I Mau Mau, almeno di fama, li conosco da quando ero adolescente.
Ricordo un programma radiofonico della Rai, trasmesso a ora di pranzo, con la sigla composta da loro, con Enrico Cagliero; se non mi confondo con un'altra sigla, le parole erano più o meno così: doppia coppia, si raddoppia, si divide a metà; sempre insieme ci conviene, come Starsky ed Hutch [...] certo, tu sei un po' più femminile; scusa, sono nato il 1º aprile... (Qualcun altro che non ha niente di meglio da ricordare è in linea?) E qualche classica - due a caso: Ellis Island e La ola.
Cominciai ad ascoltarli sul serio, però, solo nel 2001, quando uscì l'album live Marasma general.
Era evidente che i dischi non rendono giustizia al gruppo, che va rigorosamente sentito dal vivo; subito dopo tale raccolta, tuttavia, Fabio e Luca presero strade diverse, e non mi interessai troppo ai progetti paralleli, anche se sarei curioso di sentire il lavoro solista di Fabio - Preghiere, pubblicato con il nome di Vero.
Ero un po' scettico su Dea, lo ammetto - l'ho comprato giusto poche ore prima del concerto - ma sulla band dal vivo non ho mai avuto dubbi; a malincuore avevo rinunciato, causa mancanza di patente, al concerto di marzo allo Zion di Conegliano.
La festa della birra di Fontigo è anche - e soprattutto - un'ottima occasione per incontrare, dopo oltre un anno di reciproci commenti, Mariavittoria - al mio amico Mauro, poco avvezzo alle "cose di Internet" , specifico solo in auto che è la prima volta che la vedo, e accuratamente ometto che ci siamo parlati per telefono giusto la sera prima, ghgh! Appena conosciuti, tuttavia, Mauro scopre di conoscere, seppur indirettamente, il cugino di Mariavittoria, che suona in un complesso della zona ;-)
È una serata piuttosto strana, per essere il 4 luglio: nel pomeriggio è caduto qualche chicco di grandine; ma ho preferito non coprirmi troppo, visto che con i Mau Mau ci si scalda!
E, in effetti, dopo una tranquilla Radio canta Elena e una misteriosa Venus Nabalera, ecco che le polveri si incendiano con Balon combo e Bàss paradis. Il treno del sole, dall'ultimo album, è un colpo di fulmine, e visto di cosa parla - è dedicata a coloro che, negli anni '50, dal Sud venivano a lavorare nelle fabbriche dell'Italia settentrionale, in particolare a Torino, città da cui vengono i Mau Mau - non posso che dedicarla a Stefania!
Quando Luca invita il trombonista, Amik Guerra, ad un'adeguata introduzione, è chiaro che si sta avvicinando La ola; e tra questa, Da qui ai Caraibi, Pueblos de Langa... la temperatura diventa particolarmente calda: qualcuno si mette decisamente a caccia di un nuovo amore, non importa a quale sesso appartenga; io evidentemente gli piaccio, al punto che tre volte tenta di abbrancarmi: avrà capito, alla fine, che non c'è trippa per gatti?
Il momento clou, per noi, giunge tuttavia al ritorno, quando i vetri dell'auto sono appannatissimi (all'esterno) e io devo fare retromarcia; prima di uscire a "navigarmi" , Mauro impiega almeno cinque minuti per convincersi che il tergilunotto non c'è: "ma come non è in tutte le auto?!?!?"
E Mariavittoria? Mi considererà un Vero Uomo anche se vado in crisi se non conosco le strade?
Ma certo caro, figuriamoci, e poi ne riparliamo fra un annetto della tua guida, quando avrai fatto tutte le tue esperienze
RispondiEliminaun abbraccio
mav
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RispondiEliminaUe' sarai mica cula?
RispondiEliminaCi tengo a precisare Amik Guerra e un noto trombettista di jazz e musica latina che ha collaborato coi Mau Mau in album e tournee ma ormai da qualche anno manca dalla scena italiana di questi generi,gli si puo vedere condividere il palco con musicisti di gran nome come Roy Hargrove,El Negro Hernandez,Tito Nieves,Jose Alberto el Canario ed altri.Peccato ci manca la sua tromba a Torino tante volte.
RispondiEliminaForza Amik,sei un grande!!!!!!!!!!!