- Non preparare in anticipo le lezioni: l'estemporaneità avvicina la scienza all'arte aiutando ad apprezzarne la bellezza.
- Assumere che gli studenti conoscano a memoria tutto lo scibile umano.
- Non fare mai pause durante la lezione: possibilmente, quando mancano 10 minuti alla campanella, introdurre un argomento che ne richieda almeno 20.
- Non chiedere mai agli studenti se riescono a seguire o se hanno domande: al massimo, un minaccioso tutto chiaro, no? con un piede già fuori della porta.
- Non distinguere mai i passaggi e i risultati fondamentali dai semplici calcoli meccanici.
- Evitare di scrivere alla lavagna da sinistra a destra e dall'alto in basso; e se, a un certo punto, rimangono liberi due buchi al massimo di 40 cm2 ciascuno, a distanza di almeno 1,8 m l'uno dall'altro, scrivere metà formula nel primo e l'altra metà nel secondo; possibilmente, facendo le Z come i 2 e le M come le N.
- Non dare il tempo agli studenti di copiare un passaggio: anzi, nel frattempo, cambiare la notazione.
- Sbagliare un calcolo durante una dimostrazione, accorgersene quando ormai oltre alla lavagna si sono riempite anche le pareti, e recuperare tutto in 20 secondi - oppure, liquidare la dimostrazione con è banale (e pertanto richiesta all'esame).
- Non coinvolgere mai gli studenti negli esempi ed esercizi in aula, e possibilmente sceglierli tutti non-standard.
- Non fornire mai testi di riferimento o dispense.
Perché l'unica cosa chiara dopo una lezione di questo tipo è l'alfabeto greco, no? Con tutti i segni diacritici.
Canzone del giorno: Mickael Miro - L'horloge tourne.
I love you!!!!
RispondiEliminamav
Anche a Lettere classiche ci sono personaggi bislacchi che insegnano, però gli argomenti hanno un fascino diverso.
RispondiEliminaBaci
la scuola è a pezzi, la gelmini le ha dato il colpo di grazia :(
RispondiEliminaEsperienza personale? :-)
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