(volevo mettere semplicemente Verwechslung, che in tedesco significa confusione, ma mentre controllo l'ortografia della parola mi si suggerisce quest'altra, che significa pericolo di confusione. Bravo Google, sei perspicace.)
Ieri, in mensa.
"Michela?"
Michela si gira, scambiamo due parole e poi torniamo ai rispettivi pranzi.
Io mi domando come mai non ci sia Sara: sono quasi sempre insieme.
"Ciao Marta, alla prossima!"
Ci salutiamo e io torno in ufficio.
Di sera, in piazza.
Incontro la Sara di cui sopra: "Giusto di te mi stavo domandando, ho visto Michela oggi in mensa e anche poco fa..."
Sara: "Come puoi averla vista? È tornata a Verona ieri..."
Dono dell'ubiquità?
No: semplicemente si chiama Giorgia.
E Marta si chiama Chiara.
Canzone del giorno: Foreigner - I Want To Know What Love Is.
Vabbè dai...io ho messo lo zuccherp nell'insalata!!! : )
RispondiEliminase me lo chiedevi te l'avrei tradotto io,no ? ☺
RispondiEliminaa questo punto - per tirarti su - leggiti: l'uomo che scambiò sua moglie per un cappello - di Oliver Sacks!
@sulsecondobinario: pure io, ma me ne sono accorto in tempo per lavarla nuovamente e distruggere così le prove ;-)
RispondiElimina@Fabio: seguirò il tuo consiglio letterario e linguistico!
Ahahah! A chi pensavi quando ti hanno detto i loro nomi? :-)
RispondiElimina@Chiara: mi sa che la tua omonima non si era mai presentata, io l'ho chiamata d'istinto Marta scambiandola per una ragazza che avevo conosciuto qualche mese fa; quanto a Giorgia, di solito non sbagliavo il suo nome: l'età avanza! ;-)
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