Che si fa quando la febbre non se ne va

È da sabato scorso che sono bloccato in casa con l'influenza. E pure stamattina, dopo aver sudato tutta la notte, avevo ancora 37,4.
Ma ci sono tante cose che si possono fare quando non si può uscire. Per esempio:

• cominciare a studiare cosmologia;
• leggere La scomparsa dei fatti di Marco Travaglio, e porsi (anzi, annotarsi di porre all'autore, la prossima volta che lo si incontrerà) la seguente domanda: ma il finanziere-editore sardo Nicky Grauso, indicato come vecchio amico di Berlusconi, che a seguito del suicidio, l'11 agosto 1998, di Luigi Lombardini scrisse che i pm di Palermo sono degli sporchi assassini, è lo stesso Grauso che, sei anni dopo, avrebbe fondato i quotidiani E Polis? Perché, almeno prima che Marcello Dell'Utri entrasse nel consiglio di amministrazione, ci scrivevano Nicola Tranfaglia, Vauro Senesi, Silvia Garambois... non proprio dei berlusconiani; e direttore, condirettore e caporedattrice erano rispettivamente Antonio Cipriani, Gianni Cipriani e Daniela Amenta, tutti e tre provenienti dall'Unità;
• vedere Sei gradi di separazione - il film con Donald Sutherland e Will Smith - che finora non ero mai riuscito a vedere;
• cominciare a leggere La versione di Barney - e al diavolo se è il libro preferito di Giuliano Ferrara!

E pochi minuti fa mi giunge la notizia che Ciriaco De Mita "si ribella e lascia" il Partito Democratico. Oh, quanto mi dispiace!

Canzone del giorno: Paloalto - Last Way Out Of Here.