lunedì 8 ottobre 2012

Foglia sulla neve #1

Avevo sentito parlare l'anno scorso, verso Natale, dell'accademia Vivarium Novum. Un istituto a Castel di Guido, alla periferia di Roma, dove una ventina di ragazzi ogni anno studiano greco antico e latino, parlando in latino.
Avevo visto a quali regole di comportamento i ragazzi devono attenersi e non avevo visto quali vantaggi, sul piano professionale, l'aver frequentato l'accademia porti.
E non sapevo se pensare a loro - e al fondatore dell'accademia, Luigi Miraglia - come a dei romantici, a degli incoscienti o a degli ottusi reazionari.

Un mio amico tedesco ora è lì. È arrivato martedì scorso; venerdì l'avevo sentito al telefono e gli avevo chiesto: visne hodie vel cras fugire?
Non è fuggito, e oggi ha cominciato le lezioni. Aspetto sue nuove.
Forse è un po' incosciente, ma di sicuro è molto romantico.

9 commenti:

  1. Non avevo mai sentito parlare di questa accademia. Bhè, è proprio strana. Avrà qualche utilità? In questo momento mi sfugge...piuttosto che imparare a comunicare in latino forse sarebbe meglio imparare a comunicare in qualsiasi altra lingua del mondo, ancora parlata.
    Mah, non capisco.
    :)

    RispondiElimina
  2. però ci son delle cose che son belle e piacevoli senza essere utili e spendibili immediatamente.

    una volta ho sentito che steve jobs aveva frequentato un corso di calligarafia e da lì prese le sue ispirazioni, c'è qualcosa di più anacronistico di questo?

    RispondiElimina
  3. per come la vedo io, questa cosa (per quanto difficle da comprendere) ha comunque molto più senso che partecipare ai provini del grande fratello (tanto per dirne una)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Su questo non c'è dubbio! ^_^

      Elimina
    2. Naaaa, scontata. E poi mica c'è scelta adesso che il GF non c'è. Invece, l'anno prossimo, l'amico germanico deve partecipare ai provini (e lo prenderanno: ahoo, 'o sai che è proprio 'n tajo? questo ce parla 'n latino!) e, una volta uscito, farsi un anno solo di comparsate in discoteca a 1000 euro a sera. Futuro (e cultura) garantito per sé e per i suoi figli, che ovviamente studieranno a loro volta il latino.

      Elimina
  4. Oh, che meravigliosa scoperta!
    Mio nonno, preside del classicissimo liceo Govone di Alba ai tempi di Fenoglio, traduceva chiacchierando amabilmente dal greco in latino e dal latino al greco...

    RispondiElimina
  5. Ciao Marco! Ho scoperto il tuo blog e la tua iniziativa delle Foglie sulla Neve dal blog di MichiVolo! Devo dire che mi piacciono sia il tuo blog che la tua iniziativa, a cui mi piacerebbe molto partecipare! Non garantisco però la quotidianità dei miei post, ma prometto di inserire una "foglia" nei mei post con la maggior frequenza possibile!
    A presto!

    RispondiElimina
  6. Forse uno tra i vantaggi sarebbe lo scoprire che si dice "fugere" e non "fugire".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giusto, hai ragione. Pero', va detto che la persona in questione non mi ha corretto al telefono. Evidentemente chi impara il latino con il suo metodo e' un po' piu' tollerante nei confronti degli errori. E forse lo erano anche i latini.

      Elimina