Poi compaiono i miei difetti, e il castello crolla. La mitezza diventa aggressività, l'affetto ipocrisia, la brillantezza presunzione.
Una cosa è vera: non mi maschero. Chi mi incontra capisce subito se sono in giornata oppure no; e nel caso negativo, ci sono alcune cose che è bene sapere:
- qualsiasi sia la causa, io non sopporto che alcuno sminuisca i miei problemi, neanche in apparenza. Pertanto, se partite con lo sdrammatizzare - con qualsiasi intenzione - non sorprendetevi se la reazione sarà spropositatamente acida;
- non ho bisogno di maestri che mi vengano a dire che sbaglio a prendermela per piccolezze, che le cose brutte accadono, che le persone vanno e vengono. Sono tutte cose vere: ci arrivo anche io. Ma - purtroppo o per fortuna, scegliete voi - non sono fatto di pura razionalità;
- tutte queste cose me le potete dire, in realtà; ma solo dopo avermi abbracciato, e fatto capire, senza possibilità di equivoco, che capite il mio stato d'animo, e che anche voi non siete esenti da debolezze.
Come dicevano i Bluvertigo dei bei tempi andati, "La comprensione è un'utopia, come l'anarchia, ed è per questo che va ricercata..."
RispondiEliminaDa quello che leggo posso dirti che siamo molto simili...
RispondiEliminaChe tu abbia un carattere un po' spigoloso, lo avevo capito. Però mi guarderò bene d'ora in poi di scriverti di nuovo "Dai, passerà" quando scriverai che ti girano... senza prima averti abbracciato. :-)
RispondiEliminaMamma mia, chissà quanto ti sei trattenuto dal mandarmi a quel paese!
ma no Arte, anzi ho molto apprezzato :) te come gli altri!
RispondiEliminaMeno male. :-)
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