Instagram, uno dei più popolari programmi per smartphone, applica filtri invecchianti alle fotografie. Molte suonerie ricalcano quelle dei vecchi telefoni a disco della Sip. Nei negozi di musica (sempre meno, a dire la verità) sono tornati i dischi in vinile. Egle Santolini, il 5 gennaio, affermava che il presente ha un cuore vintage. Francesco Bonami, il giorno dopo, rilanciava: oggi viviamo vintage perché i giovani sono codardi rampanti - mi permettete un sano sticazzi? L'ultimo Salone del libro di Torino è stato dedicato, in larga parte, al libro elettronico, e Bertram Niessen parla dei dead media e del futuro del libro aumentato.
Appunto: le musicassette e le VHS. I segnali stradali di divieto di svolta o di inversione a U. Le lampadine a incandescenza. Il maestro unico alle elementari. La benzina rossa. Il giallo assieme al verde nei semafori. Non digitare il prefisso per telefonare in città. I pantacollant che si chiamavano magari fuseaux: i leggings non bevevano neanche il latte di mamma. La televisione analogica. Portare i rullini a sviluppare. Copiare le ricerche scolastiche a mano dalle enciclopedie (cartacee). Le lire. Telemontecarlo. L'intervallo Rai con l'arpa e i paesaggi. Lunedifilm con il gabbiano di celluloide e la musica di Lucio Dalla e degli Stadio. I contenitori piramidali del latte. I distributori di biglie. Le dispense a fascicoli con i quotidiani. I biscotti di Nonna Papera. Gli amici di penna. Iscriversi agli esami universitari scrivendo a mano il proprio nome sulla bacheca. I quadratini di carta sugli autobus, sotto l'obliteratrice. L'ufficio oggetti smarriti nelle stazioni ferroviarie. Lo starter manuale sulle automobili. Il Festivalbar.
Credo ci sia un'età critica, prima della quale l'uomo accoglie con entusiasmo ogni novità e dopo la quale, al contrario, le rifiuta. Anche le più stupide, come il cambio di nome della Omnitel, oppure il cambio di colore della maglia di miglior scalatore al Giro d'Italia. Devo ancora accertare se la transizione dalla prima alla seconda fase sia netta oppure graduale.
Ma io credo di aver raggiunto, e superato, quell'età.
Canzone del giorno: Morning Parade - Headlights.
Sono una fan accanita di tutto ciò che è passato ed il tuo post mi ha commosso molto nel ricordo di cose che sono ormai superate.
RispondiEliminaPerò da me, a Campobasso, ci sono ancora i quadratini di carta sugli autobus, sotto l'obliteratrice. Non siamo ancora così avanti :D