Nella prima lettera pubblicata giovedì scorso sulla rubrica Italians di Beppe Severgnini, il lettore Paolo Lucci propone l'istituzione di un bollino T(rasparenza) da assegnare ai partiti che si impegnino a stanziare più fondi per la ricerca scientifica, imporre la meritocrazia nei concorsi, e così via.
Basta il titolo della replica del Beppe - Il bollino no! - per capire come la pensa, ma il testo è un autentico capolavoro, che raggiunge il suo culmine nell'ipotetica edizione straordinaria del Foglio - anzi, il Toglio - di Giuliano Ferrara: Tu, tristo tiratardi! Tempi terribili tallonano tanta tetra testardaggine. Temporeggi timido? Ti tentano tesi trasversali? Taci, tonto. Teocrazia & Trasparenza! Tutto, tranne tolleranza.
Però, però...
Tra le T-crobazie del Beppe, ci sono i due T-Day: uno di Berlusconi, uno di Beppe Grillo - per l'occasione Trillo, che rifiuterebbe sdegnato la sponsorizzazione dell'americana T-Mobile.
Cosa????
Quel fucsia - pardon, magenta, che è persino registrato - che, tra 1991 e 2007, ha vestito Udo Bölts (del gruppo storico), Rolf Aldag, Erik Zabel, Bjarne Riis, Jan Ullrich, e anche i nostri Alberto Elli e Giuseppe Guerini (nella foto si vede Linus Gerdemann, uno degli ultimi portacolori) ... è americano?
Avanti Beppe, non puoi scrivermi una meraviglia sulla T e poi cadermi sulla Tedeschia!
(Ma ti autorizzo ad accusarmi di abuso del corsivo.)
Canzone del giorno: ... And You Will Know Us By The Trail Of Dead - The Summer Of '91.
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