - mi toglie ogni tentazione di staccare le mani dalla tastiera.
Mi diverto a scoprire le potenzialità, e l'interfaccia "modulare" (in realtà è più corretto modale, ndr) di questo editor - una modalità per l'inserimento del testo, un'altra per i comandi - e pure a leggere tra le tante guide presenti in rete. Come due anni fa con i segnali stradali, non è mai troppo tardi per tornare bambini: in quinta elementare, quando mio papà aveva comprato il primo pc di casa, mi divertivo a studiare il manuale di WordStar.
La diffidenza era tanta, l'ho già detto. Evidentemente, tornare bambini non è uno scherzo.
Canzone del giorno: Virgin Black - Requiem, Kyrie.
:wq