Inserendo su eBay un annuncio di vendita di una macchina per scrivere trovata tra la spazzatura, Beatrice, protagonista di Generazione 1000 euro, dice allo spaesato (e amato) Matteo: la nostalgia è il primo segnale della crisi. Approvo, avendo io stesso comprato una vecchia Lettera 35 che, per la cronaca, è attualmente nel ripostiglio della casa di mia cugina e suo marito a Roma.
Ma se la nostalgia dichiara la crisi di una generazione, cosa dichiara la crisi della lettura?
Non certo le geremiadi di professori ed esperti radiofonici, né i dati Istat: quelli, anzi, semmai sono segnali di salute.
No. Che la lettura è in crisi lo dimostra il proliferare, in libreria, dei suoi elogi. Avrei dovuto accorgermene tre anni fa, quando pure ne avevo parlato con sospetto. Allora c'era solo Corrado Augias, tuttavia: ora, al giornalista romano, si affianca il suo concittadino Vittorio Sermonti (Il vizio di leggere), l'antropologa transalpina Michèle Petit (Elogio della lettura), la compianta Fernanda Pivano (Libero chi legge, pubblicato postumo), e chissà quali altri che mi sono sfuggiti o che non erano sullo scaffale.
Non vi dirò che leggere è bello. Primo, perché subito mi chiedereste che cosa; secondo, avete presente quelli che si vantano delle loro prestazioni a letto e la cosa più eccitante che vedono dal vivo sono le mutande della nonna? Insomma, vado a leggere.
Canzone del giorno: Three Days Grace - Pain.
La lettura? Gioia e delizia per me.
RispondiEliminaPS su DriveCast si puo' registrare anche Radio24:
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Ciao!
io sono una che adora leggere fin da quando ero piccina!
RispondiEliminaci sei su anobii?