Non ho dubbi che alcuni miei compagni di liceo mi abbiano tirato le maledizioni quando, a fronte di una loro richiesta di esercizi di matematica, io non davo loro il semplice risultato ma li ci facevo arrivare passaggio per passaggio. Volevo che non avessero piu' motivo di chiedermeli, in seguito. (Se dico che è da quando ero adolescente che voglio fare l'insegnante, un motivo c'è.)
Rimarcando che non ho mai negato un aiuto, tranne a chi, magari con la benedizione di mammà, bruciava scuola per saltare verifiche, o cercava in altro modo di fare il furbo (e, a lode dei miei compagni, va detto che tali casi erano molto rari), ricordo una conversazione, in treno, in cui da un'elegante signora, con figlia adolescente al seguito, mi sentii dare dello str***o per questa ragione: perché i compiti si passano.
Ora, io non penso che gli italiani siano tutti ignoranti, o potenziali ladri o evasori. Nemmeno quel 29,18% di votanti che, alle ultime elezioni, hanno scelto il PDL.
Ma se qualcuno, leggendo i primi due paragrafi, si è identificato nell'elegante signora, o in uno di quei miei compagni cui il mio aiuto è stato negato, e negli ultimi 19 anni ha strepitato che il problema non è Berlusconi, sono gli italiani, sappia che gli sto sonoramente ridendo in faccia.
E quelli che sbagliavano anche a copiare?E'indicativo di molte cose.
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