lunedì 6 settembre 2010

Prossimo obiettivo: ignoranza

A parte trovare un lavoro decente, il mio obiettivo per l'anno scolastico 2010/2011 (i propositi di gennaio sono troppo deprimenti) è: diventare ignorante.

Pensiamoci, ragazzi: a che serve tanto sapere? Ad accusare gli altri della loro ignoranza, e a roderci il fegato perché costoro se ne fregano. Per caso chi legge giornali vive più felice di chi non ne legge? No, anzi, chi legge giornali non solo deve affrontare i suoi problemi: si accolla persino quelli di cui dovrebbero occuparsi altre persone.

Conoscere molto serve anche a farsi evitare dalle persone semplici, timorose di un tuo giudizio, e anche dalle persone intelligenti, qualora non avessero sufficiente autostima; a farsi scambiare per esibizionisti, quando si parla di qualcosa che si è letto o visto; a sentirsi fuori posto in un bar di paese.

A cosa serve conoscere tante lingue? A conoscere tanta gente, direte voi: peccato che poi, quando incontriate una deliziosa ragazza di Montmartre e sogniate di conquistarla sfoggiando il vostro francese da Île-de-France, ve la soffi sotto il naso il vostro amico piacione con le sue due parole di inglese scolastico - ma come, i francesi non odiavano l'inglese? - mentre voi ancora pensate alla prima frase. Ma tranquilli, potete sempre ridere delle esilaranti traduzioni dei cartelli nei negozi o nei ristoranti. Un bel divertimento ridere da soli, non c'è che dire, dal momento che: o nessuno della compagnia conosce la traduzione esatta, oppure (a ragione) dà loro meno fastidio un inglese maccheronico che un professorino.

cartello fs grisignano di zocco (o lì vicino)

"Niente ha provocato alla razza umana più guai che l'intelligenza," così dice l'infermiera Stella a Jeff, protagonista di Rear Window (La finestra sul cortile). Vedete? Lo dice pure Hitchcock che devo diventare ignorante.

Comunque, visto che ancora l'obiettivo non l'ho raggiunto, la soluzione dell'esercizio al post precedente è: -16,2 unità. Dall'equazione di stato, infatti, risulta: C1 = 3,91 e C2 = 1,26. Allora ΔU = -15,88. Il primo principio della termodinamica afferma che Q = W + ΔU, dove Q è il calore assorbito e W il lavoro compiuto dal sistema. Poiché, com'è dato, il lavoro è stato compiuto sul sistema, esso è negativo: W = -0,3; da cui Q = -16,2. Il sistema ha ceduto -16,2 unità di calore all'esterno.

Canzone del giorno: The Kooks - See The World.

4 commenti:

  1. ma che bel blog, vivace, pieno di idee...anche se questa di diventare ignoranti non mi pare proprio una novità! non andare dove va il resto mio caro marco...curioso un pò dentro casa tua e mi unisco ai tuoi lettori baci

    RispondiElimina
  2. a volte è sconfortante ma io la vedo così: FARE l'ignorante, FARE quello che non sa nulla è ben diverso dall'esserlo... farlo a volte è divertente, ad esserlo forse non ce ne si accorge ma si perdono un sacco di cose.

    prendi me, io sONO veramente ignorante di fisica nel vero senso della parola. non riesco nemmeno a capire di cosa parli ... ti dico la verità che io vivo benissimo così, ma sicuramente qualcosa mi perdo anche se non so cosa!

    su col morale!

    RispondiElimina
  3. @Ady: conosci qualcun altro che si unirebbe a me? xD

    @Federica: tu senti di perdere qualcosa perché, anche se non conosci la fisica, non sei ignorante! L'ignoranza è un mood: è l'assenza della sensazione di non sapere, è l'assenza di complessi verso chi, realmente o apparentemente, ne sa più di noi. In tal senso, si può essere ignoranti anche conoscendo a memoria un'intera enciclopedia; ti piace l'idea? :-)

    RispondiElimina
  4. Caro Marco, non devi sforzarti molto:
    sei gia` ignorante !!

    RispondiElimina