Questo post è dedicato ad Artemisia e, con lei, a tutti i blogger "impegnati" . Con affetto sincero.
Primo clic della giornata su Repubblica o Corriere; sguardo esitante al Giornale o a Libero, convinti di ridere; fuga all'Unità o al País, per smaltire il travaso di bile e sognare la Spagna di Zapatero (e di Iniesta). Conoscenza di vita, morte e miracoli (a letto) di ministri, sottosegretari e portaborse. Ricerca affannosa di un punto di riferimento nell'opposizione. Speranze ad ogni processo a Silvio o nervosismo nella maggioranza: dai, dai, stavolta cade; e frustrazione alla puntuale legge che lo salva. Incazzatura ad ogni notizia edulcorata del Tg1. Cortei, bandiere e fischietti. Pellegrinaggio a tutte le presentazioni dei libri di Marco Travaglio; grasse risate, coda per autografo e dedica, e sguardi da film horror all'uscita: ma come ne usciamo?
Le conosco tutte, queste sensazioni. Le ho provate tutte. Se questo blog fosse stato aperto due-tre anni prima, anche io avrei vissuto l'esperienza del blogger impegnato: banner, appelli, richiami ad articoli, commenti.
Ora, insultatemi come volete: datemi del qualunquista o dell'egoista, e probabilmente vi darò ragione. Ma già prima che uscisse l'articolo, all'indomani delle ultime elezioni politiche, da parte mia era in atto il decalogo di Roberto Cotroneo: come sopravvivere alla coppia B&B. A dire il vero, forse Cotroneo non desiderava un'applicazione letterale, ma io umanamente non ho altra scelta. Negli anni da "impegnato" ho dato il peggio di me: tutte le mie energie erano finalizzate a non soccombere nelle polemiche. Ma a che scopo?
Detesto il metodo stereotipato delle polemiche in Rete (e non solo). I gruppi sono due e non più di due. Quelli di "sinistra" : fannulloni, parassiti dello Stato, finti intellettuali, spinellati, finti ecologisti, no-global con la villa a Cortina, amici dei terroristi, mangiapreti. Quelli di "destra" : prepotenti, caproni col Suv, lettori (nel caso migliore) di Chi, evasori fiscali, razzisti, inquinatori, cocainomani, baciapile. Vuoi rifuggire a questa classificazione? Non ce la fai: coloro con cui scherzavi appena un'ora prima ti ci riportano a forza, spingendoti nella categoria opposta alla loro.
Un paio di esempi? Aver perso un'amicizia (non particolarmente solida, evidentemente) per aver dichiarato il mio appoggio al maestro unico alle elementari: adesso sembra una manovra catto-fascista, ma qualcuno ricorda che, nel 1995, uno dei 20 quesiti referendari proposti dai Radicali chiedeva proprio questo? E poi, lo storico Angelo Del Boca che, su Micromega, boccia le tracce di italiano dell'ultimo esame di maturità, perché le foibe, e così Primo Levi, non sono comprese nel programma scolastico. È tanto se si arriva a D'Annunzio. Dunque si pretende che il giovane frequenti altre letture, oltre a quelle scolastiche. Inoltre, la questione delle foibe è molto complessa.
Traduzione: la letteratura del Novecento è roba nostra, non si può proporre sotto un governo di destra. E le foibe le vogliamo insegnare noi, con i nostri testi e con docenti rigorosamente muniti di tessera del Pci. Complimenti, Del Boca: sei fortunato perché probabilmente Gasparri non legge Micromega. Sarà felice anche la mia insegnante di italiano delle medie, che per tre anni mi ha martellato perché non leggevo libri al di fuori di quelli obbligatori.
Dal mio personale palinsesto ho rimosso Porta a porta e tutte le trasmissioni politiche. Sì, anche Annozero. I giornali li leggo quando capita, tranne il Sole 24 Ore, la domenica quando c'è l'inserto culturale. Ecco, Radio 24 non l'ho abbandonata e nemmeno Radiouno. Ma non aspettatevi di vedermi ad una protesta contro la base Nato di Vicenza: mica vorrete lasciarmi senza la musica di AFN, o sì?
Posso dire che, da qualche anno, mi sto dedicando a tutte le cose che vanno oltre il qui e ora. La fisica è la prima: le leggi scientifiche non si prestano a interpretazioni di giudici. La musica, purtroppo ancora non dal lato pratico: sentendo questo Allegro cantabile dalla 5ª Sinfonia per organo di Charles-Marie Widor, a puro titolo di esempio, ha importanza se al governo c'è la destra o la sinistra?
Il teatro: dallo scorso settembre faccio parte di una compagnia amatoriale e recitare è la cosa più bella che abbia mai fatto. La letteratura, rigorosamente narrativa. Il cinema e le serie televisive. Le lingue straniere. I viaggi, quando posso. E, soprattutto, conoscere gente. Entrare in contatto. Stringere amicizia. Amare.
Ho perso il conto delle volte in cui ho sentito, dalle parti del centrosinistra, che occorre recuperare il contatto con la gente. E allora, ragazzi, cosa aspettate? (Perché qui si parla a voi: voi che fate i banchetti per strada, voi che discutete in treno.) Non è difficile: basta non credere di trovarsi sistematicamente di fronte a decerebrati. Magari evitare di offendere i sentimenti religiosi. Ricordare che l'amore per i propri figli è uguale per tutti, e che quando finisce una storia importante, o quando perdiamo il lavoro, soffriamo tutti allo stesso modo.
Ciò che vedo ultimamente, tuttavia, mi fa capire che la situazione non migliorerà, sotto questo punto di vista. La scorsa primavera, chiesi a un mio conoscente, militante del popolo viola, perché secondo lui Berlusconi continua a vincere. Perché, fu la risposta, per vent'anni la nostra mentalità si è modellata a sua immagine, a causa di un bombardamento scientifico di televisione commerciale.
Non si tratta di un caso isolato: è un'idea molto diffusa. Un'idea di comodo, tuttavia: per non mettersi in discussione. Cosa fa credere di essere migliori degli altri al punto di non essere stati condizionati da niente e da nessuno? Ci chiediamo mai, di fronte ad una folla che non capisce quello che diciamo, se non è la folla ad essere stupida ma noi che non sappiamo esprimerci?
Sono questi atteggiamenti, così come le accese discussioni se sia meglio Vendola o Ferrando - mentre dall'altra parte i ranghi sono compatti come il vecchio treno di Cipollini - a causarmi quasi più nausea per la sinistra che per la destra. Marco Travaglio pubblica ormai un libro ogni tre mesi, copia carbone dei precedenti. Ha ragione Paolo Barnard a parlare di "industria dell'indignazione" .
Se tra i miei lettori qualcuno si fosse sentito chiamato in causa, non ne abbia a male. Vi voglio bene, e la mia stima per la dedizione di Travaglio e dei colleghi del Fatto quotidiano non è cambiata. Ma, se voi volete bene a me, non cercate di coinvolgermi nelle iniziative plateali. Il meglio di me, ora, voglio darlo nella vita di tutti i giorni, e nei piccoli gesti. L'unico No Berlusconi Day che ha senso, per me, è il giorno delle elezioni.
Una mia vecchia zia alla fine degli anni ottanta seguiva giornalmente una telenovela sulle reti berlusconiane e cambiò mentalità : era acerrima avversaria del divorzio e disprezzava i divorziati ma, per amore della protagonista di una telenovela imprigionata in un matrimonio orribile, divenne una fautrice del divorzio. Per me fu uno shock assistere a questa metamorfosi...
RispondiEliminaHo sbirciato la tua libreria su aNobii... mi hanno incuriosita le 3 stelle al Gattopardo e le 4 al Diario di Bridget Jones :-)
Linda
Linda: ricordo pure io la mia maestra e le sue sorelle; vivevano insieme, una era vedova e le altre due non si erano mai sposate, si imbottivano di tutte le possibili telenovelas e nel '94, alla nascita di Forza Italia, furono berlusconiane di ferro. Io allora avevo 14 anni e quindi non so se sia stata una metamorfosi improvvisa oppure la cosa fosse già "in potenza" : voglio credere che sia la seconda...
