- Alle basi della convivenza civile e dell'esercizio del potere: giustizia, diritto, legalità. I dietrologi di professione diranno che questa traccia - specialmente negli estratti di Beccaria e di Sidgwick - è la risposta laica all'analisi del passo dantesco, visto il fervido, spesso velenoso dibattito di questi ultimi anni sul rapporto tra etica (assoluta? relativa?) e legge dello Stato, sulla questione del diritto naturale e delle sue basi, nella società multiculturale e multireligiosa. Ma l'argomento è assai più vasto, e partendo dai classici Hobbes e Locke, gli appassionati di storia hanno avuto modo di sbizzarrirsi;
- La nascita della Costituzione repubblicana. Un'altra traccia in cui è di scena il diritto; chissà se qualche professore di storia l'aveva prevista - al di là dei questo può capitare all'esame - dopo il referendum che l'anno scorso bocciò il tentativo di (contro)riforma, e ha provveduto come si deve. Viene spontaneo, nello svolgimento, il confronto non solo con lo Statuto albertino, ma anche, per citare le più famose, con le Costituzioni statunitense e francese, nate in circostanze radicalmente diverse dalla nostra: quella d'oltreoceano, chi ha visto Nata ieri la sa anche cantare!
- La nascita della scienza moderna. Devo ammettere che mi ha piacevolmente sorpreso: le passate stagioni mi avevano abituato a tracce scientifiche che di scientifico avevano appena il nome - cosa ci dice la scienza sul senso della vita? oppure il tempo della natura, il tempo della poesia, con un brano del noto fisico Andrea Camilleri, nonché Piergiorgio Odifreddi che pindareggiava su Feynman. (Ma io sono un cretino, cosa volete che ci capisca?)
Stavolta era davvero possibile parlare di scienza; non fosse in programma giusto in questi giorni, con non poca faccia tosta io avrei esordito con le parole della sigla di Numb3rs, il telefilm poliziesco con David Krumholtz: We all use math every day: to forecast weather, to tell time, to handle money. [...] Using numbers we can solve the biggest mysteries we know.
Perché, in effetti, è proprio questo il nocciolo della questione: arrivare a una formulazione quantitativa, sebbene con un'inevitabile approssimazione, delle leggi di natura. L'elettromagnetismo classico (Maxwell), di cui si poteva raccontare l'evoluzione, è un valido esempio di teoria completa, supportata da evidenze sperimentali.
Tradizionalmente la nascita del metodo sperimentale è attribuita a Galilei; non posso tuttavia dimenticare un prodromo risalente a tre secoli prima, avendo osservato un arcobaleno pochi giorni fa: Dietrich von Freiberg, il dominicano che spiegò tale fenomeno conducendo esperimenti su bocce sferiche piene d'acqua. E - si parlava di San Tommaso d'Aquino, prima - che polemizzò con il noto teologo su questioni metafisiche.
giovedì 21 giugno 2007
Maturità 2007 (2)
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k vuol dire beffarda??cmq si poteva andarmi peggio .. ma nn è il tipo da fare cose ke tu hai detto....... sinceramente t ringrazio x la consolazione ma quella frase mi è di ben poco aiuto.....:(
RispondiEliminanon m prende in giro fidati... nn è tipo...io l'ho conosciuto un pò ed e' sempre stato buono cn me...so ke su ste cose nn è molto esperto.... quindi la ripsosta k gli è venuta è stata quella... nn voleva farmi stare male..ma alla fine cm m ha risp m va bene
RispondiEliminaQueste tracce non mi sembrano male, anche se lo dico ora con cinque anni di università alla spalle. Se questi temi mi fossero capitati allora non so cosa avrei potuto dire.
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