giovedì 17 novembre 2011

Sequenza universitaria

  1. L'esame è fra tre mesi. Be', c'è tempo. Oggi posso anche saltare lezione, tanto non capisco niente e poi c'è tutto sulle dispense...
  2. Quanti appunti! D'altronde abbiamo già fatto un terzo delle lezioni: normale no? Certo, dovrei cominciare a studiare: mi ero ripromesso ancora all'inizio dell'anno di non seguire le lezioni senza capire... Però, caspita, stasera ci sono tutti i miei amici in piazza: studierò domani.
  3. Due ore solo per leggere le prime dieci pagine... ma chi me l'ha fatto fare di iscrivermi a [...] ?
  4. Be', in fondo sto cominciando a capire: posso farcela, ma dovrò studiare come un mulo!
  5. Basta! Non ne posso più! Perché l'esame non è domani? Ormai credo di sapere abbastanza da prendere almeno un 18!
  6. Però, questo argomento è veramente interessante: peccato l'abbiamo solo accennato! Dopo l'esame lo approfondirò!
  7. Ansia, ansia, ansia! Ma possibile che ogni esame sia così?!?!
  8. Esame fattoooooo!!!! E ora libertà!!!!
La transizione dal punto 7. al punto 8. è particolarmente difficoltosa: se il prodotto m(emoria) ⋅ c(ulo)2 non dovesse dare il giusto valore di E(same), si verifica un salto all'indietro (downward jump), e non esiste, a tutt'oggi, una teoria che riesca a prevederne, entro un ragionevole margine, l'entità. La sequenza pertanto si ripete a partire da uno dei punti dall'1. al 7., fintanto che l'8. non venga raggiunto.

(Questa, in teoria, sarebbe solo l'introduzione a ciò di cui volevo parlare. Ma è venuta più lunga di come avevo previsto e, in fondo, sta bene anche da sola; perciò, il seguito al prossimo post!)

Canzone del giorno: Eurythmics - There Must Be An Angel.

2 commenti: