Volevo parlare dei duelli Rasmussen-Contador, ma a quanto pare c'è qualcosa di più importante, oggi.
Non nascondo che, dopo la cronometro di Albi e la cavalcata di ieri sul Peyresourde, interrotte da una sberla di mezz'ora nella tappa del Plateau-de-Beille, mi aspettavo una positività di Alexandre Vinokourov. Troppo mi aveva ricordato il Floyd Landis dell'anno scorso, per quanto io confermi che quanto compiuto dall'ex gregario di Armstrong a Morzine è una delle imprese più belle di questa decade a due ruote; e che Vinokourov, nonostante tutto, è stato eroico a proseguire dopo la caduta nella tappa di Autun.
Vinokourov, a quanto pare, si sarebbe fatto eseguire una trasfusione omologa, da tre anni rintracciabile; al tempo ne fece le spese Tyler Hamilton, campione olimpico della cronometro. Un altro che non esito a definire eroe, essendo arrivato quarto al Tour dell'anno prima con una clavicola rotta!
Io ora prego perché non ci finisca in mezzo anche Mickaël Rasmussen. Io adoro questo ex biker, specie da due Tour fa, quando a Mulhouse sembrava poter minacciare l'odiosissimo texano, per poi crollare grottescamente nella cronometro di Saint-Étienne. L'attuale maglia gialla è nell'occhio del ciclone, per quanto secondo me ci sia molto fumo e poco arrosto. Nessun controllo, almeno finora, l'ha mai trovato positivo; la federazione danese, tuttavia, ha deciso di non convocarlo per i mondiali (bella perdita: il percorso di Stoccarda è piatto come una pista da bowling!) perché, per due volte, non avrebbe comunicato il luogo dei suoi allenamenti.
Ed ora salta fuori un suo ex compagno dei tempi della mountain bike, Whitney Richards - si consideri fortunato che non solo lo nomino, ma che pure lo metto in grassetto - che avrebbe trasportato, in una scatola da scarpe, dei prodotti dopanti a lui destinati. Bravo Whitney, tu sì che sei un bravo americano: ti ci sono voluti cinque anni per ricordarti di questo insignificante episodio?
Canzone del giorno: My Chemical Romance - This Is How I Disappear.
Proprio il tipo di episodi che una persona normale facilmente dimentica...e poi, come per magia, la cosa torna in mente dopo anni. Cosa strana, no??? Ormai il tour è veramente nella bufera più totale.
RispondiEliminaUna volta adoravo le gare, mio padre ha la passione per il ciclismo. Adesso, però, non seguo molto, sembra che questo mondo sia fatto di cartapesta...
ti devo dare il via libera, ok! posso svelarti una cosa, non riesco mai a leggere i tuoi post sul ciclismo, mi perdoni?
RispondiEliminamav
anche io non ci capisco niente!!!! mi da che devi illuminarmi sulla questione perchè sono ignorantissima
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