domenica 7 maggio 2006

Concorso di poesia dialettale

Un paio d'ore fa ho votato per un concorso di poesia dialettale, opere scritte nel dialetto di Vittorio Veneto. Ho dovuto chiedere aiuto per certe parole, spesso e volentieri facenti parte della storia contadina della zona, a me totalmente estranea. Chissà se altri miei coetanei, o ragazzi anche più giovani di me, hanno partecipato alla votazione e hanno avuto così modo di conoscere, al di fuori della loro cerchia, persone nel cui passato c'è quella storia. Difatti, stando a uno degli organizzatori, uno degli obiettivi di questo concorso, giunto ormai alla sua quinta edizione, è proprio salvaguardare il dialetto e le tradizioni che esso porta con sé.
Tuttavia, non solo perché tra gli autori dei testi c'erano anche alunni delle elementari e delle medie - con ogni probabilità aiutati dai loro nonni - ma per ciò che sento ogni giorno per le vie di questa città, non ho dubbi: per almeno due generazioni il concorso avrà partecipanti in abbondanza.

1 commento:

  1. Ciao marco ti ho letto per sbaglio questa sera e mi diverti un sacco, io ho 10 anni d+ ma mi appassiona la tua linea dissacrante e metallica nell'affrontare le cose, un po mi assomigli, magari in modo diverso, ma ora ti domando, sei sicuro di arrivare a qualcosa con questa tua linea di tendenza, o è solo il dimostrare a te stesso che puoi vedere leggere e scrivere tutti da una diversa prospettiva?
    Come diceva mio nonno meglio uno zappatore oggi che un fumatore di sigaro domani.... perchè il fumo nn necessariamente porta all'arrosto.

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