È una tradizione, ormai, l'ascolto di Safari Beach dei Mau Mau il giorno prima di partire per le vacanze.
Venerdì scorso ho conosciuto i Versione acustica, duo vittoriese nato dalle ceneri degli Angels. All'osteria al Ponte hanno proposto versioni acustiche di pezzi vecchi e nuovi, italiani e stranieri - e non dimentichiamo, dedicata a me, la prima strofa, in tedesco, di Durch den Monsun dei Tokio Hotel.
I complimenti a loro li ho già fatti di persona; l'unica cosa che mi sento di dire a Carlo e Simone è: mettete via Celentano, Nomadi, Battisti e tutta la fuffa nazionalpopolare da falò sulla spiaggia. A meno che vi piaccia farvi fregare il microfono dal vecchietto arzillo, dalla papagirl fomentata o dalla sessantenne nostalgica al grido di "questa era la musica dei nostri tempi!" - e risvegliare gli istinti karaokeschi di coloro che, altrimenti, non avrebbero il coraggio di chiedere albechiare, acqueazzurre, piccoligrandiamori e via discorrendo.
Ma ora parlo da ggggiòvane. Talmente ggggiòvane che, a parte gli Who e pochissimi altri, non riesco a sentire musica più vecchia di 15 anni, o giù di lì. Non so spiegare il motivo: forse perché da adolescente anch'io avevo bisogno di certezze, al punto che ho ascoltato i Pink Floyd fino alla nausea. Poi è venuto il tempo del revival anni '80, che se dapprima era prerogativa di gente che gli anni '80 effettivamente li aveva vissuti (e io che facevo a pugni per inserirmi tra loro), presto si è concretizzato nei sedicenni danzanti Maracaibo nei locali.
Ora - non me ne voglia l'interessato che, a scanso di equivoci, trovo molto simpatico - mi fa così strano vedere quel ragazzo del mio quartiere, a Padova, essere così patito degli Oasis. O, quantomeno, fa strano a me, che gli Oasis li ascoltavo al liceo. E non avrei mai pensato di essere sconcertato perfino di fronte a coloro che sono diventati fans dei Muse con Starlight e Supermassive Black Hole e, sempre per ragioni anagrafiche, non avevano avuto modo di conoscerli ai tempi di Sunburn o Plug In Baby.
Ma'. Al concerto di White Lies, Franz Ferdinand e Killers, a Roma il 14 luglio scorso, una fan di Kapranos & C. li ha conosciuti quando aveva la mia età. Ho speranze.
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