Ed è il consiglio che avrebbe fatto bene a seguire Gianfranco Pezzoli, una cui lettera è stata pubblicata sul Gazzettino di oggi. Il lettore elogia l'operato della Polizia, che di recente ha sventato una rete di criminali che
i media continuano troppo eufemisticamente a definire "pedofili" ma che io preferisco bollare col nome di pederasti, volutamente più cacofonico e dispregiativo.In realtà pederasta significa omosessuale, ma magari è sinonimo di pedofilo per il signor Pezzoli, che continua:
Gesù, che nella sua vita terrena ha perdonato, tutti perfino i suoi crocifissori (la virgola tra soggetto e verbo, aaargh!, ndr), è stato al contrario spietato nei confronti di chi attentava ed insidiava l'innocenza dei bambini. Diceva infatti il Nazareno che costoro avrebbero dovuto attaccarsi una macina di mulino al collo e precipitare nel profondo degli abissi. Come a significare che usare violenza sui bambini, specialmente in tenera età, o sfruttarli sessualmente è un delitto orrendo per il quale non esiste perdono o clemenza.Doppio errore: intanto il "grande abisso" è stabilito solo nell'aldilà (cfr. Luca 16, 26); e poi la giustizia di Dio non è la nostra.
Ora in tempi di super paladini dei diritti umani e di rogatorie contro la pena capitale [...]Sparare sulla Croce Rossa non fa onore, vero?
Canzone del giorno: Eric Clapton - Tears In Heaven.
Pezzoli ha dello delle assurdità clamorose...farebbe meglio a informarsi di più e a trattare determinate cose...
RispondiEliminaPs: bella la canzone di Clapton che hai ascoltato oggi;)
Ciau Marco
BEH...non dico niente va, ognuno nel suo vuole sempre aver ragione, ascoltare e capire mai...che tristezza
RispondiEliminamav