RispondiEliminaperché sono strane le 3 stellette al Gattopardo? :-)
Ciao Marco
RispondiEliminavoglio credere anch'io che sia la seconda che hai detto...
Condivido al 100% quello che hai scritto, forse perchè il dubbio mi accompagna sempre e, se da un lato mi ha frenata in alcune cose, dall'altro mi ha aiutata ad essere libera da fangose e affossanti pastoie ideologiche.
Sì, il percorrere il proprio sentiero a piccoli passi, accompagnati da una piccola precisa idea (e nel cuore un grande sogno) è certamente un atteggiamento saggio, forse l'unico possibile.
Non ho trovato strane le 3 stellette al Gattopardo ma le 4 al Diario di B.J.
Sai, siciliana sugnu :-)
Linda
Caro Marco, ti ringrazio per la dedica che mi ha fatto molto piacere perchè significa che mi tieni in considerazione è non è poco.
RispondiEliminaForse ti deluderò ma io rivedo assai poco nel ritratto del blogger impegnato che hai fatto. Anzi, a dirti la verità, ho in preparazione (già scritto, solo da sistemare come forma, lo giuro) un post nel quale affermo proprio quello che dici tu: che non ce la faccio più ad indignarmi continuamente per poi non veder cambiato nulla. Io sono per fare, indignarmi non mi basta.
Marchino, mi sa però che quello un po' manicheo sei tu che vedi bianco e nero, buoni o cattivi. Io non mi sento grillina, ho comprato il Fatto qualche volta ma ora ho smesso, ho smesso anche di vedere Annozero, leggo il giornale solo il finesettimana, non sono andata al No-Bday e mi sono anche venuti a noia i blog che parlano continuamente delle malefatte dei politici (anzi non mi piace nemmeno chiamarli °politici"). Insomma ho altri interessi, proprio come te.
E non giudico nemmeno un decerebrato chi guarda "La pupa e il secchione" perchè penso che semplicemente non ha avuto gli strumenti per sviluppare uno spirito critico altrimenti non si divertirebbe nemmeno. E' lì il problema, Marco, vogliono semplicemente che la gente non pensi con il proprio cervello e non abbia spirito critico (anche per mettere in dubbio i Travaglio o i Santoro).
Spirito critico che per fortuna a te non manca e forse anche grazie ai tuoi interessi (letteratura, cinema, lingue, persone, ecc.).
Solo un paio di piccole obiezioni:
- anch'io penso che l'influsso di una televisione di scarsa qualità sia stato nefasto,
- anch'io sono d'accordo che il più importante NoBday è il giorno delle elezioni, ma con questa legge elettorale purtroppo te lo friggi il diritto di voto (vedi quello che riescono a far passare blindando con la fiducia i provvedimenti).
Ciao carissimo e rilassati ogni tanto. :-)
Arte: forse ti deludo io ma sono in relax totale :-)
RispondiEliminain ogni caso, il ritratto che ho disegnato non voleva essere il tuo: ho messo insieme le caratteristiche più vistose dei blogger che si occupano di attualità e che vedono il mondo da una particolare prospettiva. Nonostante molti tuoi post non trattino affatto di attualità, se ho preso te come esempio di blogger impegnata è per un paio di nostre brevi discussioni sull'utilità delle manifestazioni di piazza e per la frase sento che devo fare qualcosa, che scrivi spesso.
Sulla legge elettorale, che sia una porcata l'ha detto anche chi l'ha scritta: ok, le liste sono bloccate; ok, il premio di maggioranza al Senato è assegnato regione per regione con tutto il casino che ne consegue... ma non c'è scritto "qualunque sia il computo dei voti, la coalizione guidata da Silvio Berlusconi vince le elezioni." Pertanto, darsi una mossa.
Perche' pensi che non ci vada a votare?
RispondiEliminaPS non mi deludi affatto: anzi fai proprio bene.
:o)